Il Socialismo - Anno I - n. 18 - 10 novembre 1902
IL SOCIALISMO ciullo sceglie lib<;:ramcnte il mestiere che le sue 'atti– tudini determinano. « Degli anni sono già passati dall'innO\·azione: - la :-;elezione si è fatta grazie degli esami severi. Non bisogna più pagare l'istruzione; solo occorre profit– tarne. Ognuno è utile alla società a seconda del grado della sua intelligenza. « Il lavoro è una funzione pubblica e lo si sceglie secondo le inclicazion1 medesime della natura. Ognuno per tutti secondo la sua forza ! «Ah! citt..i.attive e gioiose, città ideali di sana espan– sione umana, ove non esiste più il vecchio pregiudi– zio contro il lavoro manuale, ove si troverà un grande poeta falegname, un fabbricante di serrature grande !'.apiente ! Ah! città fortunate, città trionfali verso le quali g-li uomini camminano da tanti secoli, città dalle bianche mura che risplendono laggiù all'orizzonte della felicità, tutto nel sole !... ». Per questa comprensione luminosa della grandezza e della beltà dell'ordine socialista Zola era cli già dei nostri. Il suo sublime intervento nell'aspra battaglia per la causa del diritto, ne fece un grande rivoluzionario. Egli si slancia senza contare tutte le forze nemiche contro il militarismo tanto possente, insolente e brutale, contro c1uasi tutte le forze dell'oppressione sociale e dello spirito borghese. Cosi dice Collière: « Non fu uno spettacolo mediocre quello di vedere quest'uomo illu– stre, che dalla più os..:ura povertà era pervenuto, in trenta anni di accanito lavoro, alla fortuna e alla gloria, sospendere il lavoro della sua vita, sacrificare la tran– quillità e la calma della sua esistenza, rischiare la li– bertà per difendere l'innocenza e la verità». Egli fu insultato, vilipeso, calunniato; un ignobile garzone di penna dello Stato maggiore, un Judet, di– sotterra il cadavere di suo padre, tentando di dimi– nuire il figlio. Ma niente arresta Emilio Zola nella battaglia che egli persegue con una tenacità rara soprat– tutto in un uomo di lettere e nella quale la classe operaia appare finalmente come la base necessa.ria, come la !=;OlaMlvaguardia delle libertà democratiche. E attra– verso In nobile battaglia, egli dava il tòno alla ,·ittoria elci proletariato. Jean Longuet. VARIETÀ DI ARTE E SCIENZA 1.'arLc pudica: lfahac, Zola e la S:,cr:t Hibl.,ia - I.a 1nora1e~nell'artc o nella ,,i1a - Letteratura russa - I metodi di Pio IX e la censura turca - La paura ddla st:unp:i.. Chi :wrehhe m:ti pens.-itoche Onornto di Balz.-ic, il grnnde B:th-~ic, co,:;ìtimorntv di Dio, di Luigi XVIII, dei Cos:tcchi russi e dell:i. S:tnt:i. A11e:i.n,::i., fosse uno spore:t.ccione? C:tri miei, non scmbr.t vero, m:\ è proprio cosl. B:t.k'lc è uno !$porcaccione della peggior rism:t, e :\ rngionc di ciò, eccoti il tribunale di ChiC1go che ne dichiar:t. immonli e • o<;cene• le opere: eccoti il signor Cuir, di Parigi - che per lo meno deve essere un decor:tto delle p!thne acc:1.demiche- il quale prep:-tra tm:-tedi?.ione castrala di Bal?.:-tC per le :1.nimeC1ndide: cd eccoti :mcora la pudibond:-t Albione, che dopo e,:;~rsi mangiati c.,nnib:llesc:tmente i bambini boeri nei campi di conccntr:uione, proibisce, per osunit,ì, non i:olo h trnduzione inglese di Cermi1111I e delh Terra di Zol:t, m:t :tnche di una ntCZ7.:\ dozzin:-t di romanzi di lh\1.:-ic. lo pagherei d:ivvero una somm:-tper vedere il muso che fanno questi pii Americani e Inglesi quando leg– gono, con :mimo contrito, qualche e:t.pitolo poco pulito della Sacra Bihhia - per esempio, la favola di On:m, che faecv:t... quello che sapete - o h storia di quelle figlie che si misero !l letto, nude come Dio le fece, col pa.p?t; e così di seguito. Non p:1.rlopoi di quei Fmncesi pudihondi che app:-trtengono :illa c:uegoria del signor Cuir, presunto ufficiale dell' ACC:l.demi!l.Dove dia..volo, infatti, tro– vare porcherie pilt belle e più artistiche di quelle che ci condisce, :t getto contiuuu, la pi\1 gr:mdc parte dcll':trte borghese e :1risto– cr.uica di l'nriKi e proviuci:1.? I/adulterio, la mezza vc~inc, lu !!itupro, la pulig:u11i:,,i-unu i soggcui uaturali del suu romanzo e delle sue novelle, non esclu... e le pie e ipocrite composizioni di quel gmndc s.igrest:mo del rom:-inzofaancese che si chbmn Paolu Bourgct. 1.3, un m:u-ito che se ne sta :t letto con la moglie, mentre l':un:tnte è n:lSCOStosotto il letto; qui uno '-J>OSO che guarda :tltr:werso la serratura e vede le zampe dcli:\ fedele metà in compagnia di :thre z:tmpc... di sesso diverso, bene inteso - e \'i:t di questo p:tss.o. Tutto è buono nell':trte e nd rom:tnz.o desti• n:llo !llle classi :tristoern.tiche e borghesi, purchè non ci si senta l'odore delln. rivoluzione, della irreligiosità e - Dio ce ne se:t.mpi - delb propriet?t collettiva; tutto è buono se ci sono delle ca,,:;e di rmdez-vom, delle cocolles, e ogni genere di lordura: !'Idesempio, avventure di giovanoui uso principe di Brng:tnz:t, storie picc:uui. di grossi papa, 1 eri uso re Leopoldo e Clèo de Mcrode, cron:tche !'11- legre di reali principesse che comific..,no l':mgusio sposo, come... da per tutto. . .. E succede or:t che queste classi - le quali, m:-ilgmdo che si:1.nole pili is1niitc, le piìt cohe e quelle che dirigono b co,., pubbliC!l,non sono affatto nè le pili mor:t.li nè le pili S.."l.ne - c:ono per l'appunto quelle che si erigono :i. maestre della momlc puh– blic.'1e che oc:tentnno di coprire le loro brutture con In togn bianca di Cntone o col m!lnto di Aristide. Chi morali?.7~'\ d:tll'alto del pul– pito? Quegli stesso che dom:tni si tr:ttterd. in segreto e da solo con l!l donn:i. non su:i nel confession:1.le. Chi mornli?.z:\cl:tipn.bzzi dei principi e dei sovmni? Quegli stessi cortigi:tni che :1.mmirn.no come modelli cb egu:igli:irc le Corti dei pili grandi sovrani - d!l Enrico 111n.l Re Sole e d:il Re Sole a l .uigi X V - quelle Corti dove si ,,ivc di favori invece che di l:tvoro, e dove tanto pili si sale in !lito quanto pi\1 ci si s:-iinchinn.re in b:tsso. Chi mor:tli,:z:i dai pal:t.1.zidei dirigenti, tenendo in sun.mnno le forhici della cen– sura e impedendo oggi \:i pubblica?.ione di questo giornale, prui– bendo dom:tni l:i diffusione di quel libro, castmndo dopodom:rni qucst':i.rticolo, censur:i.n do e impedendo questa o quell!l om:i:ione? Quegli stessi che, :-i,•endopaur:t dell!l J)!lrOl!lp:trbta o delln. p:trola scrill:i., v:-igheggercbbcro cli mettere il bavaglio all'un!\ e :-ill'ahrn, e di impedire :-igliuomini tutti di aprire l!l bocc.-io di m:tneggiare la penna - con qu!lnto gu:id:tgno del progresso, dell':irte, dclb scicn1.a e di ogni umn.nn.cogni2:ione, essi soli lo S.'lnno. Certo che quest:i. reroci!l repressiva e qucst:i.incomp:ttihilit?i f1:i l'immoralità dei pretesi Catoni ,e la moralit?i che essi predicano, ,· n.ri: -td:-tp:i.ese !\ paese e oscill!l d:i. tempo a tempo; nè noi, in lt!llia, abbi:tmo oggi :i soffrire troppo di quei rigori che altri po– poli soffrono, che noi stessi qualche anno fa soffrivamo, e che forse domani torneremo a soffrire. Ma il desiderio di mslr11n gi:ice per sempre, in ogni luogo e tempo, in fondo :ti cuori di chi di– rige l:i cos., pubblica. D:i p:tp!l Pecci castrnl•>re di uomini per empire di voci bia11cht h su:-ic:i.ppella Sistin:-i, n.l ccn!'-ore l!lico e pubblico che cere:t. impedire con In min:-iccia di qualche articolo di Codice pen!lle, l'espressione del pensiero, un:t sola ide!l domin:t: tagliare, amput11rt, castrare, sopprimtrt. Kel momento :ittu:tle, il record della paur:t della stamp!l va a Go\'erno ntsso (vi,•a lo cz:tr!) e turco (idem per il sull!lno, nostro eccellente :unico). L:l lotta che lo scrittore e l'n.rtist:t sostengono in Russi:i. contro le forbici poliziesche, s:trebhe davvero degm. di essere 11:irF.tt:t uci suoi minimi p:i.r1icobri. Si cominci:\ col leggere il m!lnoscrino; si tnglin., si cn.mbia, si mette prim!l quello che va dopo, si mette dopo quello che va prima; e quando, m:tlgrndo di tutti questi mutamenti, il censore non e :tncora contento e vuole impedire, se non !!'I pubblic:1.1:ione,almeno l!l diffusione del lihro, eccoti l'ultimo rimedio, il pii, gcsuit=co di tutti: il censore impone il prezto dd libro e lo mette a un!l cifF.tahis,;;im:-t.lmm:-igin:1.1e le scene che :tcc:tdono fr:i. editore, :1.utoree censore! 11 censore fiSS!l
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