Il Socialismo - Anno I - n. 3 - 25 marzo 1902

IL SOCIALISMO È un fatto che la parola di Tolstoi - che predica il rifiuto al servizio militare - fa venire la pelle d'oca a tutti coloro che speculano sulle baionette. A Pietroburgo tutti i giornalai si sono dovuti impegnare, per iscritto, - sotto l'ordine del Governo - a non vendere nè esporre i ritratti di Tolstoi e le sue opere contro la guerra. Questa paura verde è stata forse una delle ragioni che ha deciso i sapienti dispensatori del premio Noebel a non nominare neppure, tra i probabili laureati, Leone Tolstoi. 11quale, sul proposito, inviò al suo amico Oscar Levertin, di Stocolma, la seguente lettera: « Caro col– lega. - Sono contentissimo che il premio Noebel non mi sia toccato. Primo, perchè ciò mi ha liberato da un grande imbarazzo: quello di disporre di questo denaro; - secondo, perchè ciò mi ha procurato l'onore e il piacere di ricevere l'espressione dei sentimenti simpatici da parte di tante persone stimabili e che mi sono personalmente sconosciute ... ». A furia di battere bisogna bene che aprano. I mo– vimenti rivoluzionari cli Barcellona, repressi dalle scia– bolate del generale \.Veyler, hanno avuto un effetto, platonico forse, ma che potrebbe essere un buon in– dizio. Fino ad oggi mai si era proclamata e discussa alle Cortes di Madrid la questione sociale. Ma ora anche i deputati più ciechi, anche i più attaccati alla greppia del capitalismo, hanno avuto la bambagia delle orecchie perforata dalle parole « rivoluzione sociale». E' così che il deputato catalano Roig ha parlato dal suo scanno (parole mai sentite nell'Aula di Madrid): « Sino ad oggi il capitale ha organizzato il lavoro come a lui è piaciuto. Oggi il lavoro vuole partecipare anche lui alla sovranità. Se i poteri pubblici presteranno jl loro concorso per trovare una via di soluzione, sarà pos– sibile un accomodamento. Altrimenti la lotta sarà ine– vitabile». Le Cortes si scontorsero come la ranocchia di Galvani di buona memoria. Il presidente scampa– nellò. I due mazzieri vestiti di giallo e di rosso che gli stavano di dietro spalancarono la bocca. Ma la tem– pesta scoppiava. << E questa soluzione, - continuò il deputato Roig, - noi non la troveremo nè nella rei i– gione, nè nella carità, ma nella giusti,da ». Questa, senza dubbio, non è la soluzione proposta dal generale \Veyler, che da buon Mannaggia la Rocca la cerca soltanto con le proprie sciabole ... quando non la cerchi altrove. A Madrid, - ove la sanguinarietà del \.Veyler è talmente proverbiale che la benigna reggente gli confida apposta tutte le repressioni - circola sul \Veyler un aneddoto che vale la pena di riportare e che caratterizza a meraviglia la psicologia di questi grandi industriali della carneficina. Era il momento dell'ultima guerra di Cuba e il generale \Veyler si trovava ali' Havana al comando supremo. A mezzodi si dovevano fucilare quaranta insorti condannati dalla Corte marziale (spagnola, bene inteso), e tra i prigio– nieri si trovava un ricco cubano che doveva passare per prim.o davanti al plotone di fucilazione. Erano le dieci del mattino. Faceva un caldo tropicale e il ge– nerale \.Veyler, insieme ai suoi ufficiali, se la godeva sdraiato su un divano nel grande salone di ricevimento della residenza. Un soldato si presenta e dice che la figlia del ricco cubano domanda udienza al generale. \Veyler la fa passare. Una splendida creatura si getta ai suoi piedi implorando grazia per il padre. Gli uffi– ciali, a un gesto del generale, si allontanano. Che cosa accadde nessuno lo sa ma a mezzogiorno, nel momento in cui nella corte della presidenza cadeva fulminato il primo insorto che la truppa fucilava, si vide apparire alla grande finestra del salone una donna seminuda che gridava disperatamente riconoscendo il cadavere di suo padre nell'uomo che avevano fucilato. La figlia si era venduta per salvare il padre, fidando sulle parole del generale. lo non so se la storia è vera. L'ho sentita mille volte circolare sulle bocche degli Spagnuoli : in ogni modo essa mostra quale opinione abbiano del generale i suoi compatriotti. E che la vita militare porti la degenerazione del– l'uomo (anche Balzac, che era un codino in politica, diceva che i militari di professione sono insopportabili nella vita civile perchè si credono sempre sul campo di battaglia) ce lo mostrano i regali che gli Americani, liberatori, dispensano ai Filippini dopo averli liberati dal doppio giogo ciel militarismo e del clericalismo spa– gnuoli. C'è a Nuova York qualche giornale che fa, da tempo, una campagna vivace sulle crudeltà delle truppe americane alle Filippine. Ci sarebbe da fabbricarci su un volume se si volessero raccogliere insieme quelle re– lazioni. Ultimamente due ufficiali della marina ameri– cana a Samar uccisero due indigeni colpevoli di ribel– lione in un modo curioso. I due indigeni furono attaccati a un albero e gli ufficiali si misero a tirare al bersaglio su di loro, col fucile, avendo cura di non colpirli che alle gambe. Il giorno dopo tirarono alle braccia. Il terzo giorno al petto e alla testa, e li finirono. La cosa ha fatto chiasso a Nuova York perchè c'è stato un gior– nalista di coraggio che ha rivelato nomi e cognomi. I colleghi dei due ufficiali li difendono dicendo che si tratta di pazzia momentanea: ma un Consiglio di guerra, sotto la pressione del!' opinione pubblica, si è riunito per giudicare ... e forse assolvere i due briganti. Chi vivrà, vedrà! . . . Ginevra, - patria di Calvino, il quale, quando non bruciava i\ 1 l ichel Servet, era una delle prime buone paste di libero pensatore dell' ancien régùne, - avrà, nel pros– simo mese di settembre un Congresso internazionale anticlericale del Libero Pensiero. Tutti i gruppi della Federazione internazionale dei liberi pensatori, che ha sede a Bruxelles, vi interverranno, insieme a tutte le Associazioni anticlericali d'ogni genere. 11 Congresso si occuperà specialmente della questione del\' insegna– mento laico e cercherà i mezzi di preparare un'azione internazionale contro le congregazioni religiose. Vi posso fino cl' ora annunziare che il Comitato di organizza– zione presenterà la proposta di tenere un Congresso anticlericale, scientifico e razionalista, a Roma, nel 1904. Vedremo se il Sommo pontefice metterà in movimento i milioni in oro del Vaticano per scongiurare tale evento .. come ha fatto poco tempo fa per intralciare la questione del divorzio in Italia. A buon intenditor .. Coloro che ricevettero il 1°e II• fasci– colo e ricevono ora il III 0 , se non inten– dono abbonarsi, SONO VIVAMENTE PREGATI DI RESPINGERLO. ENRICO FERRI, tlirellon-ns/Nmst1bile. Rom:i, 1902. - Tìpogrnfi:i Coo1>er:uh·:i Socblc, vi:\ lfarbieri, 6.

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