RIVISTA POPOLARE 667 tutte le classi di lavoratori, e modellata su la legge Tedesca, la ponsione per la vecchiaia degli operai e dei contadini, la tassa su la rendita, e la rappresentanza proporzionale. Questo programma è dunque tale che raccoglie l'ampia adesione dei gruppi socialisti e dei radicali socialisti; ma i socialisti uniti• cati o si asterranno o, nelle prossime elezioni, voteranno contro Briand. (Amerjcan Reviews of Reviews, Dicembre). + N. N. Come il protezionismo rovina la marina mercantile americana. - Apparentemente è diventata un argomento:di necessità pressante a Washington, per il prossimo inverno, I' obbligo di sussidiare la marina mercantile, poichè sembra che non ci sia altro mezzo, nè altra via che questa per potere sodisfare la imperiosa richiesta di una forte mitrina mercantile americana, Alla questione in generale, non molto interessante per il grosso pubblico, e neppure con gli interessi navali americani (che trovano ad ogni istante più che un ampio tennellaggio di vapori di carico di altre nazioni sempre pronti per i noli che da l'America) si aggiunge ora un nuovo argomento assai plausibile tratto della recente ero ciera delle navi da guerra intorno al mondo. Si dice, le navi in tempo di guerra non sarebbero un sufficente valido aiuto percbè è provato che gli Stati Uniti non troverebbero a bastanza navi carboniere per il loro bisogno. Noi diciamo plausibile perchè uno stato di guerra, che serrasse da vicino le coste americane, metterebbe a disposizione della flotta da guerra ben grande numero di navi che non si possono ottenere nelle condizioni di una crociera pacifica. Ma, sia questo argomento fondato o no, noi crediamo che il fatto deplorevole sia questo che i sussidi saranno impolenti a riportare la bandiera Americana su piazze importanti nei mari, contro gli svantaggi commerciali imposti agli armatori americani dai resultati del protezionismo e della restrizione nelle leggi ai navigazione americane. Gli Stati Uniti hanno fatto ristagnare le loro industrie interne con la distruzione della marina mercantile. Questo sistema è sembrato buono al manufattore nazionale perchè 11 consumatore si è trovato, grazie alle alte tariffe protezioniste di acquistare altrove; ma si dimostra rovinoso quando la concorrenza è aperta al mondo, e questo è e sarà sempre nei trasporti per mare. Fmtanto che gli Americani manterranno i noli oceanici, sotto la banbiera delle stelle e delle bande, più alti dei noli delle altre nazioni, l'America non potrà pensare ad avere una padronanza su i mari. Il tentativo di ristabilire l'equilibrio. pigli-ando la differenza dal! 'altra tassa dello armatore pagata diretta· mente allo armatore stesso, è semplicemente futile. Il suo argomento è fondato su una falsa dipendenza delle fondamenta artificiali delle industrie nazionali, una dipendenza sostenuta dalla dannosa fiducia negli stimolanti della protezione. (Engeenering Maga 1 ine, Dicembre). + Sydney Brooks: L'opinione americana nel regno Indo Brltaunioo. - Gli Inglesi si interessano molto a sapere l'opinione degli Ainericani sul loro regno nell' India, lo splendido tributo di Roosevelt è stato gratissimo agÌi Inglesi quando parlando del d~minio Inglese disse che era « il più grande fatto del genere da dopo la caduta del!' Impero roma• no ..... lo massa del popolo è ed è stato molto meglio di ciò che sarebbe stato se il controllo inglese non vi fosse stato ». Il panegirico dd signor Roosevelt, quantunque il più caloroso non è l'unico dedicato degli Americani al dominio britannico nell' India. Tuttavia nell' ultimo, anno vi è stato un movimento. organizzato per· far credere agli americani che il regno Britannico nell' India è crudele e oppressivo, priva gli Indiani dell' amministrazione dei proprii interessi, fa affluire la ricchezza in. diana nelle casseforti inglesi e che ormai non è soltanto nocivo ma anche superfluo. I promotori di questo movimento sono uomini di sentimento e di sincerità più che di criterio. Qualche anno indietro quando l'anglofobia era intensa avrebbero trovato, in tutta l'America, una accoglienza entusiastica alle loro idee. In uno dei loro recenti manifesti mostrano una singolarn incapacità di valutare le circostanze di un ambiente di verso dal loro. Parlano dell'India come se fosse un Viaconsin più grande; e degli Indiani come se fossero una nazione omogenea come i Francesi o gli Spagnuoli; ignorono che nessun altro paese al mondo offre una comparazione anche lontana con la struttura della SC'cietà Indiana nella quale le divisioni sono ancora le primitive della razza, della religione e della costa , app_rofondite da secoli di guerre intestine ; dove esi stono quaranta divt:rse nazionalità, parlanti 180 diverse lingue, professanti nove diverse religioni; suddivise poi in 2400 caste; ogni casta una entità esclusiva e separata. Di questa popola. i 3/4 vivono della terra e 19/20 sono completamente analfa - beti. Presso di loro la fede, gli usi, i costumi sono conservati con una gelosia ed una tenacia ignote alla civiltà occidentale; ed il governo è amministrato, la giustizia resa, ed il progresso promosso da un manipolo di gente di una lontana isola nordica, che guida così i destini di 1/5 del _genere umano. Par• lare di un tal paese come se non fosse molto diverso dagli Stati l!niti o dall' Italia è prescrivere rimedi che non sono applicabili altro che nelle speciali condizioni della civiltà oc. cidentale, è un'esempio di quella miopia politica che si chiama campanilismo. Di tutte le accuse mosse ali' Inghilterra la più grave è che la ricchezza dell'India è deviata per una somma di 613 milioni di franchi all'anno, che l' Inghilterra ha tassato l'India in modo più gravoso che qualsiasi altro paese della medesi. ma potenzialità; che I' India ogni anno diventa più povera e per conseguenza sempre più incapace a resistere alle carestie, e che di tutta questa miseria ~cre.;cente è responsabile il governo Britannico. Esaminerò queste accuse una per una per smentirle. Nel senso normale dell.a parola I' India non paga un soldo di tributo ali' Inghilterra. L'India paga al suo governo circa 475 milioni di franchi all' anno; dei quali 250 milioni sono interess·e su capitale investito in industria : protettive nell'India e nelle ferrovie 10,000,000 franchi per spese militari, 625 milioni per le spese dell'amministrazione civiie, e 625 milioni in materiale ferroviario e militare. L'accusa che gli stipendi degli impiegati all'amministrazione vanno in Inghilterra non è sostenibile. Non è che una piccolissima parte di questi funzionari che possono mandare in In ~hilterra sia ·pure anche meno della metà. dei loro stipendi. La teoria di questa deviazione della ricchezza :si basa su la vecchia teoria che il capitale estero impo_yerisce il paese dove è introdotto, e che l' eccesso di cinque miliardi di franchi della esportazione su la importazione è un segr,o di malessere economico. Ma in questo caso anche gli Stati Uniti e l' Argentina sarebbero tributari dell'Inghilterra: • E' anche. più facile confutare l' affermazione che l' Indi~- è più tl'ssata che ogni altro paese civile: il totale delle imposte di ogni genere raccolto per gli anni 1906-07 raggiunse la ci· fra di 5 franchi a testa, e la parte più forte era data dalla dalla imp~sta fondiaria che in India rappresenta ciò che è pagato come affito negli altri paesi. Il prezzo del sale , del quale si è fatto tanto rumore, non supera i 0,05 la libbra, e gli indiani pagano a testa come impo,ta sul sale lire 0,35 all'anno. Oltre questa tassa, e la fondiaria il contadino indiano non ha da pagare altro. che una tassa del 3 e mezzo per I oo su i tessuti di cotone che porta, non esito ad etfermare che il contaHno indiano paga in tassa molto meno di ogni altro contadino del mondo. Gli autori del manifesto non potrebbero riuscire a provare
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