Il Socialismo - Anno I - n. 2 - 10 marzo 1902

IL SOCIALISMO 31 sopra la povera gente come un terribile incubo, non ~aranno rase al suolo, dobbiamo, ahimè, attenderci altri fatti come quelli di domenica! lo inorridisco, rievo– cando le impressioni che ebbi dalle mie peregrinazioni in quella parte quasi del tutto sconosciuta di ì\'apoli i ed ho vergogna di essere napoletano. « La Corte dei Miracoli è un eden, al confronto. Vi si esercitano le industrie più fetide e nauseanti. Vi si fa la cernita degli stracci, della garza e del cotone già adoperati 11eg!i ospedali, vi si opera lo smidolla– mento delle ossa putrefatte, e tutto ciò in vicolucci stretti e tortuosi come budelli, ove corre un perenne rigagnolo di mota, dove non penetra mai il sole. Vi pullulano genti che non videro mai la luce piena, che nacquero, vegetarono perennemente in quei meandri tenebrosi e che vi moriranno, sorde alla voce della ,·ita e della felicità che mai conobbero. » E con questi orrori, si ha il coraggio di pensare alla direttissima Roma•Napoli ! Il Congresso annuale dei lavoratori governativi fu te– nuto a Londra il 12 febbraio, nella sede del fVestmimler Liberal ami A'adieal Club. lntervennero i rappresentanti dei lavoratori dei hncini di Chntam, Portsmout.h e Devenport; del deposito ,·inario a Dep• tcford, del i\fagazzino navale di East India Dock, dell'Arsenale di Woolwich, della Fawceu Association (poste e telegrafi) del reparto vestiari dell'armata, e i rappresentanti degli impiegati del Parla– mento. Varie decisioni furono prese; fra le più importanti, queste: Pro– testa contro 1:1, esdusione degli impiegati postali dalla pensione di compenso, cd invito al Governo di emendare il Compu1S11lion ad in questo senso: Protesta contro la commissione nominnt:t cfo.lGo– verno per esnmin:i.re le c:tuse di m:ilcontcoto degli impiegati po– stali - In Commissione è composta di soli capi divisione - e in– vito nl Governo di aggiungere a.icommiss.-i.rieletti da lui, altri eletti d:igli impiega.ti stessi: e decisione di presentare a.lle prossime ele– zioni un candidato degli impiegali governativi, il quale debba in fonna pi,\ efficace di ciò che possono le singole associazioni por– lare in Parlamento i loro desiderii e le loro rivendic..-i.zioni. Qu~li sono gli esempi di indipendcnz'.\ e civic:i. libertà che i Governi veramente liberali riconoscono nei loro impiegati, senza smanie reazionarie di militarizzazione o di repressione penale. I tra.mvieri di Glasgow (dove è t:tlllo sviluppata la muni– cipalizzazione dei pubblici sen·izi) comineinno a mosu-are ai loro con– fratelli degli altri pae~i che l'organizzazione seria e e->stantc vince molti ostacoli e rende possibile il migliornmento continuo delle con– dizioni dei lavoratori. Dimostrnno pure che l':tver posto i servizi pub– blici sollo l:t gestione diretta delle municipalità è un beneficio per tutti. Infatti, essi, ora, ogni scltiman'.\ lavomno 54 ore, e guad:ignano in media lire it. 37. llanno anc.hc orgnnizzata la c.-i.ssadi previ– denza, alla quale couc.-orre il ,\lunidpio, e si sono cosl assicurati I.. 12.50 di pensione per settimana, se d.JpOquindici anni di scr– vh~io risult:-,no inc:ipaci nl lavoro; cd un:t pensione di L. 25, sem~ pre per settimana, quando abbandon:mo il scrvi1.io dopo 2 5 anni di l:woro. VARIETA DELLA CRONACA INTERNAZIONALE Victor Hugo e i mercanti del Tempio. - Le repressioni di B:irccllon:-oe il generale Werler. - Gli impiegati delle poste iu Francia e in Italia. - Quando imiteremo il Giappone . 1 - Spropositi poli:iicschi. - I sol• dati del 129° fanteria ali' Mavre. A /out uigmur tout l101:11wr.. 11gm,n signore è Victor J lugo. Non si può non cominci !l.re da lui. Di feste uflici:tli gliene h:tono fatte sino all:t nausea in questi giorni del suo centenario. Se, come il Cristo di buona memoria, egli avesse potuto scendere sulla terra :trmato di un br:ivo baslone, ed entr:i.re nel tempio, o,,e i filistei e compagnia, coperti di decor:i.zioni e camuffati di uuifonni, profa– nav:mo la sua memo1ia con ciancie :iccndcmiche, quale brutto quarto d'ora per i mercanti del Tempio! Si sono visti ministri di tuui i Governi ammantati nelle dor:ttc livree, glorificare, con aria di pro– tezione, il Poeta, - e i red11mis/J d'ogni genere forinnre dei Co• mitati di onorificenze per vedere stampato il loro nome; perfino IJrumont, a Parigi, che predica <1uotidianamente dalle colonne della sua Libn- P(lrole ht notte di S:tn Bartolomeo contro gli ebrei, lrn banmo le mani :t Victor I lugo. Ma il buon popolo è rim3Sto, come sempre, ngli ultimi posti. Anzi, questa volt..'\, è rimasto c.-ol naso fu..,ri della porta. ì\"c:mchc le briciole del b:tuchetlo gli hanno d:ito. Ministri, sottomioistri, ufficiali, generali, gallonali di ogni genere, acc.-i.demici,alfaheti e non :tlfabeti, h!l.nno celcbra.to il Poern, - ma nessuno ha chi:,mato a sè J!tcques Bonhomme - l'operaio e il cont:i.dino che lavo1 :i.no : nessuno h:i. chiamato gli operai e i contadini di tutlo il mondo che, sotto le divise di vestiti azzmTi, gialli, rossi, bici,, si scannano:\ vicenda sui C!l.mpidi bat• taglia perchè non portano l:t stess:t unifonne militare, per dire loro: - Celebriamo Victor I Iugo. Victor I lugo che ha lnnci!l.toil ~iùo di v·,urrn a/l(l guerra, Victor Hugo che ha impresso sulla fronte degli impern.tori il marchio di fuoco della sua poesia CO\'entc, Victor I lugo che ha c. -i.nt !l.to la soppressione delle patrie, quando, cantando • di volare nel ciclo, in un lontano avvenire " e di g1mr• dare &t lungi 1:t terr:\, dice di non vedere pili le guerre disputarsi, ,·011l,i loro ~1111/ia immo11du, le frontiere, /Jr(llu/dli laceri dd vec– dtio 111()11do! (l.egi:11rledes Sièdts}. E nessuno ha ricordato le Canzoni des R,us et dcs /Jois, do,·e il Poeta, cantando di un iuv:i.lido dalla gamba di legno, reduce d:t non so <1ualigloriose b :i.tt: i.glic,dice: Si p(lr/Ò della battaglia ... ... i due popoli, Russo e /'r11ssia110, /•ì11ww sca11mrli dalla 111ilragli11. .l/a i due rispellivi re st,111110 bc11011e di salute. Q11a11tcJ sono ingenui i popoli! /:,$si si fnmto 111111110::.::.arc per i rt, F. poi costoro fabbricano per loro U11 bdfospi::.io dove il co11lttdù1q;:uerriero Zojpica gloriosame11te,guerrio e ron lafronte circomlnlt1 di alloro ... /Ifa perchè invea di far battere Ira di loro due mormi eserciti, A'o11 si fa11110battere soltanto i gc11cra/i.' Essi 1u h(l/1110la11ta voglia! Di111i1111irebbe i/fumo e si darebhe agù, ai gemrali di fare gli eroi! ... Ohimè! Tutti coloro che hanno fcsteggi:tlo I lugo, - come oggi i preti c:molici festeggiano Cr:sto - hanno interesse :t tenere ua. scosta la p:trola del 1faestro. n popolo non 1m ricevuto il suo biglietto d'ingresso ai festeggiamenti per an.darc a battere le rnani a chi, nelle giorn:i.te del dicembre 1851 organizza\'a le l,arric:ttc di Parigi contro il dispotismo imperiale... d:t lui bolfato pvi col libro La storia di un dclii/o! I socialisti, qu3 e I!\, in Europa hanno iniziato una viv:t agi– tazione a fa\'ore degli Sp!l.gnuoli vittime del terrore poliziesco !t 13arcellona, che da qu:tlchc giorno infierisce sollo gli ordini paz– zeschi del generale Weyler. Il generale \Veyler è un mostro, am– bizioso e violento. Se un alienist:'t potesse studiarlo coscienzios.'t• mente troverebbe che i suoi atti irruenti e irriAessivi non sono che degli !tccessi epilettici. Weylcr t: l'uccisore dei famosi 1n_!'l.rtiri d Montjuich, \Veyler è l'inventore dei camp; di co11ce11lrazio11e che egli :i.pplicò per la prima volt:t a Cub:i., dei quali fece l':tpologia in pieno Co11grtw1 dei dcput !l.ti a i\fadrid, - e che pi\1 t!trdi lord Kitchener al Transv3a\J doveva rub:irgli, - Weyler è l'uomo che anuegò, per piìt anni di seguito, Cuba nel sangue, e che, in hat– taglic a campo aperto, facev3 fucilare tutti i prigionieri cubani come malfattori. I.' Europa sociali.:ta protesta contro l'incendio delle I fàllorie boere e l:t fucilazione dei prigionieri. 1\lagl.i Inglesi non sono che dei volgari copiatori del generale Weyler che incendia,•a intieri villaggi cuba.ni, che fucilava in mass:t i pn~i,.uieri di gucrT:t, che inventava i C!tmpi di concentrazione.

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