Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XV - n. 21 - 15 novembre 1909

RIVISTA POPOLARE. 567 riceverà certament~ a Milano eJ a Venezia - ha fatto perdere la bussola ai sostenitori dt:l giolittismo bisogna leggere un articolo della Perseveran,ra dell' 11 Novembre. lvi si cerca balnrdamente e poco onestamente toglit!re ugni importanza alle manifestazioni della Sicilia rievocando il na sismo, del quali: si annunzia rivendicatore un parente pt·ns simo del Co/ajanni e si ricordano i pretesi imbrogli del mu n_kipio ~i. Catania. Noi non s11ppia1110quale delle due menzogne s,a la pm. grossa. Per parte nostra sfidiamo la Perseverant,a a provarci dove, quando, come uu pare,1te prossimo o lon tano del Colajanni abbia rivendicato il ma,-tirio di Nunzi.) Nasi. Nelprimotrigesimodellafucilazione di Francisco F errer Riflettiamo: dunque da tutte le parti del mondo civile, ove un po' prima, ove un po' dopo, si è insorto protestando contro la truce reazione cattolica. Ove un po' più, ove un po' meno energicamente. Però anche i paesi della fredda e tranquilla sere - nità positiva della vita sono stati tutt'altro che in•- differenti. Ormai è assodato che a New York abbiano avuto luogo vari comizi; che in tutta l' Inghilterra si sie no tenuti meetings dai quali non andò esente nè pure Londra; anzi pare certo che alla capitale inglese siano state tinte di rosso le scale dell'ambasciata spagnuola, che siano avvenuti tafferugli tra dimostranti e policemen con relative cariche di polizia, rotture di bandiere, colluttazioni a_rresti, ecc... Egualmente si può tenere per cosa s1_cura che da Berlino, in un meeting, sia stato "ped1to un telegramma di simpatia al sindaco di Roma; ~he a _Praga sia stato indetto un comizio, appresso impedito dalla polizia, e si sia stabilito Ji intitolare a_Ferrer la via dove sorge la casa del libero pensiero, ecc. Nè l'agitazione fu solo delle plebi di questi paesi , ma vi parteciparono bensì persone colte e di autorità: pare che alla dieta morava un deputato abbia portato un cartello con scritti inneggianti a Ferrcr e di esecrazione contro gli uccisori di lui; pare che alla Ca'.Tlcra dei Comuni sia stato da alcuno interpellato il governo se abbia a suo tempo fatto pratiche presso il governo spagnuolo, a distoglierlo dal compiere quel suo atto di politica interna, ecc. Non parliamo poi delle manifestazioni avvenute in altri paesi come a Buenos Ayres, nel Belgio, nella Svizzera francese , dove la gravità della protesta vuol forse trovare la sua ragione nel contatto colla ... impulsività latina. La quale impulsività latina nel popolo italiano e in quello di Parigi si manifestò in una forma di così irruenta violenza da lasciare alcuno perplesso e da indurlo a pessimistiche e tristi meditazioni. Già questo popolaccio d'Italia si corrimosse profondamente per l' uccissione di Ferrer, si sdegnò, si esas~erò .. , Fin qui nulla di male; anche la borghesia espresse la propria solidarietà dolorosa, fece le_ sue con?oglianze ... Ma poi questa nostra plebaglia dette rn escandescenze, si riunì in comizi in- ?umerevoli, ascoltò discorsi virulenti e proruppe 111 urla indecorose; per manifestare la propria pro- ~est_avolle sospendere il lavoro, sfogò la propria 10_d1gnazionecompiendo gesta disgustose contro vetrine ed altre cose fragili, accolse a sua alleata la teppa dei peggiori covi della città, turbò in ogni ~aniera l'ordine pubblico, pretese di inveire contro 1 consolati di Spagna, e non solo, ma anche si adirò c<;rntro ia truppa e la polizia che si sforzavano di ~tf~ndere la quiete cittadina e i rapporti diplomat1c1, e si scagliò, bestialmente contro l' una e l'altra, Per più di quarantott' ore quasi tutta Italia fu s.;ena _digotfag$"ini d'~gni genere e d'ogni risma; e se pure rn akun1 luoghi (~roppo pochi 1), e massime d.?ve per ~v_ventura la forza pubblica non sentì il b1sor4no d1 tare gran mostra di se la folla si mantenne relat_i~amente tranquilla, tu'ttavia ciò che avven~1e f~ prn che bastevole a giustificare pienamente 11 nsent1mento e il disgusto delle persone civili verso la nostra popolazione operaia. C<?storo che della civiltà hanno alto e profondo sen_tim~nto che si riflette nel garbo della loro educaz101~e,seppero a giusta misura esprimere il proprio <.:~ucc~oe_la propria disapprovazione per l'atto cruento di. cut s1 macchiò la politica interna della monarchia ~pagnola. Per la radicata abitudine di buona ~reanza e per l'intimo senso di gentilezza che li guida torse non sapevano pensare che altri potesse agire d1versar:iente e s'illudevano che simile spirito di urba111ta animasse pure le masse lavoratrici anche n~lle loro agitazioni. OnJ'avvenne che furono presi di gran_de t!"istezza quando dovettero per forza con- ~aH.:ers1 della grave ineducazione e villania delle iolle nostrane. Delusione che li trasse a fiere rampogne e ad amare parole per l' itala plebe. E l'accusarono di cogliere ogni occasione per oziare e sconvolgere la pubblica quiete con chiassate indegne, e quando molti dei sovracitati avvenimenti inglesi e tedeschi non avevano ancora avuto luogo o quando ài a~cuni per la preoccupazione delle turbolenze italiche e per la eco attenuata dal lungo tragitto telegrafico, d poteva fingere di ignorarli, citarono la tranquillità non turbata dei popoli delle due potenze egemoniche d' Europa, Inghilterra e Germania (lnassime Inghilterra 1) ad esempio contro il nostro popolo, i cui baccani incivili: per la loro tardività, non potevano nè meno avere l'attenuante di un impeto subitaneo di dolore. Ed altre cose dissero costoro ... Errata valutazione e errato preconcetto degli atti delle moltitudini? Scarso senso psicologico della folia ?... Pei malvagi diviene arma sin'anco la cretineria; e n'è ruffiana allti. loro malafede. Del resto, si capisce. Chi dell' uccisione di Francisco Ferrer non ha sentito dolore che sino a un certo punto e non ha provato che il ra,mmarico per la semplice soppressione di una vita umana, è naturale che non comprenda le esagerazioni degli altri. Che cosa è la vita di un uomo di fronte alla rottura di un vetro ? Stn bene; certi fatti non vanno giudicati nella loro materialità, mal pel significato morale eh' essi contengono. Chi li compie però, va giudicato per la semplice brutalità del fatto senza riguardi a speciali condizioni di spirito, di tempo e di luogo. Fu male consigliata l'idea dello sciopero generale? Verissimo I Nessuno più di me disposto a riprovare chi lo suggerì. Bisogna fare il possibile perchè certi grandi dolori universali man tengano nella loro manifestazione l'adeguata nobiltà, e non degenerino nella volgarità della inutile parodia. Ma una volta dichiarato lo sciopero generale, meravigliarsi di ciò che dopo avviene è stupido e puerile. Inveire poi, inveire e inveire contro gli atti inconsulti della plebe, negare ad essa ogni sincerità di sentimento, confonderla con la teppa vergog-nosa che malauguratamente, ma troppo facilmente in simili occasioni ad essa si unisce e in essa si na - sconde, trarre profitto da questo per far dimenticare la gravità enorme del id.tto che fu la cagione di tutto, sfogare con questo la piccola rabbia e il mal celato rincrescimento per il danno che tale

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==