664 RIVISTA POPOLARE Fratelli Jovane) il professor Lanzalone ed il giudice Cocurullo han pubblicato (non per le scuole, mi figuro) un'antologia lirica, di poeti viventi, scelti, se non sempre gli autori, almeno i versi col criterio della castigatezza di forma e di sostanza, della reazione alla poesia decadente e pruriginosa , oscura e perversa. I poeti qui raccolti e disposti in ordine alfabetico (io avrei preferito quello, più razionale, di anzianità) son quarantotto: e fra essi l' A ganoor, l' Anile, il Baccelli, il Cena, il Cesareo, il Fogazzaro, lo Gnoli, il Graf, il Marin, il Marradi, il Mazzoni, la Negrj , il Rapisardi; e con essi... (non faccio nomi) molti mediocri e qualche mediocrissimo : non dico sconosciuti o sconosciutissimi, chè ciò, anzi, se si trattasse di versi ec cellenti, sarebbe un inestimabile fregio, rappresenterebbe una rivelazio'1c o una rivendicazione degne del plauso più alto. Del Lanzalone segn"Blo due cose ; una ottima, una pessima: ottime le quartine « A un proprietario >l, pessimi i distici « La rivincita di Lissa , : sciatti di forma, volgari di idee, inquinati d'oscenità, sia pure per vilipenderla, deturpati di contumelit: plebee, sian pure mosse da sacro sdegno. Strano modo, invero, di difen~ere la morale: eccesso di difesa, avrebbe dovuto ammonire il giudice, callaboratore: caso previsto dal codice penale ! A parte lo scherzo, lo ;1,elorisanatore del Lanzalonc rasenta il fanatismo, e il fanatismo non ha mai conciliato , neppure alle cause più nobili, quella universal simpatia, che sola può farle trionfare. Tra i poeti dell' ~ Aria sana • c· è anche l'ammiraglio, a riposo Luigi Graffagnl. É naturale. L' aria di mare, dicono i batteriologi, è di tutte la più scevra di microbii, di fermenti, di virus. Nei quaranta sonetti del piccolo volume LE cITTA· MARINARE,non vibra infatti che un puro, un alto sentimento di patria. Che importa, se la forma n' è un tantino antiquata ed ingenua? Che importa, se anche qui le figliuoie del mare d'Italia sono disposte alfabeticamente come tante scolarette, da Ajaccio da Alghero, da Amalfi, a Taranto, a Trieste, a Venezia? Udite Alghero : « Che tu del mar sii figlia prediledetta , lo dice il nome tuo di s' Alighera, da l'alga verde che su la riviera la fredda e tempestosa onda ti getta : l'onda su cui venir la tua vedetta vide pur lunga d'invasori schiera: genovesi, pisani, e poi l' ibèra ciurma che ti nomò Barcellonetta. Ognuno ti volea, tanto eri bella, e forte arnese di muraglia cinto, ricco di porto e di profonda rada, così che se non mentre la novella, par dicesse, al vederti, Carlo Quinto : Bonita, por mi Jè, y bien montada I , In una bella edizione di Luigi Beltrami, a Bologne, in carta a mano, grossa , opaca, verdognola, e in caratteri nitidissimi, Mario Puccini ha voluto stampata LA CANZONEDELLAMIAFOL· LIA, o meglio della sua : canzone in prosa , veramente, ma, comunque, proprio della follia : è un lungo soliloquio , è un vaneggiamento malaticcio di uminatore, è, a proposito di tutto e di nulla, un'infilata di filosofèmi or pessimistici, or cinici, or deliranti, or sarcastici , or teneri , or passionali; ma slegati, incoerenti, fluttuanti. Che cosa ha inteso di fare questo Puccini? Io non ho potuto farmene chiara un'idea. Sono pagine d'autobiografia intima? Son parto di pura e semplice fantasia? Crede sul serio, o no, l'autore, a quello che scrive? Una cosa sola mi sembra certa : che egli ha dell' ingegno, e, la - tente ancora, embrionale, una personalità artistica: studi, dun que, lavori, si maturi, si rinsaldi, ai faccia più cosciente di sè, e pigli la sua strada definitiva. Potrà, penso, percorrerne molta, e buona. Delle altre prose narrative ricevute e lette in qaeste ultime settimane, le migliori, più schiette, più vive, più fresche, seno le novelle che Maria Messina raccoglie, editore Sandron, sotto il titolo della prima, PETTINI FINI : novelle popolari siciliane, del genere che fu in gran voga venti o venticinque anni or sono, e che ancora, purchè non se ne abusi e non diventi, come a quel tempo, una epidemia , può esser trattato con frutto ed accolto con favore. Ma io devo pur anche dare annunzio ai lettori, e ricevimento agli editori, di un romanzo sociale d' Enrico Scaplnelll, intitolato PER L'ANIMA e stampato dal Sandron; delle scene di Roma Cesarea, con cui GiuseppeMarcottl illustra le prodezze di TIBERIO A CAPRI (editrice la S. T. E. N. ); e di una specie di breve diario amoroso, SCRUPOLO, che G. Cameratadi Casalglsmondo pubblica per i tipi del Giannotta a Catania. ~ Il Sandron ristampa, raddoppiato di mole per l'aggiunta d nuovi saggi (che siano magistrali è superfluo notarl0), il libro di GiacomoBarzellotti sull'anima nazionale italiana, DAL RINASCIMENTOAL RISORGIMENTOD. i querto libro ho già discorso a proposito della prima edizione; per questa, basterà aggiungere che il rapido esaurimento di quella è già una prova magnifica del successo ch'essa ebbe nella critica e nel pubblico, successo dovuto non solo al suo alto valore intrinseco , ma anche alla grande sua opportunità nell'attuale momento psicologico italiano: momento di transizione e di fervore, di ricerca e di volontà, di reazione veramente libera e individualG a tutti i dommatismi faziosi, a tutte le intransigenze caiuse, a tutte le falserighe sistematiche. I saggi contenuti nel volume attuale sono: Italia mistica e Italia pagana; La basilica di San Pietro e il Papato dopo il con cilio di Trento ; L'ide; religiosa negli uomini di Stato del Ri · sorgimento; Per uno studio storico-psicologico della nostra letteratura ; La letteratura e la rivoluzione in Italia a vanti e dopo il '48-'49; La nostra l.:tteratura e l'anima nazionale; Giosue Carducci; Giuseppe Mazzini; Ruggero Bonghi; Gioacchino Pecci; Volfango Goethe in Italia ; e infine una copiosa appen - dice, in parte anche polemica, su tutti questi argomenti e su vari altri ad essi attinenti. Dello stesso Sandron è pure un altro grosso volume, quinto della serie l< L'infagine moderna ))' dopo « Il posto dell'Uomo nell'Universo,, del Russe! Wallace, la « Psicologia comparata , del Loeb, « I problemi odierni della Psichiatria » del Lugaro e l< Lo stato attuale della Fisica » del Dampier Wetham. Questo nuovo, è di Enrico Ruta, e studia LA PSICHE SOCIALEsotto l'aspetto della sua unità d'origine e di fine, anche attraverso la diversità apparente e formale delle sue manifestazioni preistoriche, esostoriche e storiche: esso fa dunque, in certo modo, simmetria a quello de! Trombetti sulla originaria e fondamentale unità del linguaggio umano, ed ai vari altri che in antropologia , in anatomia , in fisiologia , in embriologia confortano di molteplici prove e argomenti la dottrina monogenista. RELIGIONE,MORALEE FILOSOFIA, è un libro scritto da Felice Serlcòla (Loreto Aprutino, stab. tip. del Lauro) « in un im. peto di disgusto e di rivolta contro la finzione che penetra e macchia la società , è dedicato (( agli uomini di buon senso , , ma meglio sarebbe a quelli di buona fede : è per eccesso di «buon senso,, cioè di adattabilità, di quietismo, di opportunismo che tantie tanti parlano e agiscono in quella maniera che maniera che disgusta e rivolta a quel modo l'Autore! Esso non dice in soatanza, nulla di nuovo: raccoglie dati e fatti a centinaia, che documentano ancora una volta l' immenso tessuto di menzogne convenzionali nel quale s'ammanta l'umanità così detta civile.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==