RIVISTA POPOLARE 649 già incominciato ad agire, la stampa ne saprà e vorrà dirne qualche cosa di più E non sarà male i per la stampa prima, poi per il pubblico e, finalmente, anche per l'Istituto. • Re Leopoldo li. - Si conviene, a costui che fu un accortiss mo uomo d'affari, una specie di bilancio • di>lla suR epoca e della sua vita. Bilancio nel quale bisogni! segoare all'entrata la partita più importante: as.:1enza assoluta di seuso morale. Perchè il segreto del!P. sua riuscita al Congo, in Europa, presso le cocottes; il movente dell' atteggiamento suo ullimo e µrim0 verso le figlie, il fattore della sua enorme ricchezza, la qualità più spiccata del suo carattere era apµuuto una completa, insa·nabile amoralità. Egli non fu 11n' immorale. Non vide mai che qualche cosa di diverao ci poteva egsere nella vita, qualche cosa di nobile e degno eh' egli avrebbe potuto retta.mente seguire ed osservare; egli non senti mai, nella sua ottenebrata coscienza la vergogna della sua ricchezza , e lo schifo della sua vita. Se non fosse stato un re, avrebbe trovato largo posto fra gli ospiti di qualche galera; nato sul trono potette impunemente viola1·e tutte le leggi umane , senza pagarne il fio. È morto felice, rispettato, e, da qualcuno anche , amt1.to, ed i giornal.isti d'Europa hanno tutti più o meno pianto sul suo cadavere. Ed i giornali cattolici hanno tutti pubb1icato dei commoventi trafiletti su la devozione con la quale il re in agonia , accolse i sacramenti. E' vero. Il diavolo, diventato vecchio, si fece frate. Ma se noi esaminassimo un po' quetita vita e questa ricchezza? Specialmente nella manife::!tazione dell'una, e nelle origini dell'altra? E ci troviamo di fronte a tale uomo anormale che la nostra precedente affermazione si trova pienamente giustificata. Egli - a dire dei suoi cortigiani - ha mentito eh' egli fosse stato l' amante ed il protettore di Oleo de Merode. Bella donna, invero ed esperta nelle arti d'amare. Egli negò di averla conosciuta. Ma non potette però negare di essere stato un assiduo cliente di quella ignobile proprietaria d'un bordello a Fleet Street, in Londra, che tratta in giudizio dichiarò di aver fornito a costui parecchie minorenni. Non ha mai Iiegato-nè si è occupato mai di negarloche le sue preferenze erano tutte per le prostitute, e quanto più ignobili erano e tanto più gli piacevano. Di dove è venuta, infine, quella Carolina Lacroix, oggi baronessa Vaughan e , a quanto pare , legittima sua moglie'? Ma se molto amava le facili datrici d' 1:1.more, in cambio non amò affatto la fàmiglia, nè fece nulla per tenerla stretta a se , come non amò il suo popolo, nè fece niente per farsene amare. Pensate alla 8Ua disgraziata sort,lla, inseguente, col pensiero in delirio, l'ombra del fucilato marito a Queretaro, e non visitata mai una volta da lui, da venti anni. E le figlie ? La disgraziata Stefania , la vittima della tragedia. di Mayerlmg, la sposa privata, dalla gelosia fur.ibonda, del maritò, che non trova nel padre l'asilo ; e Luisa, per volere di lui chiusa, non pazza, fra i pazzi; e più dolorosa. di tutte, e di tutte più simpatica, moralmente bella, la infelicissims Clementina, sacrificata da lui alle sue mire politiche , e da lui negatole il consenso al· di lei matrimonio d'amore, e la misera Maria Enrichetta d'Austria., la sposa tradita da lui per una volgarissima ganza l' indomani stesso del giorno delle nozze. Oh I certo egli fu uomo politico , e uomo d' affari, abilissimo. Uomo d'affari, sopratutto. Suo padre Leopoldo I morì lasciandogli in eredità quindici milioni. Egli muore lasciaJ?-do oltre 150 milioni. Ha saputo fa.re gli interessi della sua cassa forte. Ma quante lagrime, e quanto sangue bagnano ed imbrattano quei milioni I E non è que3ta una frase rettorica. I milioni gli ha guadagnati con lo sfruttamento della gomma congolese; ma la frusta, e la tortura, e lo strazio indicibile obbliga.vano i negri - sotto il governo di Europei ben degui del loro padrone - al11:t.raccolta della gomma. Si sa delle madri strappate ai fig.li, delle spose rubate ai mariti, per obbligare i ·maschi ad andare a raccogliere la gomma e riportarne una data quantità per riaverli? Si sa dei villaggi inceniiati, degli uomini uccisi· a colpi di vang1:t. per dare un'esempio terrificante ai riluttanti? Si sa dei negri obbligati alla fame perchè il raccqlto della gomma fosse maggiore ? Noi abbiamo orrore delle terribili storie dei negrieri, ma costui fu un negriero più impla.cato e più feroce . di tutti; e fu negriero non solo per i selvaggi del Congo; ma anche per le figlie che egli perseguitò con l' implacabile odio fino alla morte, fino dopo la morte diseredandole a favore della sua concubina-moglie la nominata baronessa Vaugban. E che egli non era neppure ri11scito a farsi amare dal popolo belga durante i suoi quarantaquattro anni · di regno lo provano le poche -manifestazioni di dolore del popolo ste~so. Il mondo ufficiale e cortigiano h_a fatto tutto ciò che in simili occagìoni si suol fare ; 11 popolo è andato a vedet·e i· fonerali - come si va ad assistere allo sfilare d'un qualunque festos0 corteo: e basta. I presenti lo chiamano un re affarista, i posteri lo chiameranno un re furbo, la storia lo chiamerà , probabilmente, un pessimo uomo ed un cattivo re. Ed ora il Belgio p(\r sùccessare di un Re negl'iero e libertino sino al delitto ha nn Re. di cui si dicono mirabilia. Alberto ina11gnre1·à la monarchia sociale ... La profezia ha fatto ·andare i'n s0llucchero anche il corrispondente dell'Avanti. Noi aspettiamo, sorridendo, il nJ10vo Re alla prova memori che iu tutte lo albe d, regni fiorirono tali p1·0• fezie e poi dettero frutti amari. • Per una resta italiana negli stati Uniti.- Ci occupiamo con r1tardo d~! Coluinbus Day, cioè dello feste flhe in alcuni deg:i Stati della Unione NordAmericana si sono celebrate; ma ere iiamo c!1e in questo oaso possa essere in voeato ti motto : meglio tardi che mai ..... Del resto se noi ogg.i a tali feste, che celebrano la 1:1coperta dell'America, accenniamo, non è per deserivere tardivamente le inaugurazioni _dei monu,menti e le cerimonie più o meno solenni, ohe le acccompagnarono; ma per rilevare il significato, che al Columbus Dny ha saputo dare con molta opportunità un oratore che in nome della colonia italiana par'n in Filadelfia; significato non transitorio, ma che resta come monito a quel milione e mezzo, e forse più, d' Italiani che vivono negli Stati Uniti circondati da diffidenze, fatti segno frequentemente a manife.gtazioni di odio. Chi ha saputo dare il significato più giusto e più opportrno alle feste colombiane è stato il Di Silvestro, un giovane e valoroso giornalista, che.nel 1 ° Congresso coloniale in Roma si acquistò molte simpatie oolla requisitoria contro i banchieri e camorristi , çhe sfrnt• tano e derubano i nostri c::mnaziouali oltre l'Atlautico; che ha acquistato molte benemerenze con diver,rn cam· pagne fatte nella sua Voce del popolo di Ftladef:ia a difesa degli italiani e qualche volta contro i rappresentanti del Governo, che dovrebbero essere sempre i legittimi ed efficaci tutori e che nou poche volte, in vece, sono i complici e i protettori degli sfruttatori. Il Di Silvestro ad un certo punto del suo eloquente discorso disse : « Noi abbiamo nel sangue un certo feticis no per il passato; per la grandezza degli antenati. E pretendiamo c_he !I. ricordo di questi, degli antichi romani che dettarono 1[ dmtto alle .. •
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