Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XV - n. 22 - 30 novembre 1909

RIVISTA + D.,· Kourad Kflster (consigliere intimo di Sanità) [;a col• tura classica. - li Tedesco è orgoglioso della sua co:tura. Nel 1866 si coniò il metto: << il m2estro tt:desco ha vinto la battaglia di Kòniggràt 1 ». li che eccitò lo sdegn· di Fe lnico Niet:pche che battezzò il Tedesco un filisteo della coltura. Niet 1sche aveva gustato l' educazione tedesca e:l era stoto soldato: poteva giudicare 1' una e I' altra cosa e concludere che le vittorie erano state guadagnate da una educazione militare in diretto contrasto collo spirito scolastico. Io verrei andar più oltre di Nietzsche e chiamare il Tedesco un filisteo penertito e reso inservibile da quel Ginnas;o classico di cui è tanto orgoglioso. li G;nnasio greco svegliava il senso della bellezza e della forza del corpo umano, non conseguibili senza la nudità, cnde il nome del Ginnasio, da gymnos, nudo. Noi abbiamo conservnto il ne me soltanto, lucus a non lucettdo. Le lingue classiche sono le base dell'istruzione impartita ai nostri fanciulli; e non al più presto possibile scopo dì inse - gnar loro a leggerle e parlarle per penetrare attraverso le letture di classici nello spirito dei Greci. La Grammatica ha la parte preponderante e la mente giovanile vien rimpinzata di roba indigesta. li latino e il greco occupano la ma6sima parte del programma; tanto che non v'è più posto al'a lingua e alla Storia tedesca, alfe scienze naturali e alle altre cose di maggiore importanza. Il giovinetto che ha conseguito il suo Certificato di maturità è nè maturo nè esperto e vien tra• volto dalla pericolosa corrente sociale. Dicesi cue il Gim,asio dia una educazione umanistica. Ove mancano i concetti subentrano le parole vuote, riempitive. Ma abbiamo già detto che gli scuolari non renetrano aiTatto nel mondo ideale classico causa il sistema pedagogico in uso. Senza dire che non tutto è idealistico e degno d'imitazic ne nel vec chio mondo greco e romàno. Noi agiamo come se vives,simo ancora nel Medio Evo quando la latina era la lingua delle classi colte. Ed anche allora era cosa pericolosa e dannosa. Alla Chiesa romana molto impor - tava che la lingua latina fosse meglio coltivata della tedesca perchè riusciva più facile romanizzare i Tedeschi. Onde si spiega come la lingua greca fosse meno apprezzata. I conventi eran la scuola e la sede del sapere, i monaci eran i maestri. Si formò il pregiudizio che a questo modo il tedesco sia divenuto un popolo colto. Certo è soltanto che la civiltà tedesca si formò sulla civiltà romana e che noi ancora oggi siamo soggetti a molte concezioni romane. Se poi questo fu per noi un aiuto è altra questione. Apparisce sempre più evidente, che la nostra migliore civiltà, il nostro migliore diritto la buona lingua e letteratura nostra furono ostacolate e peggiorate dall'influenza romana. Teodoro Fuchs professore all' Università di Vienna, nel suo recente sci itto: 1 Che deve la nazione tedesca alla lingua latina?» adduce l'esempio de.la letteratura islandese. La Danimarca, la Svezia, la Norvegia, e sopratutto l'Islanda vennero molto più tardi che gli altri ceppi del cuore d'Europa, sotto l'influsso romane. Gli Islandesi si fecero vo lontariamente cristiani, soltanto nel rooo. I loro preti non costituirono mai una casta chiusa, si servirono sempre anche nelle ccse chiesastiche della lingua germanica e lasciarono intatti costumi ed abìtudini. Soltanto quando la repubblica . islandese un tempo si potente, nel secolo 1 30 cadde sotto la monarchia danese, fecesi sentire l'influenza romana. Ma quale fioritura intellettuale in quegli antichi tempi germanici I La Edda è solo piccola parte della letteratura islandese, della quale, attestano le poesie degli Scaldi i canti chiesastici, le narrazioni della Saga, !e voluminose opere storiche i Codici e le Raccolte di Leggi. Scritti non inferioti ai latini, in parte anche superiori. Se ora si pensa che questa c;·,tltà germanica si sviluppò POPOLARE 609 in un'isola chiusa ad ogni traffico. in gra'1 parte fatta di camp. t di nt:ve, di ghiaccio e di lava, e nelle parti abitabili di sterpi e di erbe appena per sfamare piccoli cavalli, giovench~, capre, ove il cielo è coputo durante una metà del!' anno, si deve concludei e che i Germani erano ancora più atti dei Greci i quali si svolsero sulla Yecchia civiltà egiziana in condizioni di clima favorevdissime; più atti anccra det Romani. Se si rico1 .:a come la lingua tedesca sia· svolta a stento sotto l'in• flusso romano si comprende come sia stato nefesta la lingua latina e la civìità romana. Il ceppo tedesco nel cuore della Germania, in condizioni migliori che in Islanda, avrebbe potuto dare prodotti ancora migliori. Eppure non si è ancor riusciti a sradicare il pregiudizio che senza il latino la nostra lingua non avrebbe potuto svilupparsi. Gli Islandesi dimostrano il contrario. (Die Zeitgeist, Ottobre). ♦ P. Leroy Beaulieu: La riforma parlamentare e la riforma governativa. -- La Camera dei Depntati, che oramai è in agonia , ha nei giorni scorsi discusso in molo interes:1ante sulla riforma parlamentare. Numerosi gruppi di deputati appartenenti ai partiti più opposti sono per lo scru. tinio di lista colla rappresentanza proporzionale. Ciò significa che in ogni circoscrizione le diverse liste avrebbero propor• zionalmente tanti rappresentanti per quanti voti hanno r ac• colto. E il sistema attualmente in vigore nel Belgio e in diversi Cantoni svizzeri. Tal modo di rappresentanza è certamente il più equo. E proprio sp:acevole, -in effetti che quando due partiti in lotta hanno su per giù lo stesso numero di voti, quello che il caso favorirà di pochi voti h più abbia tutti i mandati mentre l'altro nessuno. Avviene col regime attuale che fortissime minoranze sieno asso!utamente oppresse e non contino nulla. Avviene anche che sieno imposte leggi al p_aese da maggioranze semplice• mente apparenti. Ed il caso non è infrequente; per prendere un esempio recente si potrà esser sicuri che lt: leggi contro le congregazioni insegnanti e quella sulla separazione non ave - vano e non hanno ancora la maggioranza del paese. 11 sistema del voto attuale che da tutti i mandati a maggioranze spesso debolissime e non ne ccncede alcuno a minoranze spesso fortissime è manifestamente iniqua. Si dirà che avviene una specie di compensazione eleggendo tale circo• scrizione un deputato d' un partito a debole maggioranza me~- tre ta! altra elegge a debole maggioranza un deputato del partito opposto. Ma l'esrerienza prova cht: queste compensazioni sono insuf. ficientissime e lasciano, in fatto sussistere la 01aggior parte delle iniquità che segnaliamo. In secondo luogo, il modo attuale di votazione in circoscrizioni t istrette, esaspera l' acrimonia delle lotte elettorali dà tel!tazioni di frodare o facilita la frode. Ed t!letti dalla frode siedono attualmente alla Camera uaa cinquantina di deputati. Il sistema attuale offre la maggior presa alla pressione e alla corruz.ione amministrativa. In un paese ove sono 800,0~0 pub• blid funzionari ed ove nessuna misura locale di qualche imporportanza può esser presa senza la sanzione e spesso senza il concorso pecuniario del potere centrale, spiega come la libertà del voto, in circoscrizioni ristrette sia intralciato. Coli.a rappresentanza proporzionale che dà la· sua parte legittima ad ogni categoria d'opinioni le lotte elettorali perdono molto della loro asr:rezza e l'indipendenza dell'elettore è mag• giore. Le ristrette circoscrizioni attuali corrompono in una eletto ed elettori : il deputato di viene un delegato presso il potere centrale per ottener dei favori , ed è strettamente ligato da considerationi locali contrarie ali' interesse generale.

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