Il Socialismo - Anno I - n. 7 - 25 maggio 1902
IL SOCIALIS~10 103 persino durante la discussione di una « riforma sociale» dai riformisti tanto invocata, come la legge sul lm·oro delle donne e dei fonciullì, e noi antiministeriali, per obbedire alla disciplina del partito ... ministeriale, 11011 abbiamo che da constatare il marasma parlamentare ... pur continuando la nostra opera rivoluzionaria fuori ciel Parlamento. Pcrchè, infine, questa è la nostra linc.:.1. di condotta, diversa così dall'uno come dall'alto ecccsgo unilaterale dell'assoluta intransigenza negativa e del 1ninisterialismo riformista. i\lctodo rivoluzionario dunque, che consiste nel tener conto, non solo a parole, nelle premesse degli articoli o dei discorsi, ma anche a falli, nella nostra attività pratica quotidiana, dei principii specifici elci socialismo, lotta di classe e proprietà collettiva. 1 11etodo rivoluzionario, che tiene pur conto di tutte le esigenze inseparabili dalla vita di un grande partito, come il nostro, ma ha sempre presente questo criterio direttivo: che la difesa delle conquiste passate vale assai più della reali:::a::ionc di par::iali nforme e che assai più dell'una e dell'altra vale il fine ullimo del Socia– lismo. Ed ecco allora spiegata al Cassola la mia condi– zione politica, ch'egli dice equi\·oca, sol perchè non è unilaLerale e semplicista. Certo i compagni riformisti si troverebbero a miglior agio, se di contro :i loro, nel partito, non ci fossero che pochi intransigenti negativi e unilaterali. ·e cosi fosse, ogni giorno, di fronte al più piccolo episodio della vita politica come al pii.1 grave problem:i della vita sociale, essi potrebbero opporre e rinfacciare a questi la superio– rità del loro riformismo « pratico », ed averne facile ,·ittoria. 2 1 A parole, infatli, :mche: i riformisti fanno talvolta le solite preme.;sc snllnproprùlfl ,olldtiva e In lolla di dasst,· ma nei fatti b dimcntic:mo n. tulio andare. Per es., nella reccnle lolla clet1or:1lenel collegio di Soresina contro \'on. Pavia, i maggiori nostri propagandisti andati fa per b. candidatura del compagno nn·. Cn.lda,-n,si sono ben guard:tti (almeno nella settimana del primo scrutinio) dal fare In.propaganda n base di itlet sociohslr. Non hanno fatlo che la qutstio11emorale contro l'on. Pavi:\ per non !-pnvent.:tre gli cleuori rurali col • ri– vo!uzionarismoverlxllC • del programma massimo socialista, che essi rimettono al futuro remoto... e del quale dunque non mette conto parlare! ).fa così non si educa nè si organizza il proletariato all:i conquista dell'::l\'vcnirc ! E così si finirebbe per perdere tutl:l. la fiducia che, per il fine uhimo, i l:\voratori hanno finora accor– dato al Partito socialistae si finirebbe,purtroppo, seminandooppor– tunismo rifonnista.,col mccogliere delusioni esfiducia,comedal 1860 in poi accadde al partito democr.1ticoe repubblicano. Altro esempio delle le,;,ionidelle rose che toccano n quei socfrllistii quali t:vit:mo, specie in periodi elettomli, di parlare del... socialismo, è stato dato dalle elezioni gencr:di ddl:'l Franci!'l. Vogliamo noi socialisti ricadere nello stesso errore di metodo o astensionista (dei repubblicani), o rifonnistn.(dei dcmocrntici)? E' evidente che noi dobbiamo, invece, cominua.reostinatamente nel nostro meto<lor ivolu zion:i.rio,se in pochi anni ci ha dato tanti risuhati; e tanti pili cc ne darà, se n, 1 remo il cor!'lggiodella pn.• zienzn.cli continuarlo ancora per qualche anno, form:mdo e orga.• nizznndodelle coscienzesocialiste, nel campo economicoe politico. 2 E mi spiace di dover dire che qualche volta da qualche ri– formistasi è adoperata quest.-iabilità polemica di mettere noi in un fascio con gli intran,;igcnti monosillabici. Per es., qu:i.ndosi fece una specie di r~ 'ermdum tra le sezioni del Partito socialista sul ministerialismo o antiministerinlismodel gruppo parlamentare, \' Ava11ti! riassunse i ,•otidelle set.ioniin due sole C.'ltegoric- pro o contro il ministcrinlismo - e dimenticò di distinguere la formula della fiducia nel ..\linistero(propost.:tda Tu– rati) e qnclln.del caso per caso (proposta d:i. me e approvata, 3.J. lor:i.,dalla maggioranza del gruppo). Si ~arcbbe visto allora, con m:i.ggiorcsincerità,che In.1113.ggio• r-nnzadelle Sezionisi pronunciò per la form uladel « ca<;oper ca:;o•, che esprime, -in sostanza, In nostra linea.d i condotta, come la spiego in questo scritto. Ma di fronte a noi, che seguiamo un metodo ve– ramet.He positivo, la facenda corre meno spedita. Dice Cassola che io sono « rivoluzionario ... però copernicano. » Ma che cosa vorrebbesi, che io fossi ri– voluzionario, non nel senso marxista e positivo della parola, bensì nel senso empirico della rivolta e delle barricate, già cosi caro ai pubblici ministeri del bello I tal o regno? . lo sono ri\·oluzionario, perchè ciò la mia opera so– prattutto alla propaganda del fine ultimo e del pro– g·rmnma massimo del Socialismo e non mi stanco di ri– petere e spiegare e volgarizzare fino alla noia: pro– prietà collclli:•a e lolla di classe - proprietà collettiva e lolla di classe. E lo dico non di sfuggita nel cappello di qualche articolo o nell'esordio di qualche discorso, per arri– vare poi all'ortodossia delle conclusioni riformiste e ministeriali; ma lo ripeto in ogni occasione e sempre, parlando ben chiaro e insistendo ostinatamente sulle ragioni naturali - storiche e sociali - della elimina– zione della proprietà privata e sulla organizzazione del proletariato in partito di classe, separato da ogni altro, per arrivare alla realizzazione di quel fine ultimo, che è la proprietà collettiva dei mezzi di produzione e di scambio. E quello che io faccio lo fanno tanti altri com– p:i.gni, pili o meno illustri, ma tutti benemeriti, che fanno poche o nessuna conferenrn pro divortio, ma si sforzano di mantenere, nelle organizzazioni proletarie, quello spirito e quell'indirizzo di classe che piace così poco ... ai borghesi liberali. ai quali piacciono tanto in– ,·ece il riformismo addomesticato e « ragionevole» e le conferenze per il divon:io ! 1 Per questo al Congresso dei contadini di Bologna fu sollevata e acclamata l'affermazione della socialiizzazione della terra, che piacque poco cosi alla Critica sociale come al Giornale d'Italia, e a Bologna trovai un sociali– sta (riformista ultra) che mi disse che« con quel voto per la socializzazione della terra avevamo 1·ovinalo il magni– fico movimento delle Leghe fra lavoratori della terra! ! » E per questo, nello stesso Congresso, fu da noi con altri sostenuto, che le Camere del Lavoro o saranno socialiste o non saranno: perchè a tenersi nell'ibrida loro neutralità corporativista per beccarsi i sussidi mu– nicipali o per non spaventare la gente, finiranno nella stessa degenera::ione grassosa delle Trades-U11io11s in– glesi - per le quali « il passero in tasca » delle riforme parziali, ha fatto completamente dimenticare « il tordo in frasca>> dell'ideale socialista ... con grande soddisfa– zione di quel capitalismo industriale-politico. Così av– viene delle cooperative, quando non abbiano anima socialista e spirito rivoluzionario. 2 Cosi avviene persino 1 Dico, per evitare malintesi, che io sono favorevolissimoal di– vorzio, come risulta da. mie pubblicazioni scientifichedel 1880 (sul di\'orzio come sosti tutivo penn ie, cioè, mezzo preventivo contro i delitti per dissenso conin g:i.le,come adulterio, m:i.ltrnttnmcnti,uxo• ricidi, ccc.). Ma il d ivon:io è una rifonna. che interess.'l i borghesi, non il prolct!' lrin.to: ed è dunque ai borghesi liber:lHche se ne dc,·e lasciare In.cura, senza distrnrrc tante forte e sollevare tante oppo– &izioninel nostro partito per una riformetta più o meno massonica. Al proletnrinloimporta nna cosasola: il divorzio ... do/la flUUrio ! 2 Ecco perchè era infondata l'obbiezione che - tra le altre - i !'-ocialisti riformisti di Milano opposero alla mia proposta di una Casa dei sod aluti, dicendo (essi!...) che questa co operativa av rebbe smon:n.tolo spirito rivoluzionario del proletariato mil:i.ncsc I l,; nn.coopcrn.ti, •n. può smon::arced anche spegnere questo spirito rivoluzionariose è fottacon indirizzobottegaio e individualista,ma lo r:i.vvivne lo r:i.ffor,:n. invece, e gli dà la base economica elci danaro, se hn indirizzo socialista. La. \feriù è che quei riformisti non ,,e. devano di buon occhio la mia proposta, perchè ad eSS.'l io diedi carattere recisommle socialista, contro ogni confusionismopopolare. Per questo essi non In. volevano; ma. per questo invece quella mia proposta ebbe la maggioranza nel rejeremlum fatto dalla Fe– derazione socialista. E s:i.rb.fra non molto un fotto compiuto, 3d imitazione della Ctua del popolo nel Belgio, con eguale spirito ri– ,·oluzionn.rioe indirizzosocia.lista.
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