RIVISTA POPOLARE 563 Naturalmente Giolitti, se iuterrogato, risponderà. che le condanno non essendo definitive deve attendere il rPsponso delle\, Cnrte di Appello e occo1-rèndo, quello della Cassazione per provvedere 1 e molto probabilmente i duP. eondanoati non 1:mranno rimossi dal!' ufficio e potranno ancora servire in altra occasione a lasciar passa.re la volontà del paese. Noi, che della magistratura non siamo troppo teneri percbè inquinata, perchè troppo asservita al governo e, peggio ancora, alle camerille locali, specialmente nel Mezzog-iorno, non possiamo lesinare la lode ai coraggioHi mag:strati che hannn , uei fnnziouari di polizia, condannato il Governo. Se la magistrn tura a ves~e Rernpre fatto il proprio dovere iuterv~nC'odo severamr11te senza nemmeno attendere le querele di parte, e colpendo :senza pietà e senr,a debolezza i responsabili di rJati elettornli, non solo il governo si g-;1rn1P-rehlw bene di dar ordini illegaii ai tiuoi f11nzit,nari; ma costoro, culla \Jrospettiva di n11a condanna invece di metter~i a capo dei ma.-:zieri, dei teppisti e dei camorri.:;t;, pe11.:;erebberosul serio a garentire la libertà del voto, Fordine e la legalità. L'e~empio dato dai Tribunali di Bari e di Girgenti gioverà certamente a frenare i poliziotti che in avvenire volessero imitare i Prina ed i Gafà a meno che la Corte di Appello- co:;a µroba.bile - non rimandi a casa, rinnovandone la. Vf'1J,;inità, i due condannati. + Ancora un eccidio !-Al solito clichè della Stefani che annunzia, di tanto in tanto, la sassaiola,, IA focilate io aria e le focil&te in pieno, potremmo oramai rispondere ristampanrio, colla :sola variante del nome del paese, lo steHi-o pezzo mantenuto sul marmo per la circostanza. Poichè gli stessi cecidi si ripeteranno an · cora finchè le folle si faranno trascinare ad atti selvaggi ed ai car::1.binieri non si incu lcberà un maggior rispetto per la vita umana. R:portammo in 11n nnmero passato (N. 19) un articolo che ci apprendeva come si sP-ioglie una dimostrazione a Londra: benza bastonate. senza sciabolate e senza nemmeno i pugni e i calci che i nostri agenti àistribuisco110 .se1,z::1p, arsimonicij dimostrazioni di diecine di; mi~liaia di disoccupRti che manifestano i propositi più violenti, sono sciolte da un manipolo di polìziotti senza che vi sia 1rn contuso e ser.za un arresto. E' recente il ricordo del terribile taffernglio parigino dove si tentò di ucci lef'e il Prefetto di P0lizia, si uccise un agente e se ne ferirono altri: dalla parte della folla nessun morto, solo quctlchc ferito o contuso dalle piattonate distribuite - non fucilate-e parecchi immollati dai getti d'acqua dei pompieri. Se qui da noi qualche pazw attentas:.e alla vita di un commi8sario ne avverrebhe nn massacro. A Plataci vi saranno stati i colpi di pietra e le contusioni a1 carabinieri; ma le fucilate contro donne affamate che impreeano è atto sei vaggio e vigliacco che non merita giustificazione. Le cau"le del conflitto, le solite. La crisi economica che travaglia le nostre regioni·. i recenti disastri sismici che l'hanno ac11ita, l' indifferenza del governo a provvedere ai bisogni più urgenti, le camerille al potere che, forti dell'appoggio della Prefettnra, ne fanno di tutti i colori, mantengono '1uelle popolazioni in 1111 continuo stato di agitazione. In Calal-iria i comizi si snccedono ai comizi 1 le proteste alle proteste: comitati sorgono in tn tti i paesi per chii-dere al governo un Aollievo ad una condizione di cose divenuta impossibile. Ma il governo che Ha che la deputazione meridionale gli sarà sempre innanzi a ~chiena curva promett.e senza mai mantenere. Non fa la burletta ~nche su q11anto riguarda gl' interessi di Napoli? E i deputati napoletani-o qualcuno di essi-banno orrore pure della parola deplora, messa in ordine del giorno contro il gover110 a propol:!ito delle Convenzioni marittime I Ma il governo dovrà pure comprendere che le vane promesse non contano più: occorre ben altro. Se gongola di gioia spargendo ai quattro venti la nuova che il bilancio dello Stato è in pareggio, dovrebbe guardare ai bilanci dei comuni in generale e di quelli del mezzogiorno in ispecie che non si _reggono nemmeno colle stampelle. Il piombo non basta a mantener tranquille popolazioni alle quali tutto manca, dove la miseria. aumenta. e le cricche locali ricordano. i peggiori tempi del medioevo, dove tutto è fotto secondo i desideri del deputato e dei suoi grandi elettori , dove le elezioni· son fatte dai mazzieri e congeneri. Ci si pensi fin che è tempo se si vogliono evitare crisi terribili che tutto il piombo di un intero esercito non potrebbero sanare. 4, Una onesta conf'esstono sulla Immeritata f'o:rtuna di un libro.- Qnando comµarve L'Euro,,a giovane di Gug-lielmo Ferrero - un prodotto genuino dei metoài lombrosiani-i paradossi e le corbellerie piramidali che vi erano ammucchiati e che erano esposti con molta eleganza e con molta sicurezza. procurarono una grande fortuna al libro in Italia e fuori : in Italia perché poco si stndia e il senso critico manca; fuori d'Italia perchè era vellicata la boria delle cosidette razze superiori. Perciò, se ben ricordiamo venne subito tradotto in inglese e forse in russo e in tedesco. La nostra modesta 1·ivista ne fece una critica severa.. Non se l' ebbe a male il Ferrero, ma. promise che avrebbe risposto. Passarono anni ed anni e la risposta non venne; poi si seppe che il Ferrero ripudiava l'opera sua tanto acclamata e crediamo di avere a. suo tempo rilevato la notizia. Ora è venuta questa eloquente, coraggiosa ed onesta lettera pubblicata nell'Avanti, 30 ottobre che ri rubblichiamo anche noi a magro conforto nostro per le amarezze che ci procura l'amore della verità e l'odio per la ciarlataneria; ad ammonimeri.to degli ignoranti e dei presuntuosi che sono fa~ili agli entusiasmi per ciò che colpisce l' immaginazione; a dimostrazione dei mezzi, cui si deve ricorrere per assicurare fortuna ad un libro. Ed ecco la lettera istruttiva: Tcrino 26 ottobre 1909 « Oaro Bissolati, « Se la grande sciagura che è caduta nella nostra e casa non me lo avesse impedito, avrei pregato prima e per mezzo de!F Avanti, l'on. Barzilai e gli altri che « discutono intorno alle cose di Russia, di non scuo- « tere la polvere che ricopre tante pagine del!' Europa « giovane Pare a me che campioni e avversari potreb:- « bero trovar copia. di argomenti per Ie opposte tes1, e senza far testo delle cose che scrissi giovane di 24: e anni. più fervido di immaginazione che ma.t11ro di e esperienza e di intelletto ; a.Imeno se ogni virtù e di pensiero non è a tal punto spenta nella politica e italiana, che persino l'Europa giovane, appaia un e monumento di sapienza civile ai nostri uomini di « Stato. Non cbe di quel libro io mi vergogni; fu an- < che qnello necessario allo svolgimantc> del mio spirito; e gli son grado che, dandomi fa~a, mi ~i.ede anche _i e mezzi di intraprendere opere d1 lena pm lunga. e d1 « profondo pensiero. Ma confesso che mi fa pena par e il l'.!liopaese di veder citare le prime, nebulose e « informi i~pressioni del mio spirito immaturo come e argomento di gran peso nella. discussione di cosi e gravi interessi. e Cordialmente tno GUGLIELMO FERRERO )) A questa lettera, p'n·ò, si deve aggiungtre un codicillo innocuo. Barzilai in una gustosissima risposta pubblicata dal-
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