Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XV - n. 22 - 30 novembre 1909

590 RlVl~Tf\ 1~0POLAKE nunziato a tutta Italia della parola tagliente e spietata- gìnstamentc, doverosamente fale - dell'on. Ciccotti. La risposta che Giolit,ti fece <lare al deputato per Napoli dall'on . ..B 1acta costituisce la conferma µiù solenne delle accrn;e, Confessò l' on. Sottosegretario di Stato per l' Interno che Peppuccio Romano non potrebbe e non dovrebbe rimanere a capo del!' Arnmini1drazione della S.a Annunziata e che perciò lo avev,i pregato di dimettersi. Ma Peppuccio Romano, che non è uu imbeciìle, non ha volnto saperne .... Pregarlo? Ma µerchè non scioglitre l' amministrazionr, con~e tante altre ne scioglie il governo, quantunque nelle mani di gahrntuomini rei soltanto di non essere degli staffieri del Pref..~tto? Perche ! PercLé !..... perchè l'on. Schauzer ò stato il protetto di Peppllccio Romano - protezione che l'on. Oolajanni a suo tempo sti;~n,atizzò alla Camera e che la Rivista rilevò -- e da lui venne iniziato alla vita pubblic:-i colla sua prima eiezione nel Collegio di A· versa ..... Perchè J'on. Giolitti è stato l'ospite ir: Aversa di Peppuccio Romano e iu carrozza con lui trionfalmente ha pen.:Nso le strade di Aversa ..... Potevano i miniBtri di <'ggi dare un forte dispiacere e crearne un grave pericolo all'amico e al pr·otettm·e di ieri? ..... Intanto più che del contegno del ,g;overno, che noi ci 8pieghiamo e che - data la solidarietà precedente - uon poteva essere diverso, noi ci addolori9,:UO maggiormente della indifferenza della Cemùa e specialmente di quella dei set.tentrion::tli. Essi t:!palleggiando il :;ottoministro, non appoggiando ]'on. Ciccotti hanno assunto la loro parte di complcità nr.l mal governo che le camorro locali fanno del mezzogiorno! L' importanza capitale delle denunzie di Ciccotti ci consiglia a rip1odurne alenni brani. Intanto avvertiamo cne l'on.' Giolitti quasi a comment,o anticipato di tale interpellanza ed a confermare che esso non intende mutare strada nei metodi educativi pel mezzogiorno ha rimesso a capo della polizia giudiziaria di Bari quel Delegato Prina condannato dallo stesso Trib11nale di Bari pei noti fatti di Gioia del Colle. Si potrebbe incoraggiare più sfacciatamente il brigantaggio elettorale dei mazzieri di De Bellis? Ecco 0ra i brani succennati della interpellanza Ciccotti , che noi raccomandiamo a tutti gìi uomini di buona fede del settentrione, che si scandalizzano delle camorre del mezzogiorno. Dopo avore enumerate alcuno delle gesta del Romano per le quali egli fu sottoposto a processo, dice : « Il Governo ha sciolto tante amministrazioni per buone e per cattive ragioni ; perchè non ha creduto di intervenir~ nelle varie amministrazioni di A versa? Confesso che è ingenno chiedere q nesto; ma è triste rispondervi. A versa era la serra da cui dovevi\ fiorire alla politica quello che è stato la delizia e il crnccio, la speranza e l'illusione, poi il disinganno di Giolitti « Coi ne venne alla Camera Schanzer? Che cosa aveva egli da fare ad A verna ? Quali erano i suoi leo-ami politici colà? Divenne daputnto per volontà e per ~largizio11e di Giuseppe Romano, mentre era direttore generale dei servizi ammiui8trativi al Ministero dell'Interno, e chiamato perciò a sorvegliare \'andamento dei comuni e delle opere pie. · < Giu::,eppe Romano è un'espressione. patologica nou rara, benchè ::\ltre non lo siano in tal grarlo, rispetto a munici pii ecl a opere µie. Qui però R0rn·:rno è rappre~entativo di tutto un meto:ìo _di governo, per il quale ogni cosa ò considerata è.al punto di vista della convenienza eleUorn lr ,.... » « Alla Camera e fuori; e per restare al potere si perde la coscienza del vero scopo del potere, e per vivere, si smarriscono le ragioni della vita. In tal modo tutì,o si considera alla stregua dei servizi elettorali e si dà un comrtne, e si dà un collegio, e si dà un'opera pia a godere come , in altri tempi, si da.va 11n tendo. m il partito diventa consorteria. Così si arriva ai fatti di Aversa 1 di Gioia del Colle, di Napoli, dove, sotto l'ispirazione del Governo, si adòperò come for,1,a elettorale la malavita. E' una vera opera di sovversione questa, lii forma veramente condannevole della sovversione, perchè q nella che si chiama tale-· de~olisce per -ricostruire , mo11tre questa non fa che~assicurare la prevalenza di motivi antisociali e porta verso la semplice disintegr.izione. L'antidoto di c:,'>, di cui ab• biamo più bisogno in Italia, è la disciplina morale: disciplina necessaria così ai partiti della conservazione come ai partiti della rivoluzione, senza di che Governo e partiti di.·engono atti a fare del male ed incapaci a faro del bene. Questa è la caratterif:ltica del M111istero Giolitti. Giuseppe Romano sarà stato il bacillo, rna il Governo è stato il brodo di cultura; e.-;so appunto, che avrebbe dovuto essere la materia sterilizzante. ,, « Il Governo non solo non ha sciolto Consigli comunali ed Opere pie, ma ha fatto di peggio: il preft:itto incoraggiava qnelli che cessavano di combattere Giuseppe Romano : i ministri intervenivano in tutti i modi a favore del Romano. Noi del .Mezzogiorno abbiamo avuto. anche in questi ultimi anni, poche gioie e molti dolori ma quali cue fos5ero gli eve11ti, si de::ise ' b . principio ad una salutare opera p~ bhca, o si mette::isero i rt mare IA navi, o crollassero delle intiere città, mai si è visto Giolitti dove il dovere o la pietà parevano chiamarlo. Giolitti ha fatto in vece la sua eutrata trionfale in A veraa , fra Romano ed il sindaco Lombardi. Il Mezzogiorno comincia. e fini::ice ad A versa, la Mecca del Giolittismo. • . « Vi è ai più; interver:~e Schanzer in maniera più dtretta per Romano, e prn personale. Al volume 10,. foglio 176 del processo contro Romano, l'avv. Arturo Manna depone di aver ricevuto l' 8 febbraio 1906 un telegramma dall'on. Sehanzer in cui questi lo invitava a Napoli all'Alherg-o di Londra. Schanzel' lo 1nandò a. chiamare per0hè lni, Manna, smettiesse la campagna, poichè i componenti la Giunta di Aversa si erano impegnati di cambiar rotta ..... • « Intanto j) Romano non si allontanò che di nome dalla vita pnbblica. Egli sapeva di avere le spalle protette. Lri dice, fra gli altri , questo documento: Romano dedicò la relazione sull'amministrazione della S. Casa dell'Annunziata « al capo venerato del Governo l). Nella dod ica, col reato, Romano dieeva cosi: « A Lei (Giolitti) come milite modesto ma devoto della falange che La sorregge nel governo della nazione, invio reverente un saluto nel quale si annunziano i voti concordi di questa c;ttà (Aversa) già temprata nella fede e provata al cimento di epiehe lotte per il trionfo degli ideali di libertà e di progresso. ,. « Romano sventolavn la bandiera della solidarietà : solidarietà che non si ferma in queìla pagina, ma che, con vincoli iudissolubili, lega nelle opere il dedicante e il venerato capo del governo (commenti), ed ora torna come eco di scherno in questo triste tramonto del Ministe"ro Giolitti. Tanti puntelli non sono giovati ad impe iire che crolli sul vostro capo il vostro castello, in apparenza ciclopico. Ed è illevitabile che questo accada dove manca ogni lume e ogni anima di id-e~- li t.à. Venga, per la fortuna d'Italia , colui eh~ sappia riedificare e, se è possibile, sappia far dimenticare. + ------ 1 clericali. son_Ò__ dapertutto- gli stessi.-= Nes-rnno deve credere che lo spirito, lo stato di animo, che costituisce il clet·icalisrno, sia esclusivo dei cattolici. I protestanti non scherzano in quanto a fanatismo, !td intolleranza, a clericalismo. Dello spirito clericale sono imbevute la Corte e le classi dirigenti della Svezia; e ne danno prove qnotidiane. Non pos-

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