Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XV - n. 22 - 30 novembre 1909

RIVISTA POPOLARE 615 ritto naturale, era il nostro Ugone Grozio; era, come apostolo di principi rivoluzionari, il Gian Giacomo Rousseau italiano. Il suo liberalismo s'imperniava su questo quatrinomio immortale : Diritto naturale, Contratto sociale, Sovr,rnità del popolo, Ti,.annic idio, e fu il credo di tutte le nostre rivoluzioni politiche del secolo 19°,. « Espressione di questi sentimenti e di questi convincimenti, furono le supreme onoranze tributate al Fi 1osofo della Capilale del Regno •. « Ma per le presenti generazioni, impreparate od ignare, non basta il monumento a lui consacrato. Occorre, pure, che esse ne conoscano la dottrina. Tale scopo intende niggiungere,. con un colpo di sintesi , - come voce del:a storia, la presente pubblicazione; alla quale, se non c'inganniamo, è riservato, per la singolarità sua, un posto segnalato ,1ella Storia della letteratura scientifica e politica, anzi, sorprendendo nelle sue sorgenti il Diritto pubblico moderno, può ben considerarsi come:: introduzione alla nostra Biblioteca di scienre politiche. Questa .pubblicazione, infatti, affidata alle cure di Giuseppe Cimbali, ncn conterrà soltanto la dottrina di Nicola Spedalieri, quale risulta dai Diritti dell'uomo e dell'Arte I di gove1·nare. Conterrà anche, cavati ·da Archivi di Stato italiani e stranieri, documenti dell'azione e•ercitata dai governi despotici di tutta Europa, con a cspo l'Austria, per soffocarla, impeden · done la diffusione, condannando a\le fiamme quanti esemplr,ri se ne potevano raccogl;ere. Conterrà, infine, frutto di annose ricerche in pubbliche e private Biblioteche, estratti diflusi da libri e da opuscoli lanciati, nel corso di un secolo, dal clericalismo contro una dottrina che, edificata sull'unico fonda• men~o della Natura e della Ragione, si era , secondo esso, disonorata avendo perpetrato il duplice delitto di assicurare il. trionfo della libertà e di sgominare per sempre la secolare congiura tra il sacerdozio e la tirannide. Tutto sarà preceduto da una Introdurione, che è Jovuta al Cimbali- e che è una compiuta monografia critica e stodca sull'importanza e sulle vicende dell'orera dei 'Diritti dell'uomo •· « L' opera presente è la palpitante documentazione di un simile conflitto , che era assolutamente nuovo e che , svol - tosi nell'ambiente più ostile e più refsattario e ter,dente ad abbattere l'ultima Bastiglia del legittimismo e_ del dei;potismo forma una delle più alte tragedie di pensiero e di vita , che si conoscano nella storia. L'atletico difensore della sovranità del popolo caJrà, con l'aureola del martire, vittima del veleno della reazione; ma sotto i colpi ciclopici del suo sillogismo, cadrà pure, definitivamente, l'edificio del Diritto divino, sorgente di ogni tirannide », 11 Con quest-'opera (lo stesso titolo, Anti-Speda/ieri, vuole essere testimonio) si intende dimostrare che la rrova massima della grandezza e dell'influ ..nza smisurata esercitata dalla dottrina politica di Nicola Spedl.'lieri vien data non tanto dall'ammira zione degli amici dell'umanità, quanto dall'odio inestinguibile contro di essa dimostrata dai vampiri della libertà e dai fa· natici della servitù. Questi furono posti nell'estrema costernazione da una vulcanica sollevazioue interna, si trovarono alla presenza di un nemico inasp~ttato, insospettoso e vittorioso. Nessuno prima di Lui - « pieno, come si disse, più della fi. losofia del secolo che dello spirito cri ;tiano >l - aveva sostenuto che la fede non era negazioue della libertà e che il Cristianesimo era schiavo, non arbitro del Diritto naturale , nato prima di tutte le religioni. li linguaggio usato da tutti questi fanatici della schiavitù - de' quali non ultimi sono il Tamagna, il Tamburrini, ìl Della Valle, il Palmieri, lo Cham• pagny, il Rosmini, il Taparelli, l'Alimonda, l'Audisio, lo Zigliara, il Cantù-contro 1...: audacie innovatrici di un precursore, costituirà la rivelazione più lacrimevole dell'umana miseria; e uscirà mera viglia mista a stupore il constatare come mai, in un'ora decisiva della storia, siasi potuto combattere, con tanto accanimento, per ribadire le proprie catene contro Colui, che le aveva tutte spezzate. Ma quando il nemico urla, si contorce di più e non si dà pace, è certo che esso si sente ed è colpito a morte. DoTT. LUIGI PRINClVALLE-La riccheHa privata in JtaliaNapoli, 1909. In questa comunicazione al R. Istituto d'incoraggiamento di Napoli il chiarissimo funzionario del Ministero delle Finanze fa una critica acuta , esauriente del metodo De Fovillc:: , pur riconoscendo che altro più sicuro da sostituirvene non ce ne sia. Egli valuta la ricchezza privata dell'Italia a 65 miliardi, cifra,· cui pervenne il Nitti. Non siamo di accordo con lui nel ritenere che le occultazioni nelle denunzie delle successioni siano inferiori a quello che di ordinario si crede ; nè dividiamo il suo ottimismo na,- zionalistico espresso a pag. 67 dove, esposte le ragioni e i pareri favorevoli ad una poco considerevole occultazione in Francia, osserva che non vede alcun motivo per dtene;-e che gl' Italiani sieno molto più p,·optnsi degli altri popoli a frod::ire l' erario. Purtroppo di questa maggiore propensioae a frodare degli Italiani non mancano gl' indici eloquenti nella comune delinquenza e nel poco conto in cui tengono lo Stato. fo ultimo avvertiamo che se davvero la ricchezza privata t eliana non sorpassa oggi i 65 miliardi, siccome è innegabile che da oltre un decennio c'è un grande pregresso economico, deve ritenersi esagerata la valutazione antica di 54 miliardi del Pantaleoni e di altri. Elenco speciale dei libri che si danno in premio a coloro che procurano uno o più abbonati. Bertaux E. - La malaria 111 Italia L. 0,60 » 0,50 t I 100 » 1,00 11 L' A.rte nell'Italia Meridionale . - Colaja11••i N. - Settentrionali e meri lionali » n • » Nel Regno della Mafia . La grande battaglia del lavoro Mou vements sociaux en Itali e J I 100 » 1,00 Corruzione politica » I ,oo !,re e spropositi di Cesare Lombroso li 1 ,oo Per la razza maledetta. li 0,60 Per la riabilitazione della Sardegna. » 0,40 L'anarchismo mistico di Tolstoi. » o ,40 Preti e socialisti contro Mazzini t 1,00 Il divorzio L. 0,50 li socialismo (2a Ed. ltal. e frane.). • 4,00 ' Per la economia nazionale e pel dazio sul grano • 3,50 La Politica coloniale • 3,50 Pro Ferrer e contro il pe1icolo cattolico >) o, 30 [I dazio sui cereali e gl' interessi agricoli italiani • o, 30 Le condizioni economiche demo· grafiche, ecc. di alcune regioni d'Italia • • 1,00 Giuseppe Mazzini non fu mai sor• passato L'Urbanismo Razze inferiori e razze superiori (Ediz. spagnuola) Per la Dante Alighieri e per l'analfabetismo degli emigranti . » 0,40 » 0,40 » 3,00 • 0 ,75 11 In difesa del Mezzogiorno 11 o, 10 Ciccotti Ettore-Attraverso la Svizzera ([llustrata). • 3,00 Destrèe Jules - Rivoluzione verbale e rivoluzione pratica. • 0,25 Galleani - La fisiologia del genio. • o ,50 Minuti Luigi - La mezzadria in Toscana • 0,60 ... - Nitti F._· S. - L' Inghilterra imperiale • 0,30 .... --, -·~ -.-:....... '!l'i_.....__. - __ .__~--~. _--.-11,1,. - --~- - - Pilo Mario - Le esposizioni di Venezia (vari anni). 11 0,50 Remer Paolo - Signora Sole. • 0,40 Rensi G. - Gli « anciens regimes • e la democrazia diretta L. o, 2 o Savelli - I contlitti nazionali in Austria. • 4,5° - 0,40 Vaccaro Ca,n. - L'istruzio:ie element:.tre ~~·~ Vande,.velde E. - Le città piovre. » 0,20 Oott. Napoleone Cola)anni, proprietario, direttore-responsabl le Napoli, R. Tipografia Pansini in S. Lorenro

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