626 RIVISTA POPOLARE ctini di provvedimenti, ripetiamo, potranno a:1viare verso la soluzione del problema del Mezzog10rno, che fu è e rimarrà ancora per molti anni il maggiore problema italiano. . . . . E noi mentre non sono pochi e poco ms1stent1 quelli che giust~mente batton~ sul chiodo de~l~~est:r• rezione economica del Mezzog10rno e della S1c1lia,insistiamo vivamente sull'altro chiodo: sul risanamento politico-amministrativo. All'_uopo ricordi~mo all'on._ Sonnino ciò che il Conte d1 Cavour scrisse a lady Holland e che alcuni ,giorni or sono venne ricordato nel Secolo. « Sapete, scriveva il più grande « ministro di Casa Savoia, come Napoli risorgerà? << Coll' applicare le leggi severamente , duran:ie.nte1 « ma giustamente .... Sono dolente delle cond1z10111 << di Napoli; ma 1!on ne ?o~o nè sorp~eso, nè s~- « duciato. I popoli non s1 rigenerano 111 una setti- « mana e le difficoltà poli tiche non si superano al << passo ginnastico .... La 1'igenerazione di Napo~i di- « pende in g1·an parte della forza e della onesta del << governo ». . . . . . . Pensi l'on. Sonnmo che 1 governanti 1talia111,da Cavour in poi, salvo rare e fugaci e~c~zioni, h~nno fatto opera di perverti1:1e:1-toe non _d1n~en~raz10n~. Di quel sapiente cons1gho se ne r~cord1 ~u1 e facci~ con ciò dimenticare e perdonare gh er~or~ com~es?1 ritornando alla Presidenza del Cons1gho dei Ministri. Questo l'augurio non partigiano e non interessato che gli viene da persone che a tutto antepongono la salute del paese. La Rivista InsalRatuasnseall~aolititcaliana Dice bene il corrispondente par1gmo dell'Avanti I parlando nelle grandi dimostrazioni Pro-Ferrar, che il gigantesco corteo di duecentomila persone dimostranti contro l'assassinio di Ferrer per Jevie di Parigi, consentito dal governo contro il parere e la volontà della polizia, e svoltosi nel massimo ordine e senza verun incidente, costituisce un avvenimento di prim'ordine nella storia. moderna, Trae però da tale fatto una conclusione affret,tata ed erronea il Bernstein, quando afferma, in uu articolo dei Sozialistische Monatshefte che le dimostrazioni in onore del ms rtire di Barcellona sig_nifichino un miracoloso risveg 1 io delle coscienze civili e liberali del l'Europa moderna. Indaghiamo. E' certamente mostruoso ed atto a sollevare in noi gl' istinti migliori di ribellione mo. rale il fatto, che al giorno d'oggi - nell'anno di grazia millenovecentonove - un uomo può essere condotto a morte perchè i suoi concetti sullo Stato e sulla scuola non corrispondono allo Stato ed alla scuola vigenti. Epperò non è di ciò che si tratta. Si tratta invece di sapere se è vero rhe l'Europa abbia proprio una « coscienza > e si lasci guidare da essa nella sua politica. L'analisi spassionata della coscienza liberale dell' Europa ci dimostra anche in questo caso che i moventi delle dimostrazioni µro Ferrer sono da ricercarsi in un complesso di cose che mo!te voJte non presentano che un nesso molto lontano e molto elastico col legittimo sdegno dei giusti per un delitto medioevale. Quali erano infatti gli elementi che coIBposero Je assemblee imponenti ed i diversi cortei chia~sosi che, con più o meno senso cr,,nologico e iu modo più o meno manifesto e pubblico, s'agitavano, in tutte Je parti del mondo civilizzato, da Torino a Amsterdam', da Brnxelles a Roma, da Francoforte a Buenos Ayres, da Parigi a Londra, in nome di Ferrer? Siamo franchi : qnesti elementi sono oltremodo svariati e molto, ma molto disuguali ed impuri. Ad Amsterdam, la folla, tuttora memore dei ricordi di trecento anni fa e del giogo degli odiati spagnuoli - ricordi imparati a mente nelle scuole elementari del paese - cantava, accesa di entusiasmo patriottico, inni di battaglia _contro Filippo II e in lode alla graziosa regina olandese; nella Germania protestante , gli oratori si scagliavano, clamorosamente, contro la Spagna quale covo dei nemici della religione di Lutero, servendosi delle stesse espressioni di odio e di megalomania con le quali si sono scagliati i loro padri trer:t'anni fa1 la bajonetta nel pugno, contro i soldati - ah, quanto cattolici! - dell'ebreo Gambetta, perchè agli occhi loro assume valore di santità qualsiasi azione diretta contro l'Anticristo, vale a dire contro qualunque Stato i cui abitanti professano la religione cattolica; ed in Italia le dimostrazioni pro Ferrer vennero composte, oltre dagli elementi della framma-ssoneria che sotto vari aspetti presentano frequenti punti di contatto con i protestanti dei paesi del Nord, da soliti studentelli, avvezzi a capitanare qualunque dimostrazione legittima di cui pure spesso non indovinano i moti vi complessi, e che noi tutti conosciamo da quegli scioperi famosi a base di sassate e di danneggiamenti degli istituti e materiaìi scientifici, ideati a scopo di ottenere prolungamenci di sessioni di esami e .simili cose serie, e dai non meno famosi teppisti del lumpen-proletariat le cui gesta riescono con tanta evidenza a guastare anche le più oneste manifestazioni sociali della classe operaia mirante a proclamare, alla luce del sole, i suoi diritti alla vita e le sue speranze nella propria emancipazione. Non neghiamo, naturalmente, che tra tqtti questi elementi estranei ed eterogenei all'essenza stessa del movimento, perchè moS"dida idee antiquate ed odiose, qualitativamente non diverse da quelli che avevano stimolato i giudici spagnuoli a far fucilare il Ferrar, vale a dire tra gli elementi contrarii alla libertà di pensiero ed avidi di dominio e di tirannide, si siano trovati anche elementi buoni e equi integri e logici. Ma neghiamo che questi ultimi erano in maggioranza. Ciò sta a provare quanto accadde, in Italia, giusto l'indomani di quelle dimostrazioni proferreriste in cui, a giudicare dalla stampa benpensante, e l' anima della nazione si era dimostrata nella sua più bella luce > • Non e' è che dire: dopo la rara unità di sentimenti ostili dell'Italia ufficiale, ufficiosa e popolare, riguardo all' « assassino di Madrid >, la uon meno rara unità di sentimenti benevoli della stessa Italia ufficiale, ufficiosa e perfino popolare, riguardo ·al ben più grande « assassino di Pietroburgo ~ non poteva non parere un tantino goffa. Immaginatevi la smorfia dello storico futuro scoprendo, dopo aver faticato con mille stf.nti e sudato cento camicie accumulando, confrontando e analizzando diecimila fogli ingialliti, che il sindaco di
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