l{lVlSI'A POPOLAl{E 583 ik Volgo l'occhio allo sgabel 1o che ho accanto, c8ric0 ancora d'altri ed altri libri giuntimi nelle vacanze, spontanei , non chiesti, da autori e da editori: alcuni sono importanti ed interessanti, e mi riservo di leggerli e recensirli la prossima volta; altri li ho letLi già, ma esorbitano totalmente dal mio còmpito, e mi !imito quindi ad annunziarli; altri ancora, ve- ·ramente letterarii, non interessavano i miei stui,i o mi son piaciuti mediocremente, e li annunzio pure, senza commento alcuno. Ecco qua : ctott. Alessandro CLERICI- Comesi deve man - giare, saggio di fisiologia voigarizzata - Torino, S. T. E. N. Capitoli : Pei meandri dell'assimilazione; alla ricerca dd re• gime ideale; il come. Ottimo ed importantissimo libro anche per i letterati, si capis :e ; ma, per sè, non propriamente /et• terario, sebbene scritto in forma assai buona , arguta e persuasiva. Lino FERRIANI-- L' amice avvocato - Non c' è che lei I - novelle - Catania, Giannotta. Gaetano IMBERT- Noterelle letterarie-Ivi.-Dice di un trattato inedito di bel costume del secolo XVI e di certe postille indite di Vincenzo Monti alle rime dei primi Arcadi. Alfio ToMASELL-I Canti Neri - Catania, Battiato. Fortunato PARLATO•ALESS- I La genesi della legislazione scciaie, con pretazione d'Achille Lori a - Pal ~rmo, Sandron - L'Autore erc:1un giovane di raro valJre e di granie avvenire, _che aveva già al suo attivo lavori di polso, specialmènte sulle cooperative e sulla nuova scuola criminale; la stampa di questo suo volume era alle ultime bozze, quando la catastrofe di Messina 10·travolse tra le macerie imman;. Do la nota dei capitoli : Le leggi sociali negli stati moderni ; la legislazione sociale in Inghiltara ; in Germania ; in Italia ; la tt!oria eco nomica ; la teoria solidarista , e i'a teoria sindacalista intorno alla gent:si e contenuto ddla legislazione sociale ; sintesi sociologica. Demetrio P1cozzr -Manuale del Bibliotecario-Milano, Sonzogno. - L'Autore ha concentrato in queste 64 paginette della Biblioteca del Popolo, e da sicuro conosci tor~, qual' è, della sua materia, quanto può occt)rrere a chi s' inizia a quella carriera, a chi voglia fare come si deve il commercio librario, a chi voglia tenere ordinati razionalmente i proprii libri, quando appena siano un pò numerosi. Giovanni LENTINICIPOLLA- Hiemalia - Catania, Gionnotta - Son versi, acerbi, ancora, di giovinezza e d'inesperienza tecnica; ma c'è Jentro « quel non so che » che cos,ìtuisce la stoffa del futurù artista : perciò lo attendiamo a più mature prove, con augurì cordiali. Domenico FERRI- L'Aquila del Nord - Il tiero neo-grecoCastellammar.: Adriatico , tip. Verrocchio - Due buo11i saggi biografico critici su Enrico [bsen e su Wolfango Gotthe: essi pure di un giovanissimo, che si dimostra molto stuiioso e molto serio, e che farà bene. Calogero SAJEVA- Quadrettide la Sicilla e Il piccolocanzoniere - Catania , Giannotta - Due volumetti di poesie, di cui il secondo consacrato all' infanzia e ali' adolescenza. Zopito VALENTIN-I Primeamore! - Loreto Aprutino, S'.ab. Tip. de1 Lauro - Pagine di diario .intimo. Giulio FASELLA- La riforma della Scuola mediae la pre · parazlone degl'insegnanti : estratto dai « Nuovi Doveri , - Palermo, Sandron - Dice molte buone, vere e giuste cose, e fa varie saggie proposte, dettate dalla diretta esperienza della scuola. Ma chi dà ascolto, lassù alla Mineva, ai competenti? Ch eti MARIO PILO Dirigere _ lettere e vaglia al Direttore On. Napoleone Colajanni Corse, Vittorio Emanuele 115 - Napoli ~IVl.5T ~ DELLE ~IVISTE Remy -ie (;ourmont: Spagua (1). -Non c'è alcun merito nell'essere indignato per I' assassinio di Ferrer; tutte le persone oneste lo furono ed anche gli altri -anche i bricconi alla Franklin , come diceva Baudelaire. Questa univ.:rsalità d' impres,;ione deriva dall' u:-iità di educazione, dati' unità di letture. C'è una specie di fraternità intdlettuale alla quale uno spirito colto non sfugge , dovunque si trovi; c' è anche una fraternità sentimentale che tende ad unire i popoli al di sopra delle frontiere. Qu1,ndo queste due correnti aeree si incontrano, si producono dei grandi movimenti (,·emous) nell'atmosfera del mondo. La Spagna intanto è muta! Così dev' essere. La Spagna è un paese chiuso, teocratico e monastico, circondato da montagne sulle quali si rompono le correnti d'idee e di sentimenti. Si è rimasti sorpresi che la morte di Ferrer non vi abbia proàotto alcuna emozione. Ma gli Spagnuoli i' hanno cono - sciuta? e se l'han~o conosciuta, l'hanno compreso? Ma forse gli abitanti del Rouergue , prima ·della rivoluzione, erano informati della morte dì De La Barre? La Spagna è ancora nelle condizioni del Rouergue e dell' Alvergna p.-ima della Rivolu7.ione del 1789. È forse qualche altra cosa ancora : una specie di Thibet europeo. Non si comprende la Sp.i.gna , nè nella sua storia, nè nei suoi costumi ; essa . come il Thibet, non ras~omiglia ai paesi che si conoscono. Si pàrla della decadenza della Spagna , come di quella del Thibet. La parola decaden:ra non ha valore che nella conver• saziane, nella quale si adoperano le parole comprese per farsi comprendere; ma e~sa nulla significa. La Spagna è invece un paese di costanza , un paese, in cui la sensibilità, le idee, i costumi, sono immutabili. Negli altri paesi di Europa, la fluttuazione attorno al tipo medio ha deile ampiezze assai varia· bili, e più le ampiezze sono grandi, più la civiltà è attiva. È ciò che sinora si chiamò il progresso. Da che le idee di mu• t, zione si sostituiscono in biologia a quelle di evoluzione, la parola progresso non ha piu senso. Ebb~ne la Spagna , per la sua linea circolare, non ha quasi alcuna fluttuazione. E' la costanza, è la stabilità. Di ciò c'è una causa del tutto biologica : la purità della razza , ottenuta colla eliminazione di tutti gli elementi stranieri. « Ma le teorie di Ugo de Vries, si obbietta, sono belle e logiche e fanno comprendere il movimento della vita meglio del! 'idea di evoluzione lenta, che urta in tante eccezioni, sopratutto sui destini umani. Le leggi di costanza, unite alle leggi di fluttuazione e di mutazione, spiegano quaai tutto in modo ra~ionevole. E 1 esse nvn ci chiudono in un circolo senza uscita, come si dice, perchè c'è la mutazione, d'onde tutto un mondo nuovo può uscire b1uscamente, come l'uomo uscì un gic rno dal circolo dei suoi fratelli, i primati •. Si, ma le specie umane non possono contare che su fluttuazioni più o mono ampie attorno ad un tipo costante. Gli incrociamenti ·tra le razze possono aumentare I' ampiezza di queste fluttuazioni ! Nulla dice de Vries su questo punto, ma io in base all'esperienza storica lo credo. I più bei tipi dell'umanità furono un prodotto d'incrociarm:nto sia delle razze, sia delle varietà più o meno accentuate. La razza pura dà il pro - (1) Riassumiamo, togliendogli la forma sua origin~ria, qu~sto dialogo degli amatori. Traducendolo alla men peggio lo sc~ltto del Gourmont perde tutta la sue, eleganza e tutta la sua tro • nia · ma la sostanza resta. Quando scriveva il direttore del Jv.ie;cure de France non erano avvenute le scene del Municipio e delle Cortes; perciò giudicava muta la Spagna_. La spiegazione del fenomeno è uguale _a quella_ ch_e ne abbiamo dato -noi. Dissentiamo da lui nell'a,aone attr1bu1ta alla razza. La Reda,ione
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