~I VISTA POPOLARE 557 Occupati altra volta (t). Come queste ultime esse hanno cercato di adattarsi alle I egioni, nelle quali sono nate, a questo fine esse hanno voluto evitare di chiudere il loro insegnamento in quadri rigidi e immutabili, di fissare con precedenza il numero delle sezioni o facoltà che deve comprendere una Universi~à commerciale. Una prima categoria di studenti i ei quali erano predestinate le Università commerciali era quella dei futuri professori delle Scuole di Commercio di ogni ordine , che erano nume rosissime già prima che sorgessero le Universitè (2); d' onde la necessità di una important--: Sezione pedagogica. Ma le Università non devono for msre soli professori , esse devono preparare alle carriere pratiche e dare la coltura ai giovani che si danno alla banca, nella libreria, al commercio. Perciò gl' insegnamenti principali sono I' Ecan-nnia politica, la giurispruden:ra commerciale, la lingue viventi, la Corrisponden:ra ecc. Vi è poi una Se:rione di cultura generale che comprende i corsi di letteratura tedesca, di storia, di estetica, di letteratura straniera, di storia naturale e di filosofia. Que • sta Sezione sarà aperta agli studenti di tutte le Sezioni. L'amministrazione è anche mndellata su quelle delle Università tecniche; ma in quelle Commerciali i Municipi e le Camere di Commercio danno una influenza preponderante. L' insegnamento è teorico e pratico. Ne Ila parte teorica i Professori godono della più ampia libertà di opinione, come nelle ordinarie Università. Per evitare gl' inconvenienti temuti dalla Camera di Com mercio di Amburgo e dare dei buoni commercianti pratici ogni sezione speciale ha il suo seminario in cui ci snno esperienze ed esercizi di ogni genere. Biblioteche speciali per ogni sezione s.i sono fondate; e l'Accademia di Francoforte di un colpo ha consacsato 31000 franchi alla biblioteca del suo seminario per le lingue romane, libri, relazioni , riviste e giornali di tutte le parti del mondo in tali biblioteche. Per facilitare gli esercizi pratici l'Università di Lipsia ha creato un magnifico comptoir mode 1 lo, simile in tutto ai vasti stabilimenti in cui sffiuiscono e d'cnde ripartono per le cinque parti del mondo i prodotti manifatturati o agricoli di tutta una regioni. Per completare l'educazione commerciale i Tedeschi hanno organizzato dei ricchissimi Musei commerciali, dove si possono studiare i prodotti nazion?li più perfezionati e sopratutto queili della industria straniera; ivi gli studenti possono formarsi un'idea esatta degli scambi possibili, e studiare i processi di fabl:-ricazione dei loro concorrenti stranieri. In questi Musei c' è una terza sezione con Biblioteche ed Utfici d'infor~azione nei quali studenti e commercianti possono documentarsi sull' origine di tutti i prodotti stranieri esposti. Infine, segnando l' esempio delle Università tecniche quelle commer:>iali promuovono della esecuzioni sotto la guida di una professione per conoscere direttamente i grandi stabilimenti, le industrie delle regione, le ruote delle amministrazioni rispettive, gl' impiegati e gli operai all'opera e potersi anche interessare della questione sociale e dei rapporti tra capitale e lavoro. A Francoforte l'Accademia delle Scien:re sociali e commerciali ha conchiuso un accordo colle Banche perchè gli studenti che si destinano alle Finanze vadano a farvi il loro apprentissage. Le Università commerciali tedesche non sono scuole chiuse ma aperte a tutti senza limitazione; e son~ anche larghe verso (1) L'articolo dello Schoen sulle Università tecnica fu da noi riassunto nella Rivista popolare del 1899. La Reda 1 ione (2) La Prussia nel 1903 aveva 253 scuole commerciali di perfezio!'amento con 25,927 studenti; in Sassonia sono quattro volte più numerose in proporzione della popolazione. gli studenti stranieri. Le spese sono poche per gli studen ma ir: generale sono più forte per gli stranieri. Le Università commerciati non hanno ancora il diritto di creare dei dottori; ma conferiscono un diploma di studi commercia/i superiori. Il risultato di questi studi è che quasi tutti i Consoli francesi e inglesi nelle loro relazioni constatano che i Tedeschi conoscon-) meglio degli altri i bisogni e i gusti delle nazioni straniere. I loro viaggiatori hanno una meravigliosa facoltà di assimilazione e di adattamento agli usi del paese in cui rappresentano la loro patria. Invece di offrire gli stranieri i prodotti del loro paese a prnzi seguati in moneta europea essi indicano i prezzi nella moneta del paese. Sembrann dettagli inutili; ma la conquista di un mercato orientale spesso dipende do dettagli di questo genere. I commessi tedeschi conoscono la lingua, le le~gi e gli usi dei paesi in cui vanno a fare affari; hanno la conoscenza tecnica dei processi di fa b bricazione dei prodotti, che vcgliono vendere e riferiscono alle case produttrici quali modificazioni si vorrebbero portate dai consumatori alle merci. Perciò l' in.fluenza della Università commerciali, sul commercio tedesco è stata mal?"giore di quella· delle ~niversità tecniche. La Francia dovrebbe pensare ad imitarle. Dovrebbe ridurre le spese per gli studenti, che sono quasi doppio di quelle pei Tedeschi. Si dovrebbe badare sepratutto all'in!:egnamento migliore e più largo defle lingue straniere. L'inchiesta della Camera di Commerrio francese a Co~tantinopoli constata delle deficienze in proposito; e sono concordi i Consoli. E noi chiudiamo con questo brano del rapporto del viceconsole di Francia a Kossovo: « Ho già parlato del metodn tedesco, i cui viag- « giatori cercano conoscere i gusti dei clienti. Senza spingere (< l'imitazione troppo oltre, non si potrebbe fare qualche con- « cessione per attirare la clientela dei compratori? L' articolo « francese gode delle simpatie del pubblico benchè noi nulla « avessimo fatto per mantenere il nostro dominio. Facciamo « conoscere i nostri prodotti, proviamo che possiamo fornire « alle stesse condizioni degli altri pnesi e lavoriamo ad estir- « pare la falsa idea, che noi vendiamo troppo caro. Abbiamo « articoli a buon mercato che converrebbero benissimo ai (< bisogni del paese; bi sognerebbe farli conoscere per mezzo « dei soli intermediari capaci di una tale missione: per mezzo « de' viaggiatori colti e intelllgenti ». (Mercure de France, 1° Ottobre. + Friedrich Nanmaun (ex pastore capo dei nazionali sociali): Un martire. - L'ira pretina si ni,s ~ose dietro la giustizia che restò profanata. L~ giustizi a civile non ha condannato il Ferrer. Egli doveva esser colpevole del grave attentato che tre anni prima scosse Madrid. Doveva, non perchè vi fossero i:-ruove ma perchè egli era designato come capro espiatorio. Anni sono pare avesse sentimenti anarchici. Può essere : se vivessimo in Spaga, avremmo noi pure op:nioni speciali. Ma egli non fece nulla che merita~se pena. Ed il tribunale civile lo lasciò libero dopo che preti e mag:strati avevan calpestato la sua opera scolastica. Quando Ferrer lasciò il carcere preventivo non era migliorato nel concetto dei dominanti. Dicesi che abbia parlato della rivoluzione futura, della vittoria della scienza sulla miseria. Ma non egli ha fatto la rivoluzione; nessuna traccia di prova su :ciò. Può essere che spiritualmente egli fosse dietro alla solievazione di Barcellona come Tolstoi dietro alla rivoluzione russa. Ma i Russi si son guardati dal metter le mani su :Telstoi mentre gli spagnuoli hanno ucciso Ferrer. Ciò ·che non. aveva fatto il tribunale civile, fece un tribunale di guerra. Ferrer è morto ma sulla sua tomba è acces9, l9, lotti:!,. Che sapevamo noi Ji lui vivo?
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