Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XV - n. 22 - 30 novembre 1909

RIVISTA POPOLARE 605 strettamente al1a vila cinese. li legno si connette a tutta l'architettura cinese. La maggior parte degli edifizi sono in legno o misti; ed è in legno scolpito la soprastruttura , il tetto, la pagoda. Tutta la pazienza, I' immaginazioni! e la minuziosità dei Cinesi si sono esercitate sul legno. I principali monumenti di legno 1ono le pagode o tem?i buddistici, le torri, gli archi di pietà filiale , i davanzali dei magazzini ~ delle farmacie - sopratutto nel Sud, a Canton - non sono che dei capricci in legno scolpito , di bello effetto e di buon gusto. [ mobili in legno duro, sono massicci e belli ; scolpiti a giorno sono comodi e artistici. La statuaria si è sopratutto localizzata nel legno; poco nella pietra. Ma abbiamo grandi monumenti in piet,·a , che sono rimarchevoli per le gigantesche proporzioni non per bellezza: la famosa Grande Muraglia, un tour de force militare, venne costruita nel 3° seco:o dal principe Tsing-He• Hoang che v'impiegò tutto il suo esercito per difendersi dalle incursioni tartaro mongoliche. Troviamo inoltre in pietra alcuni vecchi tempi, ponti, p'ai-leo (archi di pietà filiale), stele, statue, e specie di colossi di data recente con alcuni animali mostruosi, come il dragone, la c;himere o cane di Fo, tartar~• ghe che sostengono stele, elefanti, cammelli. I Cineai hanno la,·orato di buonora alcune pietre semipre - ziose-giade, cristalli di rocca , cornaline, e sono rimasti nel campo artistico. Possediamo nu~erosi specimen, che rimontano all'Epoca dei Soung; sono piccoli oggetti : coppe a fiori' e foglian{i , piccoli vasi , brucia profumi , boucles, animali, figure umane. E' ciò che c' è di più bello in uno alla cera• mica e alle pitture. In queste pietre, composte talora natural· mente da materie differenti, è meraviglioso vedere come I' ar - tista colla sua immaginazione e col suo gusto ha saputo trarre profitto dai colori e dalle sfumature delle agate, delle ametiste, dei lapislazzuli, del porfido, delle malachiti, dell'ambra rossa ecc. ecc. Il vetro vi fu lavorato da tempo antico; non il trasparente. fl Cinese ne ha fatto svariati oggetti d'arte. Un gran numero di questi oggetti fu mandato in Egitto e sorpresero gli egittologi quando li scoprirono nei sarcofaghi con iscrizioni cinesi in caratteri chiamati li-t 1e. La pasta di vetro fu lavorata a strati, sino a cinque, scolpiti in guisa da formare delle decorazioni di differenti colori , per esçmpio degli uccelli neri, su rami rossi o bleues con un fondo bianco. I cinesi la\'orarono elegantemente e scolpirono l' avorio, le corna di rinoceronte e ne tecero piccole divinità , animali, coppe assai artistiche. Tutti conoscono i lavori in smalti cloisonnès , il ricamo e la tessitura - il famoso Ko-sse e il punto di Pckino. La pittura è stata coltivata molto ma con un carattere accademico e convenzionale ; ma non mancano slanci mera vigli osi negli artisti cinesi. Non è stata mai coltivata in Cina fa pittura ad olio; i saggi sono recenti e non fortunati. Le pitture cinesi sono acquarelli finissimi pel dettaglio e per I' im. pressione; studi di pennello ali' inchiostro di Cina sia sulla carta , ·sia sulla lustrina di seta. [ disegnatori Cinesi furono principalmente impressionisti; pocht figure umane: fiori, uccelli, altri animali. Vi sono pitture e disegni cinesi rimarche. voli e dr.gni d'interesse. L'arte calligrafica merita menzione; e qui:st'arte è una consi:gue:1za della scrittura cinese ideografica, difficilissima e complicata; i suoi caratteri hanno bisogno di essere dipinti da artisti fini, che con i loro tratti devono bene rappresentare bene le idee , l' oggetto. La scrittura possiede un anima e il Cint!se, le cui facoltà artisticht! sono forse più sviluppate in questo senso di quelle degli Ocddentali, rende bene tutto colle sfumature e colle impressioni calligrafiche. Ogni ì.inese ha nella sua casa , nel suo Studio , dei Kalcemonos, quadri che si svolgono lungo t muri, composti di caratteri antichi o moderni ; ed è una gloria possedere le più belle firme, che si pagano carissime. La parte più importante dell'arte cinese è la ceramica, la celebre porcellana di Cina. Non rimonta molto nel passato : i primi vasi smaltati ap;:,ariscono sotto i Soung, nel secolo XII e b=sogna arrivare all'epoca dei Ming, al secolo XIV per ve• dere la bella porcellana di cui il Jastigium è stato raggiunto sotto Knng-Hi, Yong-Tcheng e Kien-Long, cioè nei secoli XVH e xvm. La porcellana di Cina si compone di due parti: una fusibile che dà la trasparenza; l'altra infusibile che è l'elemento pia• stico della porcellana chiamato Kao-Cin : due sorte di paste: la tenera che fonde ad 800°, e la dura che fonde da 1500 a 3000. I Cinesi non conoscono il coulage -la fusione nelle forme ?- modellano e torniano il . vasellame a mano. Lo smalto si fa a grande fuoco ed a fuoco poco meno alto. Gli smalti a grande fuoco sono policromi , verdi , rossi ecc. ottenuti con ossidi metallici preparati alla cinese ; cioè con processi non conosciuti. Alcuni si sono disgraziatamente perduti. Sono questi processi meravigliosi che non sono stati mai eguagliati. Si potrebbe tracciare tutta la storia della Cina , il brillante periodo dell'anima cint!se, il San-Kouo, coi soggetti di queste ceramiche: scene militari, scene familiari lasciate all 'immaginazione dell'artista. Uccelli, fiori, lo stile decorativo è anche· trattato. Esistono in Europa molte bellissime coilt:zioni di ceramiche cinesi: a Parigi, a Londra, a Dresda. Il Cinese è sempre stato uo artista; la sua educazione se colare, semplice, morale, indipendente ha fatto di lui un ammiratore della n9.tura e del bello. Egli ama la natura e quando può circotv:larsene egli è felice. Presso gli umili e presso i ricchi voi troverete questo amore dell'arte. Non c'è abitazione in Cina che non abbia il suo piccolo angolo artistico: una gabbia di uccello , una giardiniera con pt:zzi mostruosi , dei fiori. I ricchi, i collezionisti non mettono in vetrina , non espongono ciò cht: posseggono; ma li nascondono attentamente e in segreto li ammirano, li palpano p~r goderne gelosamente. Per disgrazia l'attività artistica si arrestò col secolo XVm e tutta ìa vita cinese r-are che abbia sentito le conseguenze di questa stasi ; infatti non le sole arti, ma tutta la vita so: ciale pare che allora si sia addormentata. Ora c'è un risveglio in tutto in Cina e siamo sicuri che la grande arte cinese riprenderà il s~o cammi:10 e continuerà il suo solco profondo nella storia umana e nella civiltà artiscica. (Les documents du progres, novembre). + Cam: La 1•1fot·ma tributarla del .Mlnlstet·o. - Il piano finanziario, presentato improvvisamente alla Camera dal Ministero, ha prodotto in noi un senso di profondo stupore e di grande ,gomento : di stupore perchè non ci pare l'opera di uomini illuminati, di sgomento, perchè abbiamo la profonda convinzione che l'applicazione delle dc:signate riforme non gioverà al bilancio e turberà l'economia del paese. Anche mettendo da parte la scienza, la storia della finanza dei grandi Stati non ci fornisce un esempio che si adatti e dia qualcht! ragione al piano elaborato dal Ministero: Peci, Gladstone ed altri Ministri inglesi , che diedero nello scorso secolo il loro nome alle grandi ed ardite riforme tributarie dell'Inghilterra, così spesso citate e ricordate a sproposito tra tra noi, iniziarono e compirono la trasformazione dei tributi, sgravando le derrate di consumo ed aggravando i redditi dei ricchi, quando la situazione del bilancio, il regime tributario e le condi_zioni economiche del pat!se, euno incomparabilmentt! diverse, Il bilancio non aveva duopo di essere rìnvigorito, la imposta sul reddito prima non esisteva e poi era tenuissima, l'economia dc:l paes.: avea raggiunto il primo posto nel mondo e la produzione na1ionale si era assisa su basi incrollabili. Nessuno oserebbe dire che identiche: a queste siano le con• dizioni in Italia quando i nostri Ministri credono di potei emu• lare quei grandi uomini di Stato inglesi. Noi abbiamo un

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