Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XV - n. 24 - 31 dicembre 1909

668 RIVISTA POPOLARE i tre fatti da loro affermati cioé; primo, che I' India s'impoverisce sempre più; secondo, che la sua miseria è la causa fondamentale della carestia; terzo, ~che cii ciò l'Inghilterra è responsabile. L'India non va impoverendosi. La sua rendita è andata sempre aumentando dal 1860 , ma l' aumento non è do\'uto a gravami fiscali bensì al miglioramento generale delle condizioni e alla migliore amministrazione. Non c'è nessuna asaa che non)ia stata imposta nel 18601 ed il rendimento di que~te tasse· è maggiore senza che ne aia stata elevata la quota, anzi molto diminuite come: quelle sul sale, la fondiaria 1 su le importazioni : quelle sulle esportazio!"i sono state abolite. Le tasse che sieno più gravi di ciò che fossero all'origine nel 1860 sono le 'tasse municipali , ma il loro rendimento non è che di 60 milioni di franchi. In uno dei suoi discorsi il Vicere per l'India Lord Curzon, mentre ammetteva che in India non c'è ancora una grarde miseria, doveva altresì dichiarare che c'è un grande miglioramento di tutte le condidizioni, che c'è più danaro circolante in paese. Mostrò che fra gli anni 1893-93 e 1904 05 il capitale impiegato dal governo in lavoti d'Irrigazione e ferrovie fu aumentato del 56 per cento ed il capitale impiegato eia compagnie industriali è cresciuto del 23 per cento: quello delle casse di rbparmio del 43 per cento; quello dei deoositi privati alla Banca Presiden · zia le del 7 1 per cento; i depositi in altre B!lnche in accomandita del 13 per cento; i depositi nelle Banche di sconto del 95 per cento ; la rendita di Stato à aumentata del 29 per cento e le somme impiegate nei prestiti ad autorità locali aumentarono del 90 per cento. Il' totale della rendita sottoposta alla tassa di ricchezza mobile aumentò del 29 per cento la circolazione della ~upie del 27 per cento e quella della carta monetata del 78 per cento. Le importazioni. aumentarono del 35 per cento e le le esportazioni del 48 per cento: il debito produttivo era aumentato di 69 crores e quello improduttivo diminuito Ji 16 crores. Dove ai trova l'industriale a l'ec() .. nomiata che osi dire che questi sono segni di poverta crescente?. .... E' vero che la miseria ne Il' India è straziante, ma è grottescv accusarne il g~verno inglese. Le imposte non sono la causa della miseria nell'India. Le abitudini sociali J~t popolo, la loro litigiosità, imprevidenza, e sistemi antiquati di agricoltura; e le spese folli che fanno per doti e feste matrimoniali, vi entrano per molta maggior parte che qualsiasi causa esterna. U:11uomo spenderà la rendita di tre o quattro anni per il matrimonio di sua figlia: facendosela prestare dall' usuraio del villaggio che gli fa pagare dal 12 al 75 per cento all' uno. Un grande capo Indiano, Sir E. Mahdava Rau uomo di grande esperienzJl ed anche critico severo degli inglesi quando lo credeva doveroso, ha scritto: 11 quanto più uno vi ve , os · serva e pensa, tanto più sente che nl'n vi è comunità su la terra che soffre meno i -mali politici, e più da mali impostili da se, creatile da se, e per conseguenza evitabili che gli In• diani , • Per ciò che è scritto sul manifesto della carestia occorre dire che hanno enormemente esagerato i numeri e I.a mortalità: e che in secondo luogo le carestie in India dipendono dalla mancanza dei Monsoni; quando mancano le pioggie il governo si trova di fronte ad un problema di dlaoccupazionr la cui gravità è sconosciuta in ocèidente; ma gli splen• didi sistemi messi in opera dagli inglesi per farvi ft:onte hanno mitigato questi flagelli che nel tempo antico erano considerati al di là delle poBSibilità umane. Vi sono molte altre accuse in questo manifesto , che potrebbero casere egualmente sfatate se lo spazio non mancasses una aola di queste accuse è giusta : quello sullo stato deplo revole della istruzione dell'India. E fino ad un certo punto si possono accettarne le critiche su le spe.se militari; ma non è vero che vi aia in India una censura au le notizie telegrafiche e su la stampa. Non è vero che i gJornalisti sono atatÌ imprigionati senza regolare processi); questi critici dicono che l'India si governò da se per migliaia <li anni mentre la verità è che nell'India ogni governo vi fu stabilito da una conquista forestiera. Dicono che è un paese soggetto alla spada, mentre in verità non vi è che un soldato inglese per ogni 20 miglia quadrate di terri · torio e 4000 abitanti e che due terzi: della forza armata sono indigeni. Invece di impedire l'agitazione pt!r le riforme il Con· gresso Nazionale esiste da anni e non fa altro che agitarsi per le riforme senza alcun intervento del governo, e vi sono 8000 giornali indiani che non fanno altro che agitare per le riforme. La più grande parte della amministrazione della penisola è nelle mani degli Ìndiani; gli Indiani hanno posto in tutti i consigli legialatìvi; ed ora Lord Morley non solo li ha ammessi al Supremo Consiglio esecutivi del p<it!se; non solo ha dato loro il potere per · d!terminare co-ne le renJite n9.• zionali devono essere ottenute e spese, ma hd ammesso il loro controllo quasi illimitato in vaste sfere di politica e di legi • slazione. Finalmente questi critici sembrano ignorarare il fatto elementare che gli inglesi e gli inglesi :oli proteggono s:a pure imperfettamente, gli interessi delle mas-.e mllte e lavoratrici; che essi ed essi soli si sollevono al di sopra delle rivalità di razza, rel.igione, e casta in favo1e della giustizia, della libertà e del trattamento uguale per tutti; che proteggono l' indiano dal maomettano e viceversa, e il co.1tadino dal suo signore. (No,.th American Review. Dicembre 1909). Anehe questo numero. -- si pubblica con notevole ritardo per i parecchi giorni festivi di Natale e Capodanno. Per la mar.canza di spazio, poi rimandiamo ai prossimi numeri µn articolo dell'On. PIO VIAZZI : La coloni:zz.a:zionineterna ed un altro di STEFANO REY: Metafisica dell' amore. Mancano pure in questo numero, le recensioni di rivisteger:naniche, non ess~ndocen~ giunte. Dott. Napoleone eolajan ni DEPUTATO AL PARLAMENTO Latini. e ltnglo-~assoni l)rezzo r... 6 pePgli abboudaetillaRivista Popolare L.8 ·nBB0N1\MENTI eUMUL1\TIVI Riv. Vopolare e Ragione - Anno Lire 20 Semestre 10.50. Riv. Popolare e Viandante di Monicdli. - Anno L. 9.00 Semestre L. 5.00. Riv. Vopolare , Ragione e Viandante -- Anllo L. 24.00 Semestre L. 12.50. Dott. Napoleone Colajanni, proprietario, direttore-responsabile Napoli, R. Tipografia Pansini in S. Lorenzo

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