Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XV - n. 23 - 15 dicembre 1909

RIVISTA POPOLARE 621 Per il 1909 ecco le cifre delle sentenze di morte: Pronunzitee Eseguite 121 107 nel gennaio 132 76 > febbraio 143 62 ,. marzo. Un totale in 3 mesi di 396 sentenze pronunzia:te; 235 eseguite cioè più di due al giorno. E si badi queste sono le cifre ufficiali , perchè ai rivo'uzionarii russi risultano 2298 sentenze eseguite dal 905 al 908 ; nei tre mesi del 1809 ne risultano 396; ci,'>che porterebbe il numero degli assassinati ogni giorno dal governo dello Tsar a 4 e nna frazione. La differenza è che le statistiche ufficiali non menzionano i militari condannati a morte. Ma c'è di pii\. In R11ssia si può focilare qualcuno senza processo e sentenza• Le corti marziali hanno il diritto di fare eseguire sentenze per le quali non si fece processo: di queste sentenze ne furono eseguite: Nel 1900 376 " 1906 864 > 1907 59 ~ 1908 3~ E dopo ciò ci sembra che gli am1c1 dello Tsar, gli Italiani teneri per il de bole, ti iste Nicola possono essere contenti. Noi vogliamo soltanto far notare che di tutte le sentenze di mort-e egli ha notizia, che eg!i ha assoluto il diritto di grazia, e che non c'è sentenza eseguita che non solo non poni il suo nome, e sia in suo nome esPguita; ma non c'è ordine di morte che non rechi in cidce la s11a firma. E dopo ciò: Viva Nicola II Tsar di tutte le Russie ! + Il progresso In Francia. - Qnantnnque i clericali non iiJ t1.;u auu ct~1· Lrt;g ua alla R8 pubblica, e con la loro azione nel C'ampo della educazione combattono aspramente il nuovo ordinamento sociale che la Francia sta dandosi, anspice la Repubbi,ca , tuttavia il progresso incess~ nte ed il migliorament'J delle condizioui sono talmente evidenti che la popolazione non si lascia più tanto turl11pinare dalle masse clericali come nel passato, e se v; sono ancora alcuni genitori che ritirano dalle scuole della repubblica i loro figli perchè si dà loro uu insegnamento contrario alle loHche mene del Vaticano nondimeno la generalità non si interessa delle quisquilie religio~e ed il governo può prospettare per il prossimo avvenire quelle riforme che sono ormai indispensabili, e che sono le sole utili a veramente 11.vviare il paese alle più radicali trasformazioni sociali che sono ormai nell'avvenire inevitabile. Ed è notevole a questo proposito il discorso di Deschanel all'Alleanza Democratica Repubblicana. Egli ha accennato tutto un programma di riforme sociali che va dalla riforma giudiziaria, alle riforllle di alcuni ordinamenti su la proprietà. Nè meno importanti sono state le dichiarazioni di Briand a proposito del bilancio. Qnesta dei bilanci è una delle questioni più ardenti dell' ora politica. Germania, Francia, Inghilterra hanno git\ presa la loro via; ben presto l'Italia dovrà percorrere il medesimo cammjno. Il sub-strato economico di ogni movimento sociale si appalesa ora ben chiaro, e bisogna tenerne assolutamente conto anche perchè non è un capriccio di finanzieri od un movimento artefatto che lo impongono, ma è il portato delle necessità attuali; il perno intorno al quale si aggirano le possibilità delle riforme. In fondo ciò che i nuovi bilanci dimostrano e che bisognerà arrivare tosto o tardi ad una riforma della organizazione della proprìetà da un lato, e dall'altro ad una intesa che renda possibile se n_on il disarmo almeno una sosta nelle pazze spese per la pace armata. Questo ha chiaramente compreso il governo della Repubblica e tenta di raggiungere. Il disco1 ;:;o di Il1ia11d sul bilancio e la magnifica vota1/.ione ch'egli ha ottenuto sono indici evidenti di qnesto stato di cose e di spirito ed il progresso che deve risultarne non è piccolo. Oh l certo la Francia non è al termine delle sue lott1::,.I recenti t1:.multi degli stndenti alla Sorbona, con relativi urli di Vive le roi I sono là a dimostrarlo. I fedeli ai gesuiti del Vaticano, gli obbedienti agli ordini àel signor Rocafort non desisteranno facilmente dalla loro lotta contro la Repubblica; ma che i 1 governo Repu bblicauo attui quel programma di riforme che da lungo tempo è nelle promesse dei vari governi ed è altreei nelle n~cessità del paese e le agitazioni e le iutemperanze clericali e monarchiche non riusciranno a porre argine al progresso morale e sociale della Francia Repubblicana. + Prevedibili complicazioni in Amerloa.- 01 era Ùl:I. li.cl.1,JeLtttne;ui e l' atteggiameuto , in verità troppo al tezzo30 , degli Stati Uni ti verso alcune delle repubbliche Sud-Americane , sarebbe finito per far presentare un pericolo di egemonia che non sussiste, forse, veramente ma che nondimeno si è in diritto di temere e prevedere. E le repubbliche Sud-Americane infatti, non nascondono le loro preoccupazioni in segL1ito alle dichiarazioni degli Stati Uniti al Nicoragua. Non sembra che il segretario per gli esteri signor Knox sia il più indicato diplomatico i,er ìntrattenere buone relazioni fra la grande repubblica del Nord e quelle del Sud. N è il recente messaggio di Taft, in quel passaggio che si riferisce alle rela1.ioni fra Stati Uniti e Cile (caso Aslop), e Stati Uniti e Nicaragua (fucilazione di due Nord-Americani) è fatto per rassicurare. Certo la condotta de! Presiriente del. Nicaragua Zelaja non è riuella di un uomo di Stato di un paese ci vile, ed anche le condizioni di popolazione e di sviluppo degli Stati dell'America centrale non sono cet·- tamente tali da conciliare a code,;ti Stati il rispetto e la simpatia delle Nazioni più ci vili. Perpetuamente dilaniati da guerre ci vili; qua • 8empre in guerra fra loro, non offrono nessuna garenziR. di progresso , non mostrano nessun barlume di civiltà. Si è affermato da alcuni-ed agli Stati Uniti si è anche più volte apertamente detto e stampato - che la grande repubblica Nord-Americana ha il diritto d' iuterve1Jto in quegli Stati; intervento che sarebbe coronato da una annessione, la quale sarebbe provvidenziale per quei popoli, come fu per 011 ba. I partigiani di questa teoria dicbiarano francamente che in tale fatto, ed in questa faccenda l'Europa non ha da interlo1p1ire. E forse la chiara allusione, il richiamo aperto alla dottrina di Monroe, fatto da Taft nel suo recente messaggio vuol essere un avviso ed un ammonimento agli Europei ed ai Sud-Americani insieme. Ai Sud-Americam delle grandi repubbliche Messico, Argentina, Brasile a proceàere di buon accordo con gli s~ati Uniti alla 1:1oppressione degli Statarelli C"ntrali, teatri e fomite di perpetua guerra civile; all'~uropa che est:1anon ha da preoccuparsi di questioni delle quali e::1sanon saprebbe, nè potrebbe trovare la soluzione neppure con le armi. Il messaggio di Taft in proposito è rneravigliosatnente chiaro: gli Stati Uniti « hanno i loro obblighi morali verso l'America Centrale e verso la civiltà ". Ora gli Stati della America Ceò.tr.tle sono la negazione de1la civiltà, ed un pericolo alla pace moudiale, poicuè la loro coudotta può suséì.tare facili appetiti di altri che non sieno gli Stati Uniti. Meglio dunque riconoscere subito che Taft ha colpito giusto; che se Knox non è un fine diplomatico è però un uomo che vede e parla chiaro: gli Stati dell' America Centrale hanno da sparire, ed a que.3ta sparizione rappresentata dall'assorbimento ài alcuni per parte degli Stati Uniti, di altri per parte del Mes.3ico, del• l'Argentina, del Brasile, anche l' Europa ha un certo interesse poichè è utile che il Canale di Panama si~ lontano sempre da terre su le quali l'ambizione , la

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