Il Socialismo - Anno I - n. 17 - 25 ottobre 1902

bo IL SOCIALISMO non ha diritto alh divulgazione maggiore, nel Partito e n<.:Ipub– blico, per mezzo dell'org! l.no quotidi:mo. li riserbare tutl:t b. fiducia e tuuo l'entusiasmo per h soh or– g :mizz:i.zìonc economica, come la sola "pratica" e " positiv:1 ,., presenta il pericolo per cui alla mentalità semplice e rudimentale dei lavoratori, la Lega, h Camera del Lavoro, hl legge sociale proposta e votat:i. dal Parlamento (molto pili proposta che... vo– tata) appaiano come mezzi sicuri, operatori del miracolo della loro redenzione. È con la propaganda dei principi socialisti - con la « meta– fisica ev:i.ngelica ,, - e co11 b organizza''.ionc politic:1 - i " cir– colctti » - che si integra la psicologia e la coscienza dei lavo– ratori, e mostrando lvro h gr::mde complcssil?i.dei fenomeni s-:>ciali e la forza secolare delle classi dominanti e riducendo la legish– zione sociale, e la organi-:z.ar.ioneeconomica alla loro giusla, non lrascurabile, ma npn miracolo~ efficacia - è così che la coscienza socialista rivoluzionaria funzion·a nelle psicologit: individuali e nella p5icologia collettiva cvme un freno n'.lturale e automatico - così da impedire, e le illusioni rosee dell'oggi, e le es'lspernntì delu– sioni del domani. MOVIMENTO LEGISLAZIONE S CIALE A proposito delle Leghe contadine. 11pensiero nostro sulle Leghe contadine fu chiar:unente espres>o in più punti del fascicolo triplo sul Congressn d'Imola (pubblicato il :25 settembre), in pilt parti del Resoconto, specie nei commenti intercalati al discorso Chiesa, in quelli fatti al Referendum bor– ghese, nei discorsi di Ferri e di Rigola, e nell'articolo di Guglielmo Ferrero. Ora, \'Ava11ti, che degli :irgomenti s,•olti da noi in quel fasci– colo su questa materia non fece verbo, nel n. del 9 ottobre port:,,,a sotto la rubrica 1\'ei Comu11i, la seguente corrispondenz:i.: « Un capo-lega sindaco. :. « LAVELLO,7 (m.) ~ Furono eleni sindaco un capolega, e " nella Giunta quattro soci della Lega. « Si deplora che essi abbiano dato voto favorevole per inviare « un telegramma al re in omaggio a casa Savoia e uno al prefetto « per dargli notizia della riapertura del Consiglio comunale :.. Come tornano alla mente le parole del discorso Ferri al Con– gresso, qu,ndo dicev:i. del piano incli11alo su cui i riformisti avreb– bero condotto il Soci:i.lismo italiano fino a fargli perdere la sua ragione d'essere, se non vi fosse stata la coesistente attività della tendenza nostra! Egli ricordava il Congresso delle Tnules-Unions inaugurato con b benedizione del vescovo; - ma almeno quegli operai inglesi privilegiati che costituiscono le Trades-Unions hanno il corpo pieno! ;{on h:inno il corpo pieno semplicemente perchè sono or– ganizzati, m:t perchè le felici condizioni economiche dell'Inghilterra, sfruttatrice sino ad ora del mondo iutiero, rendono possibile l'alto tenor di vita di quegli operai specializz:iti (skilied), pur lascbndo nella pili cruda miseria decine e dedne di migliaia di disoccupati o male occup:i.ti, e non ammessi nelle Trades-Unùms. ì\•la.che dire di questo feticismo dei nostri compagni riformisti per le Leghe! Ben disse il Rigola al Congresso, che le Leghe hanno lo ~pirito politico che ci si mette, e possono essere reazion:i.rie (ve– dete i sindacati gialli di Francia, coadiuvanti C!lpitalismo e polizia contro i proprii compagni di lavoro) o democratiche, monarchiche o socialiste, a seconda di chi le organizz.a: eccetto i socialisti rifor– misti, che non \'Ogliono si p:uli di Socialismo nelle Leghe. i\fa ohre :ille facili illusioni create dai nostri compagni rifor. mi'.3ti .'.l sè stessi, intorno alla mir1colos'.1 efficienza sociale delle Leghe, e cre'.1te ai contadini intorno 11la efficacia immediata delle Leghe stesse per un continuativo rialzo dei s::.brii, e per la famosa legislazione sociale, c'è un nitro ordine di illusioni, di cui è sin• tomo questa corrispondenza da L:i.vello. Giro Nel qu :i.le Municipio, i contadini sono cntr:i.li certamt:ntc in 1,1aggioranz..'l 1 se hanno potuto eleggere nella Giunta quattro soci della Leg.'.l,e far sindaco il crtpo-lega. Ora, se i criterii politici difettano tanto in quei bravi lavoratori, che cosa sarà dei criterii .'.l.mministrativi? Va bene che i signorotti che ci saranno stati prima, all'amministrazione della cosa pubblica, saranno st:ni se non pili, certamente nvn meno ignoranti di cose amministrative, ma non sembra che prim:l. di assumere la respon– srtbililà della pubblica azienda, si dovrebhe :ivcr formato almeno un nucleo di individui capaci, istruitisi con lo stare per qualche 1nno al Municipio com'! minoranza?! Tutto ciò risen·.c di quella manla da cui i riformisti e i loro scolari delle Leghe org:miz7.::iteda loro, sono stati presi: la mn11Ìa del .;'are presto, che veniva così profondamente messa in luce e critic:,ta al Congresso di Imola dal dott. Petrini. J ,occhè non toglie che - a sentirli - sieno loro i • positivi,., e noi i « metafisid » e , crttaslrofici ,.. Il Congresso dei fattorini telegrafici e la Federazione postale e telegrafica - La– voratori dello Stato e Camere del lavoro. Dal 15 al zo ottobre si è tenuto in Roma il IV Congresso nazion:i.le di questa, che è la migliore e la pii:, antica fra le orga– nizzazioni dei lavoratori dipendenti d:1110Stato: tutte le Sezioni, da Crttania, .Messina, Palermo, su su, lino a i\'lilano e Torino, ave– vano mand:ito i loro rappresentanti. Oltre ai provvedimenti per gli ulteriori lavori diretti ad ottenere la sistemazione della classe, se– condo il progetto redatto <lall'avv. Bruno "Franchi, e presenlato prinu al\'on. Galimberti nel marzo 1901, e poi alla Commissione minis.teriale per la sistemazione del person: :i.le subalterno, sapiente– mente istituita dal Galimberti stesso - era sul tappeto b questione dell'adesione o non alla Federazione postale e telegrafica, che ha il suo Comitato direttivo a Milano, ed è prt:sieduta dall'onore– vole Turati. L-:t questione era stata precedentemen!e discussa in tutte le Sezioni, dopo che quella di Milano, dove sedev:1 il Comit:i.to cen– trale, aveva all'un:inimità deliberato l'adesione\ e l'adesione era stata da tutte le Sezioni respinta. Ciò non ostante il Comil:ito centrale invitò l'on, Turati al Con– gresso, ed egli fece distribuire ai congress:sti un opuscolo (che fu largamente r;prodolto dal\' Ava111t!) per sostenere l'adesione. La di– scussione al Congresso durò dalle 8 della mattina alle 9 della serrt, con due ore d'intervallo, non perchè vi fossero degli incerti da convincere, ma per dare piena soddisfazione ai due rappresen– tanti di Milano. Recisamente contrario alt'ndes·one, il Frnnchi, con– sulente della Federazione, eletto ad unanimità dal Congresso per l'opera <lata alla classe da due nnnì a questa parte, si astenne anche dal\' intervenire al Congresso in questa giornata, perchè fosse escluso ogni dubbio di pressione morale, o di suggestione intellet– tuale nel voto. L'ordine del giorno di adesione presentalo dai due rappresentanti di Milano non rnccolse che i l(?ro due voti, e, essi astenuti, si !tpprovò all'unanimità un ordine del giorno con cui apprezzandosi gli intenti della Federazione postale e telegr:'lfica, si considerava che la ad~sione avrebbe recato un arres.to nell'azione cui ora sono rivolte tutte le energie della classe, e sarebbe stata in conflitto con b peculiarità delle condizioni attuali dei fattorini, totalmente diverse da quelle delle altre categorie del Personale, e si esprimeva infine l'augurio che, cambiate queste condizioni di giudizio, potessero effettu:irsi quelle atte all::t.adesione. Jn base, poi, al concetto che le organizzazioni del Personale, dipendente dallo St :i.to, di qualunque classe esso sia, debbano avere il loro Comitato direttivo nella capitale dello Stato, non appena vi sieno elementi capaci di tenere· la clireZ:one delle organizza– :doni stesse, il Congresso deliberava, col solo voto conlrario dei rappresentanti di Milano, di trasportare da Milano a Roma la sede

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