Il Socialismo - Anno I - n. 14-15 - 25 settembre 1902

226 IL SOCl.\1.1S~IO LA SECONDAGIORNATA 00)lENICA, 8 - SRUUT.\ ANTL\IEKIUIA:-.-1\, Il 1e:ilr.:> presenta un :t.Spctlo imponente. Sono arrivati molti altri rnpprcscnt:mti, e e' è enom1e aA1uen~-'\di pubblico, arriv:ito nella mattinat:i a Imoh dalle circostanti Rom:tgne, per partecipare o as– sistere al corteo della giornata. 1-'\ platea, il p3.lcosccnico, e il primo ordine di p3.lchi sono stipati di congressisti. Gli ordini superiori dei 1xilchi, stipati di pubblico, fanno un3. realtà ,•iva e palpitante delln antica similitudine del gr.tppolo umano. Il che è cstetic.'\mcnte bello, e nelln vibrazione forte e squisita che corre tante anime dcli' idea socialista, conforta la fede e in– gigantisce l'en·usiasmo, nH\ nuoc<' per converso alla tranquillità che occorrerebbe nell'ascoltare come nel dire, e soprattutto nel dcli– lx-r:uc. ~leglio che ad un Congrc~ scmbrn di assistere :id un pubblico Comizio. Costa ottenuto il silenzio, legge diversi telcgrnmmi di saluto, ~cegliendo, tra. i molti ricevuti, quelli dei Municipii socialisti di Mi– randola, Reggio Emilia, Gualtieri, c.;uastalla, Bordighera, quello ddl'on. Noè, ammalalo, e <1uello del dott. Adler, deputato e di– rettore dcli' Arbtiler Zeitung, il giornale quotidiano socialista di Vienna, e che dice: A11drra. Ct1sla, h1ou. Dolenti della impossibiliti di ve11ire, ulutiamo il VOlitroCo11greno. l.'Aunria socialista di tutte !e n:1iioni è unita da M>lidarie1:i.fu1erna, i11liep:1r:abile, :111' Italia sociali.sta, forte, coraggi(JS;I, i11He.s.sibile. AOl,Klt. 11 telei;_'T:'lmma è salutato da una grande ov:izionc. Si stabilisce concordemente che parli per il primo l'on. Chiesa, e Kli altri delle due tendenze si alternino, cosi che Ferri avrà per ultimo la parob. Il discorso Chiesa. Chiesa pronuncia un nudrito discorso, in alcuni punti capitali del quale si manifesta molto lontano dal pensiero di Turati e molto pi\1 vicino a noi, sicchè rientrerebbe nell'àmbito del • riformismo tempcrn.to •, secondo lo schema innanzi riprodotto del Ferri, e con forte accentuazione verso il metodo ri,•oluzionario. Comincia però dal ribattere b. solfa dei • danni reali • che \'CD· gono dall'aver posto la quistionc • artificiale • delle due tendenze, <1ua.siche l'artificio di un singolo, nella complessità della vita so– ciale moderna, e in mezzo ad un partito così vividamente pcns:rnte cd :,gente come il P:trtito socialista, fosse capace di crc.ue dal mtlb sì lungn e v:tSta agitazione di idee. Segue l'altra solfa dei socialisti che db.nno al prole1aria10 e al l':,rtito • l'oper:'l del giorno per giorno• - e s.'\rebbcro i rifor• misti - e di quelli che danno invece • la frase alata: senza rife– rimento uell'opcra loro, alla reahà quotidiana•• e sarebbero i ri– voluzionarii. Quind' innanzi il discorso si fa piit alto. li sostanziale atteggiamento di Pietro Chiesa. • I..,'\ realtà è che noi, dopo lo sciopero di Genova abbiamo a1>profittato della libert:\ per chiamare a rnccolL'\ il prolet:,riato e l'abbiamo dovuto toccare purtroppo nei suoi sentimenti egoistici • Non basl!l più parlare di collettivismo e lotta di classe: oc– corre agire più· intensivamente, aggiungendo il migliornmcnto eco– nomico immediato. • Siamo entrati perciò nelle organizzazioni economiche, cercando di dare loro lo spirito socialista, e per farvi le coscienze rivolu– zionarie e organizzarvi la conquista della legislazione sociale. G B • La legislazione sociale "a conquistat:i con l:t pressione eser– citata dal proletariato . • Ad ogni rifonna che si ottiene noi proclamiamo che è poco, e \'Ogliamo sempre di pili. • Così l'azione esercitata nel seno delle organizz.'lzioni econo– miche si va a completare con l'azione dei circoli socialisti. • E il vogliamo ,li più si applica all'atione per la conquista di maggiore salario e di minore ornrio, e di fronte alla affermazione dcli' industriale che per quCSL'\nostra a,;ione '':'I ali' aria, noi con– trapponiamo il nostro diritto, per cui non e' imp.lrta di lui, e si ,·a avanti. • Se si toglie la illusione della legi,;lazione sociale - illusione che non è tale per un centro inrlustriale e commerciale così grande come quello di Genova, Sampicrdarcna e dintorni, dove le riforme sociali trovano le masse coscienti del loro bisogn.>, e le cotufodoni necessarie e sufficienti per la loro applicazione fecon,la cd utile al prolet:u-iato, ma che divenL'\ illusione di fronte alla grande m:1g– gioranz.a del territorio e del proletariato itali:mo - se si toglie questa illusione, le idee professate dal Chies.'\ souo le nostre. Miglioramenti immediati - Alleanze o delusioni Chiesa contro Turati. Ma sarà possibile, pcnsi:uno noi, ottenere • miJ:liCJrmm11/i111- 111etliati •, con la sola pressione del proletariato, o non piuttosto, poichè il prolet:triato italiano è purtroppo ben lungi dall'essere altrove così come a Genova - o non piuttosto, per la preoccu– pazione di quei migliornmenti, bisognerb. alle.'lrsi a tuui coloro la cui alleanz:1 poSS3 essere utile? - e non si s.'\rà costretti, perciò, a mettere un po' da parte il fardello socialista? E se questo non si ,,orta fare, non è vero che alle alleanze, e quindi anche ai miglio– rnmenti immediati, si dovrà rinunciare, fino a quando la propa– ganda delle • frasi • e il natumle sviluppo dell'economia borghese non avrà elevato altre grandi m:1.i-sc di lavoratori itali:rni :,.I grado dei 1:ivoratori genovesi? 1:: se nel midollo a questi si mise la preoc.– cupazione dei • migliorame11/i imme<fiali •, e se si solletic.'lrono • purlroj,fa, • e precipuamente i loro • i11lenssir,roistici •, non si avrà da questa aspctt:uione necessariamente indetennin3.ta nella sua durnta -· dato che I:,. bandiem socialista ripiegar non si vogli:i in nessun suo lembo - una delusione pcricolos.'l dei lavorntori me– desimi? Ecco i pericoli che l'on. Chiesa, nel suo di~corw, chiedeva gli fossero dimostra.ti. Chè se per • miglioramenti immedi:1.ti ,• s' intendcs:-cro (111clli da conquist:irsi non nel P:1.rlamcnto 1..-011 la legi~lazione sociale, ma quelli da conquist.--rsi con le lotte del b,•oro, sul campo del sa– lario e dell'orario, qui v'è perfetta unità di prindpì teorici e di condotta pratica, tra. noi e Chies."\- ma non \'. è tra C..:hic..,'\ e Turati. Noi siamo lieti di avere udito d3.lla bocca del compagno Chie,a, scelto ad oratore insieme :1. Turati e :1. Trcvcs, In confut:lzioue della teorica di <1uesti- S.'\lvagu:mlare negli scioperi gli intcres.,i dcl- 1'industria - e della. loro pratica - salvaguardare nello sciopero dei trnmvieri interprovinciali di l\lil:1nogli interessi dcli' industriale. La fama rubata della borghesia settentrionale. Chiesa continu:i: • Noi compiamo continuamente la rivolu– zione e fummo e siamo anche disposti a rispondere con la ,•iulcnw, quando la violenia si eserciti contro cli nvi - continua Chic&'\. • Io osservo a l·erri, il quale di:-:seessere di,·cr-:t. In horghc~in del Nord, da quella del Su<l,che se la lKlrKh~ia sctlcntriunalc è più sviluppata, CSS.'\ è però, di fronte al proletariato, peggiore della meridionale: non è borghesia intelligente e libcrnle come quella di altre nazioni: ma risponde alla organizz3.zione proletaria chiudendo gli stabilimenli, organizzando il krumiraggio, disertando le culture dei campi. •

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