l.{lVlSTA POPOLARE zucchero, ed abbia quindi venduto ai prezzi correnti una fcrtc partita di azioni dell' Er-idania, che avendo subite all'annunzio delle 1·ifo1·me un forte ribasso, assicurò al venditore un ingente guadagno. E' possibile; ma la cosa non c'impressiona:•~in casi simili avvenne sempre così. Minori sono le critiche che si rivolgono al Ministro delle poste per la elevazione degli stipendi dei commessi e portalettere, dei vuotacassetta, dei portapieghi e dei portalettere suburbani; ma costituisce una .vera infamia l'obblio dei portalettere rurali. Se il minimo stipendio dei postali a L. 850 si riconosce cJie è doveroso di portarlo a L, 1000, -:::u1e non s'i è pensato ai poveri portt1lettere rurali a L. 260 ... all'anno? La bombetta di Bertolini, infine, è stata giudicata la più improvvida. Si ritiene pericoloso il principio della compartecipazione agli utili dei ferrovìeri per quanto si ritenga che nel caso attuale sia mitissima , anzi adJirittura illusoria. Chi crede sul serio che saranno proprio i ferrovieri _non solo a frenare l'incremento nelle spese pel personale ma a provocarne la diminuizione? E l'incerta graticazione che sulla spesa risparmiata spetterà a ciasciun ferroviere può. essere stimolo sufficiente, automatico per così dire, ad agire nel senso desiderato? Invece rimane il fatto grave dcli' aumento delle tariffe. Meno male se questo aumento si limitasse alla tariffa dei viaggiatori; sulle merci, e proprio nel momento in cui le industrie italiane attraversano una grave crisi pare addirittura incomprensibile: come pare altrettanto incomprensìbile aggravare il bilancio ferroviario di altri milioni auando il • 92 per 100 del prodotto viene assorbito dalle spese di esercizio ! E si aggravano le tariffe delle merci quando a favorire le esportazioni tanto si_è fatto e cten:o per ottenerne la riduzione ... Le industrie tutte, ne risentiranno un grave colpo. + Si può immaginare la impressione suscitata dallo insieme di questi progetti. Le classi conservatrici e ricche si sentono le più minacciate. Con questi pericoli Ji maggiori aggravi sulle medesime si spiega da t::iluni la fìeri~sima opposizione del Corriere della Sera t; la ripei Cùssìone eh~ in Borsa ha anche sentito la rendita italiana, che sinora pareva tetragona a tutte le vicende di borsa. E' troppo legittima, e ~1essun<?s~ ne sorprese, la ripercussione. sui titoli 111dustriali, perchè le industrie non solo verrebbero colpite c_olla imposta progressiva sul reddito; ma ~nche,_e t_orse di più, coll'inasprimento delle tariffe ferroviarie e della tassa circolazione. _~a ciò eh' è strano è questo; i progetti ministenal1, le bombe, non hanno trovato neppure buona accoglienza nel giornalismo liberale e nelle classi che no:1 dovrebbero essere colpite dalle nuove imposte o Jall' inasprimento delle esistenti e ritrarrebbero sicuro vantaggio dalla riduzione nel prezzo dello zucchero. · Sinanco alcuni giornali che sino a ieri furono tra i più ardenti ministeriali - tipico il caso del Nlattino di Scarfoglio - oggi innalzano la bandiera della opposizione. Solo L'Avanti ba plaudito al principio dell'imposta ~rogressiva sul reddito, dichiarando , però, che rimane più che mai all'opposizione; in ciò concorde con tutlo il gruppo parla-nentare socialisla. Che più? l ferrovieri meno degli altri si dichiarano soddisfatti. Ritengono illusori alcuni p1,omessi miglioramenti e insufficienti gli altri. D'onde l'unanimità de1 loro giudizi contro le proposte ministeriali; unanimità con tanta asprezza e recisione manifestatasi da indurre l'Avanti a redarguirli giustamente osservando loro: 1° che non può considerarsi una illusione lo aumento sulla spesa di 12 milioni all'anno come è calcolato nel progetto B~rtolini; 2° che è un errore il volere subordinare tutta la lòtta per il miglioramento dei forrovieri all'utopia sindacalista racchiusa nella formala: la ferrovia ai ferrovieri. Notiamo, infine, che i progetti vengono anche condannati anche dal punto di vista della pereq Lrnzione regionale. Essi, infatti, nella parte buona glovano soltanto al settentrione; per la ..:attiva pesano maggiormente sul mezzogiorno. + « Ma se tanta unanimità di giudizi avversi con- « tro i progetti ministeriali e' è; se nell'aria c'è « odore dì tempesta - perchè mai, molti si chie- « dono, l'on. Giolitti li ha presentati? 11 presidente >> del Consiglio mand1-:rebbe forse di quella abilità « di quella furberia sopraffina, che amici ed avver- <c sari per lunghi anni gli hanno attribuito come « qualità caratteristiche? » Noi non crediamo che 1' on. Giolitti si sia fatta illusione alcuna sull'accoglienza che il paese avrebbe fatto ai suoi progetti, ne crediamo che la loro presentazione indichi mancanza di abilità e di furberia. Anzi ci sembra che la mossa, il lancio delle bombe, siano dovute alla sua specialissima abilità ed alla conoscenza che egli ha dell'ambiente in cui le ha lanciate. Anzitutto egli del paese non si preoccupa; a lui basta l'acquiescenza deila maggioranza. Egìi che la conosce; egli che l'ha creata, sa, che qualunque sia il giudizio avverso del pa.ese e della stampa che talora ne rispecchia esattamente le correnti la maggioran:;:a gli accorderà il voto favorevole. E questo a lui basta. Ma perchè egli ba voluto mettere a sì dura prova la sua maggioranza - a tanto dura prova, da far credere uno dei suoi migliori amici, l'on. Colosimo, se è vera la frase cbe un giornale gli ha attribuita che /'on. Giolitti vuol condun·e la maggioran:;:a al massacr-o; a tanto dura prova da far confessare ad un altro : embro della stessa ma,;gioranza che sarebbe tra i più colpiti dai nuovi progetti e che pur resta fedele all'on. Giolitti, l'on. Silvio Crespi, che all'annunzio dei progetti gli tornarono alla memoria le note della grande aria dell'ultimo atto della Gioconda: cc Suicidio, tu sol mi resti) tu sol mi tenti! )) - se è vero tutto ciò, ripetiamo: perchè l' on. Giolitti li hn. presentati, prevedendo che lo scoppio delie bombe avrebbe frantumato le proprie gambe? l{ispon.Jerc a que::;t:l Ll0·n:1nJa non è facile, poichè si entra nel campo delle ipotesi, si scrutano le intenzioni recondite di un uomo, che non è ordinariamente espansivo e che più ·chiuso del solito nel proprio interesse deve essere in questa occasione. Pure noi lo tenteremo. Tre, a nostro avviso, possono essere stati i motivi che lo hanno indotto a formulare e presentare gli accennati progetti; e noi li esporremo nell' ordine inverso alla importanza che loro attribuiamo. 1° Riteniamo, che nel caso, improbabile, che la maggioranza gli si ribelli egli ha voluto preventivamente vendicarsi della propria caduta lasciando ai successori una eredità, che sarà resa tormentosa dalla promessa fatta ai ferrovieri di un miglioramento economico immediato e dal prin..:ipio riconosciuto della compartecipazione agli utili. Questo movente, se è reale come molti ritengono, e noi tra gli altri, farebbe torto sopratutto all'uomo di St<ito. Assai migliori ci sembrano gli altri due Se fossero reali, in grazia delle intenzioni, farebbero giudicare meno severamente l'uomo.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==