582 h.lViSTJ\. k'UPULARE Le lettere della suora , rimaste tutte, o quasi tutte, senza risposta, sono dei mesi immediatamente successi vi al crudele abbandono: e sono sincere e profonde , semplici e disperate, piene d' amore e di rancore , d' umiltà e di sdegno. Non c' è ombra di pentimento nè di paura pel sacrilegio commesso, pel voto infranto , per lo sposo celeste tradito , per le pene d' ohretomba atlron tate; non vi son ma i nominati , e neppure accennati, nè Gesù, nè la Vergine, nè i Santi del paradiso, nè i diavoli dell'inferno : non c'è che un solo pensiero, un solo cruccio, un solo tormento, una sola ossessione: l'amore perduto. Il nobile mascalzone gallonato passa va intanto, immemore, a nuove battaglie ed a nuove avventure, faceva carriera, pigliava moglie, e finiva, carico d' allori d'ogni specie, mare sciallo di Francia; mentre l'os..:ura monaca invecchiava nella peniter,za e nella preghiera del chiostro , senza che mai più nulla si dicesse nè si sapesse di lei. Ma queste carte ingiallite le sopravvissero : l'amore fa sempre questo miracolo : felice, perpetua la specie ; infelice , perpetua, se grande davvero, il nome, ed eteJna sè stesso nei secoli. Cambiamo disccrso. Sapete voi che cosa significhi in gergo militare francese, e in .. in senso affatto diverso dall'ordinario, la parola , Joyeux • ? No? E nemmeno io, fino a ieri. Oggi lo so, grazie a i un libro, molto interess~nte, del dottor Paolo REBIERRE, già medico del 3° Battaglione d' Afrira , ed attualmente addett'.) all'ospedale militare di Barèges. li libro s'intitola appunto Joyeuxet deml fous (Paris, Maloioe), ed è scritto in una forma così vivact:mente letteraria, ed ha delle pagine così icasticamente descrittive, che merita che se ne parli in questi • stelloncini , , non certo destinati a discorrere, e tanto meno a discutere, d1 psichiatria, di antropologia, di patologia, di teratologia morale, pure e semplici, scientificamente aride e secche. Questi Joyeux, dunque, sono nient'altro che quella sco• ria umana di degenerati, di anomali, di teppisti, di fannulloni, di vauriens, di barabbi, di giovani canaglie, di discoli,di pregiudicati, di sorvegliati, speciali di precoci criminaloidi, di reci divi in reati comuni ed inonorati, che la Francia, provvidamentt:, non incorpora, all'epoca della leva , negli stessi corpi e ~otto le 11tessebandiere dei giovani onesti e normali , ma destina a speciali battaglioni che imbarca per I' Africa allontanandoli dal dolce paese. Questa feccia umana non dà, C.:elresto, dèi cattivi soldati, alm~no in guerra : condurli allo sbaraglio, alla strage, alla devastazione, all'incendio, è come condurli a ballare, a gozzovigliare, a far nozze; è sfruttare il loro istinto naturale, sanguinario e feroce; è solleticarne la vanità selvaggia ed atavica; è dar loro l'idea, l'illusione , se non la coscienza, d' essere buoni a qualcosa; è far sapere in patria che quei sorvegliati, quei perseguitati, quei condannati , erano degli eroi : dei veri ed autentici eroi misconosciuti ... Ma, in tempo di pace, nella vita di guarnigione e di caserma, nella vita civile, insomma, nel completo senso della parola, che non per nulla è al medesimo tempo l' antitesi di militare e di barbara, nella vita ordinaria, è un 11ltro pajo di maniche : l'eroe latente, l'eroe potenziale, è, per intanto, un millantatore un attaccabrighe un ladruncolo, un turbolento, un violento, un puttaniere, un'alcoolista, un sodomita , un bugiardo, un inconsciente, un impulsivo, un a-morale, un mafioso, un simulatore di malattie immaginarie, ed un creatore di malanni reali a sè stesso e agli amici, per sottrarsi e sot. tiarli al lavoro e al dovere: un eroe, davvero, talvolta, nel martorizzarsì, nel mutilarsi, nel privarsi magari, cinicamente dell' udito o della vista, con mezzi atroci, pur di farsi riformare e rinviare a case sua , ai più luridi e turpi bassifondi della pitale; i, o qu mai, un suicida I Il Rebierre , tracciato un ampio t: magistrale ritratto del joyeux, passa po1a studiare, con sa•piente minulia d'indagini, i fattori d1 questa interessante, per quanto trista, varit:tà an • tropologica e psichica: e pone pt:r primo, di accordo in ciò col ntstro Cclajanni, il fattore storico sociale, lo squilibrio, il dislivello, sempre maggiore, non so'amente economico, ma morale, ma intt:llettuale, ma estetico , ma ideale , tra le più alte e le più basse classi delle nazioni civili ; e ne dimostra la prevalente importanza , col fatto ché sono proprio le più grandi, le più ricche, le più fervide, te più illustri, le più pro gredite città Jc:l mondo, qudle che dànno il maggior contingente a quella scia 6 urJ.ta genìa; la politica propriamente d:!tto, la forma di go,·erno, non 1.:iha nul.a a eh..: vedere, almenu direttamente : costoro non se ne occupano : non sono nè m.>• narchici nè repubblicani, nè protezionisti nè libero-scambisti, nè clericali, nè massoni, nè espansionisti nè pacifisti, nè antimilitaristi nè guerrafondai, e nem n<!no, nel senso intellettuale de la parola, anarchici : lo sono nel senso falso , stupilo e malvagio Jeila parola, cioè sono gente ingorernab1le, sopratutto da sè stessi, men dì tutto es.si sono a1tarchi, p!rch~ sono,comc i bambini, come i selvaggi, come gli arretrati nella evoluzio'.1e individuale e collettiva, pri,;i di self-control e di poteri inibitori e regolatori del proprio io. Tutte le tare ereditarie inquinano loro l'anima e il corpo: iJiotismo, isteria, ep lt:ssìa, paralisi, alcool11.mo, sifiliJe, s,;ro folu, tisi, rachitismo, unemìa, artrite, diabett:, denutrizione cronica, hanno contaminato, a vicenJa, due, tre, quattro gc - ncrazie,ni precedt:nti, fin dove ia ricetca anamnestica può r·- saiirc:; il clima opprimente e 'nervante, d trapianto geografico, i, contagio corruttore ,!dia pc:ssima compagnia <li dieci, di cento , d1 mille commilitoni altrettanto e peggio infetti di \oro, l'opera dt:lle malattie e dei vizi speciali della vita militare e coloniale, tutto ciò fa il resto: e porta il joyeux ai confini della follìa , pur senza varcarli : a un principio , vago sì, ma costante, di ddiri0 J1 ptrs!:t.1zio11e, <l'aneste,ìa fisica e psichica, d'alternan7e d'eccitazione e di depressione, J'iperc:- stesia meteorica, <li turbamenti trofici e cir..:olatorii ; mentre già, come stimmate ered:tarie degenerative, erano f1e-:iucnti in lui gli atavismi e le assimm'!trie craniane e fa-:cia1i, lè deformazioni dentarie, le orecchie s-:ssilt, piatte, aJ ansa, pite - coidi, gli zigomi sporgenti, lt: mascelle prognate, lo strabismo, le arcate sopraccigliari esagerate , le braccia troppo lun8he, le anomalie cutanee e pilifere, la balbuzie, gli squilibri e le sproporzioni e le oscillazioni e le intlrmittenze in tutte le facoltà psichiche, l'inadattabilità all'ambiente socia!..:, la follìa della volontà, congiunta spesso alla normalità dell'intelligenza, l'epilessia larvata e st:nzu crisi somatiche, l' istt:rismo maschile non meno grave e profonJo e fatuo dd ft:mminiie. Ciò premesso : fino a che punto si posso:10, costoro, tenere imputabili e responsabili dei loro atti? Ma qui la parte, che potevo considerar letteraria ed artistica, dell'opera del Rebierre, si chiude, e comincia quella filosofica e giuridica: i documenti, i ritratti, i dati che potrebbero servire al rvmanzkre od al drammaturg:>, e che l'au tore raccoglie, traccia, analizza con mano maestra, finiscono qui ; il resto lo raccomando invece di preferenza al_ s~iol~go. al criminalista , al filantropo, al legislatore; esso s1 rt ferisce infatti al trattamento da usare a questi nostri fratelli traviati, più disgraziati, invero, che colpevoli, e alla profilassi sodai~ contro le cause che li profocono e 11moltiplicano; al mo:J.o d1 difendersene e di utilizzarli ; di correggere i correggibili e di attenuare la virulenza degli altri; ma, dicevo,_ciò non mi rìguarda più: lo leggo per conto mio, e mi pi..1ce, e m' istruisce , e mi persuade, e m1 g·ova; ma esi.:e dal quadro di questi (( stelloncini •, ed io fo punto.
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