Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XV - n. 23 - 15 dicembre 1909

638 RIVISTA POPOLARE economico-sociale è profondamente distinta e scissa fra una classe che comprende i possidenti professionisti e impiegati, e una vasta catt!goria di !avoratori manuali composta di varie classi. Manca una classe economico-sociale, che stia fra l'una e l'altra, e che colmi .l dislivello col suo valore intelle1tuale e morale. Cosicchè le classi operaie, lontane dalle colle eJ agiaie, res:anu anche coperte dalla disistima e dalla umiliazione che si connettono alla povertà congiunta alla ignoranza. Questo particoiare stato demo-psicologico della popolazione siciliana produce un vivo desiderio, una vera smania di superare il dislivello, che separa le classi operaie dalle classi elevate, per arrivare al limite, o anche per avanzarsi fra queste ultime; e genera, direttamente o indirettamente tutta quella serie di ostentazioni, che si riassumono nelfa parola schernevole spagnolismo, e quell'odio persistente dei plebei contro i signori, che scoppia, di quando in quando, con il noto grido di « Abbasso i cappeddi I » • morte ali cavallacci I , Ed è appunto quel particolare stato demo- psicologico , che rende folta la classe dei capitalii;ti e benestanti, ric.:a•cciandoin essa coloro i quali tengono a vile i mestieri manuali. quelli cli classe non lavoratrice che non hanno mezzi bastevoli per de:iicarsi egli affari o ad una professione liberale, o non trovano un i.npiego decoroso. E da esso trae origine , in piccola parte, anche il fatto che mentre in Lombaraia fra 100 proprietarii di terreno, 81 si fanno agricoltori, in Sicilia di 100 proprietarii si dànn o al lavoro dei poderi soltanto 34,3 , e parecchi degli altri 65,7 vivono di espedienti e di usura. Tale complesso di cagioni determina il fatto che, in quanto al valore di classe sociale, i capitalisti e benestanti di Lom bardia salgono quasi a livello dei probi ed agiati agricoltori indipendenti, mentre quelli di Sicilia scendono quasi ·al livello dei professionisti, artisti e impiegati; e si può anche dire che ' scendono al disotto di tale livello, e stanno fra questi e i lavoratori, se si tiene conto della loro densità e intensità di delinquenza contro la persona, che è assai più grave di quella dei protessionisti, artisti e impiegati (1). V. Gli agricoltori indipendenti e i contadini costituiscono così in Sicilia come in Lombardia la grande maggioranza della po polazione occupata; in Sicilia costituiscono anzi la base di quasi tutta la vita economico-sociale. Ove si arrivasse a determinare la posizione sociale assoluta e relativa delle due più folte professioni, non sarebbe difficile determinare quell"' dei gruppi poco numerosi e delle professioni particolari di una regione. Cercheremo di seguire perciò questa via di indagine. Secondo i calcoli del Nitti, fa massa della ricchezza privata della Sicilia e della Lombardia risulta cosi distribuita : stenta Beni immobili 70,3 °lo , mobili 29,7 » Lombardia 63,6 • 0/o 36,4 » I beni immobili sono costituiti quasi esclusivamente in Sicilia e in massima parte in Lombardia dai terreni e dai fabbricati ad uso di abitazione. La enorme differenza di proprietari di soli fabbricati nelle due regioni (in Sicilia 60,4 rr, in Lombardia 1 87, 21 3), differenza di circa 120 mila, è direttamente riferibile alla percentuale di popolazione sparsa, che è di 23,11 in Lombardia , di 10,75 in Sicilia, e alla grande prevatenza dell' artigianato in Lom• bardia. Dei 9891407 abitanti di Lombardia, sparsi per la campagna, la grande maggioranza abita in case altrui e non paga imposte; dei 379,638 contadini di Sicilia, sparsi anche essi per la campagna, la grande maggioranza vive in pagliai immondi e angustissimi, e paga imposte per qualche tugurio o grotta, che possiede nel lontano centro abitato. Circa la differenza di valore dei fabbricati nelle due regioni valga l'indizio che in Lombardia si pagano per imposta, lire 13,592,633, in Sicilia lire 7,271,017. Mentre ogni abitante paga in Lombardia lire 3,18, e in Sicilia iire 2,06, ogni proprietario paga in Lombardia lire 45,5, in Sicilia lire 18,5. I proprietari di terreni in Sicilia sono 94 su mille abitanti, in Lombardia 82. Parrebbe a prima vista che la proprietà (1) Condannati per 100,000 maschi della classe per omicidi per lesioni Sicilia Lombardia Sicilia Lombardia Agricolt. indipen. fattori e simili 5,62 I, l I 79, 0 5 24,00 Capitalisti e pens. 14,70 2n,40 48,83 Esercenti prof. lib. 50,08 educat. artistiche 2,12 1,02 I 12,13 Impigiegati pubbl. l I 5,48 e privati 7, 0 4 I ,38 39, 2 3 fondiaria fosse meglio distribuita in Sicilia. Ma il significato dell'indice della cifra relativa va ilìustrato e corre:to. La possidenza di terreni rende possibi.e il trarre da essa tutti o gran parte dei mc:zzi di sussistenza a 283,74) agricoltori pro• prietari in Lombardia, a 114,091 in Sicilia. Riferendo la cifra degii agricoltori a quella dei proprietari di terreno, si trova per la Lombardia una percentuale cli 81, per la S'ctlia una per• centuale di 34,3, I redditi degli affittuafi di fondi rustici , i redditi d' industrie agrarie esercitare da un proprietario, in quanto esse eccedono i prodotti dei fonJi suoi, e i redditi di industrie agrarie diverse e all' infuori Jella categoria degli affitti (gruppo Il della categoria B Ji redditi mobiliari) sono, per il 1902, in Lombardia 11,886, con media di lire 1064, in Sicilia 3,401, con mt:dia di lire 884,50. Tutto ciò d;nota che la gran parte della proprietà fondiaria in Lombardia è distn• buita equamente, sì da creare un largo gruppo di popolazione (il 6,6 per cento della popolazione totale, che vive in condizione economica del tutto indipendente, e un'a!tro grande gruppo di popolazione che assume in affitto o a mezzadria la terra di quei proprietari, i quali si valgono ad altre occupazioni, perchè allettati da maggiori guadagni; mentre in Sicilia la grande parte della terra è accentrata nelle mani di pochi proprietari, e la minor parte è spezzettata fra circa 300 mila abitanti, i quali, non possono riuscire a trarne sufficienti mezzi di sussistenza, e ricorrono ( a parte coloro i quali rifuggono dai lavori manuali, e di cui ho fatto cenno nel penultimo periodo del paragrafo IV) al borgensatico dei latifondi, e, in maggioranze, al salariato agricolo giornaliero. La conclusione desur:1ibile dagl' indici economici e demografici finora esposti e dalle considerazioni ad essi relative è che la condizione economica della classe degli agricoltori indipendenti in Sicilia si scosta da quella dei contadini assai meno che in Lombardia. L'indice di tale stato si trova nei rispettivi numeri indici di densità criminak contro la proprietà, varianti da 1 a 22 nella Lombardia, da I a 14,3 nella Sicilia. Il livello economico di tutta la popolazione in Sicilia è assai più basso che in Lombardia, e ne è più disagiata la vita. Ma ogni gruppo di lavoratori. in quanto tale, deve pur guadagnare un salario e trascinare innanzi in qualche maniera i suoi giorni; e stante la generale povertà dei redditi, tale salario, anche nella sua mdia minima, il salario cioè delle infime classi operaie, non può scostarsi molto dalla media individuale generica dei redditi di ogni specie, perchè dalla povertà generale a quel minimum di salario che. per dirla con parole del Marx, copre soltanto « il valore dei mezzi di sussistenza fi. siologicamente indispensabili ..... alla conservazione della vita, alla veg,~tazione del lavoro stesso » non corre differenza grande· La scala economica sociale risulta, perciò, breve in Sicilia, risulta di pochi gradi, di poche classi economico sociali. In Lombardia il livello generale di vita è piuttosto elevato, in rapporto a quello della Sicilia ; e la media di densità dei valori sociali tende verso l'alto della scala sociale. In questa regione corre lunga distanza fra la classe di popolazione che tiene il primo grado economico-sociale e il livello fino al quale possono scendere, e scer.dono infatti i salari infimi dei gruppi di lavoratori più o meno squalificati; tra i capitalisti, proprietari e agricoltori indipendenti e li esercenti mestieri girovaghi e gran parte degli addetti all'industria de' trasporti. (Si dànno queste indicazioni sempre per stare entro i limiti indiziari de le dieci professioni studiate). [n Lombardia la scala economicosociale risulta, perciò, assai più lunga di quella della popolazione siciliana. VI. Con la guida della densità criminale specifica contro la proprietà, tenteremo di aggruppare la popolazione maschile delle dieci classi professionali in classi sociali. Quale sia il significato e valore del tentativo è detto al principio di questa Nota. Distribu-x,ione approssimativa dellx popolaxione maschile di clieci classi professionali della Sicilia e della Lonibardia in classi sociali, secondo il livello di vita economico sociale di ciascuna regione. LOMBARDIA (ha 3,348,71 o abit. di ambo i sessi di età superiore a 9 anni; e di essi sono ascritti a professioni e vivono di reddito 2,398,400, pari a 71 ,6°1o del tota le anzidetto). CLASSE I. comprende 811,915 abit. maschi di età superiore a 9 anni). G,·uppo I. - Agricoltori indipendenti, capitalisti e pensionati 749,490 Gruppo II. - Professionisti, artisti, impiegati pubblici e privati . . , 62 ,4i 5

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