Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XV - n. 22 - 30 novembre 1909

600 RIVISTA POPOLARE E per qua.nto uomo temperato conclude con qneste parole: e L'intero problema è irto di difficoltà per le quali nc,n esiste alcun precedente. I Lords, per conto loro stanno creando un precedente. rivoluzionario. l Comuni, a la lor volta, devono creare un loro proprio precedente per preservare nella loro integrità i loro diritti e poteri>. Quale si::.. per essese q nesto precedente noi ancora non sappiamo ; certò però il discorso di Wiaston Churchill a Bristol il 13 novembre parla di tragic issues, cui l'Inghilterra va incontro, proclama ogni compromesso impossibile, nega ai Lords ogni diritto in materia finanziaria, e dice che il Governo, spalleggiato dal paese, colpirà con tutta la sua fo,·za e si sforzerà di sminufre, per quanto sarà possibile, le conseguenze della, cetastrofe. Qualche sua espressione lascia credere che non sia impossibile che il Gabinetto si dimetta lasciand? a Balfour di fare le elezioni ; ma , considerando il linguaggio d_i tutta la stampa liberale, ed ovvie ragioni di opportunità, l'ipotesi deve essere messa da· parte. Circa ai prognostici sul conflitto, essi si p1:esentano favorevolissimi ai liberali e potranno solo essere ridotti in entità un po' dal movimento suffragista, ma sopratutto dall'inopportuna moltiplicazione di candidature socialiste in antitesi alle liberali, mentre ancora non , esistono in Inghilterra nè la rappresentanza proporziona,e nè, il ballottaggio. Quello che è poi certissimo si è che i Conserva.tori non riusciranno ad avere una maggioranza tale da rendere possibile il ricorso alla Protezione; e di questo, certo, entro il cuor suo, Balfour è il primo a godere, lui che è il più prudente _tra i conservatori e sa almeno fino a un certo punto, frenare la loro foga verso il preci pizio. ANGELO CRESP[ Spettirnentalismo soeiale I bilanci dei Comuniitaliani 1 maggiori Comuni italiani hanno oggi dei bilanci che stanno alla pari di quelli di non piccoli Stati di altri tempi. Dalle ultime statistiche ufficiali che si riferiscono al 1907 spigoliamo i dati seguenti: Cominciamo dalle spese·: Milano spende 53 milioni; Roma 34; Napoli 29; Genova 24; Torino 23; Palermo e Firenze 18 rispettivamente; Vcnezia 9; Bologna 8. Sono cifre cospicue benchè .siano ancora lontane dai 250 milioni che spende annualmente la città di Parigi; tuttavia sommando la popolazione di alcune delle nostre grandi città e ragguagliandola a quella di Parigi, si vedrà che la differenza nella spesa non è molto rilevante. Esaminando la speso proporzionale per .abitarite, si trova la seguente proporzione decrescente: Milano L. 93,88 per abitante ; Genova 90: Fi,;, renze 78, 56; Verona 72,90; Reggio Emilia 72,58. Non tutte le spese vengono erogate allo stesso modo. Roma, Genova e Napoli spendono rispettivamente L. 15.66, 12,90 e 11,35 per abitante nel pagamento dei debiti eomunali, che ammontano a L. 214 milioni per Roma , a 68 milioni per Genova e a 159 milioni per Napoli; mentre Treviso e Chioggia spendono allo stesso scopo da 40 a 50 centesimi per abitante. 1mola, Firenze e Milano sono le città che spendono cti più per la pulizia e l'igiene; rispettivamente L. 2 r ,98, 17,96 e 14,59 per abitante. Chioggia, Lucca e Massa sono quelle che spendono meno, da - L. 2 per abitante. Nelle spese per la istruzione pubblica ; vengono prime: Rovigo con L. 13,42 per abitante; Padova con 12,16: Torino con II,56. Vengono ultime: Chio~gia con L. 1.60; Caltanissetta con 2,46 e Lucca con 2,77. Per i culti le cifre sono minime: i Comuni che spendono di più sono: Palermo con L. 0,53, Caltagirone con 0,31 e Cagliari con 0,41 per abitante.• Interessante è la statistica dei tributi comunali. Dallo specchietto che segue si può rilevare còme siano variabili da Comune a Comune le imposte, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo: · Entratatotale Ogni100lire d'entrata CITTÀ · lire Dazio Sovrim•Tributi (cifratonda) consumo posta comunali Milano 24,000,000 62 22 17 Roma 21,000,000 72 11 11 Napoli 15,400,000 66 57 6 Genova 15,000,000 79 17 4 Torino 12,500,000 8 r 1 5 4 Firenze 9,000,000 60 29 11 Palermo 8,100,000 83 13 4 Venezia 5,600,000 84 10 6 Bologna 5,100,000 64 20 16 Quota per abitante lire 41,88 39,5 I 25,97 3 - 80 J, 33,76 49,59 24,73 28,88 30,63 le grandi dal dazio sosti tu ire Da queste cifre risulta evidente che città ritraggono le loro maggiori entrate consumo, che sarebbe quasi impossibile con altri proventi. Risulta ancora che alcune città vi ricorrono In misura eccessiva, giacchè una percentuale di oltre 80 °/ 0 appare soverchia. Non è certo il caso di consigliare l'aggravio della sovrimposta sui terreni e i fabbricati già eccessivamente colpiti dall'imeosta erariale, ma si potrebbe ricorrere in proporzione maggiore ai tributi com unali, che, come si vede , figurano con una percentuale minima, ciò che si spiega con le difficoltà di colpire direttamente gli interessi dei privati che si rassegnano più volentieri a pagare piuttosto una tassa maggiore ma in forma indiretta. DaCl ongresso di Budapest alCongresso diMilano I NUOVI APOSTOLI! (A pl'oposito della Lega nazionale per la lotta conlro la malaria) II. Scorrendo gli scritti del Castellino - pochi e superficiali - e quelli del suo assistente Tropeanomolti per incredibili ripetizioni , e pieni zeppi di inesattezze, d' inconcludenze, di plagi e d' insulsaggini - si trova ripetuto fino alla sazietà che i fautori della profilassi medicamentosa intendono combattere la malaria con quattro compresse di chinino. Ho dimostrato nel << giornale della malaria » prima, nell' << Italia Sanitaria » dopo, ~d ora nella cc Rivista Popolare» (vedi n. 21) la rnfondatezza di tale accusa. Ma il Tropeano, il quale ba la cattiva abitudine di precipitare, -in tema di malaria, affermazioni su affermazioni, senza provare mai nulla, ribatte sempre cd inutilmente sullo stesso chiodo.

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