Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XV - n. 19 - 15 ottobre 1909

RIVISTA POPOLARE 507 PeP la diffusione della Pi• vista. - Mancano a noi n1ezzi per la grande reclame, per la reclame capitalistica; noi contian10 soltanto sulla cooperazione degli an1jci e di quanti credono e sanno per esperienza, che la Rivistapopolare compie opera indespensabile per la formazione del carattere, che manca in Italia e della coltura positiva, <leficientissin1a, specialn1ente tra gli elen1enti più avanzati e più democratici Agli amici della Rivista, quindi, rivolgiamo caldissin1a preghiera di procurard abbonati e buoni indirizzi di abbonabjJi. Li avvertian10 in pari ten1po, che per facilitare la loro opera daremo la rivista g·ratis da oggi a tutto Dicembre 1909 a quanti pagheranno anticipatamente l' abbona111ento per l' anno 1910. Concedian10 pure degli abbona111entidi saggio bi111estraliper lira una. + Il Ministro della marina e li gluoo 0 di borsa sul titoli siderurgici. - Nel proresso Ferr 1-Bd,tolo fn un 111.ng-odiscorrere 1,11lla influenza esercitata dalle C'<'mmissioni del Ministero della mA-- rina snl valore in Bona delle azioni dello Stabilimento di 'rerni. Oggi ci troviirnw di fronte r d un fatto analogo e non mtno mi:-iterioso. Il giornale dei lavori pubblici e dell 0 strade fen·ate, sµesso bene informato e cbe ha non di rriro delle inf<_.i1r,azioni, che barino c?.rattere uffic:oso, i11 uno dei 8uoi uumeri di agosto - crediamo in quel'.o del 15 - èett.e notizia di una segreta relazi~ne. del ministr~ Mi1?bello, secondo la quale in 7 anm s1 dovfirnno npa.rt1re tra gli stabilimenti si- <ÌArnrgici italiani per 350 milioni di lavoro. In Borsa si Rpeoulò sulla. notizia. e si aecer tuò il movjmento al ri,ilzo Rui t-itoli della Terni: della Savona, dell'Elba e dell' Ansrildo. li .rniuistAro della Mari11A.smenti la. notizia. e negò la e~1t:1tenzadi quella reJ~zione e il Popolo Romano C<!Iltrnua a negarla; ma rn pari tempo fece iniziare pr?ees~o pen~lc contro il _Gi01·nale dei lavori pubblici ue1 cm uffici venne praticata una rigorosa perquisizione onde rinvenire il corpo del reato, e scoprire chi aveva poi uto trafugarla dal ministero stesso. E qui si para subito una formidabile obbiezione : se la notizia sulla relazione Mira.bello ern falsa, perché ?e;care il corpo del reato? perchè le indagini sul post:nb1le autore del reato stesso? E' evidente che i! Ministero della Marina con queste indagini ha dato nna smentita a sè stesso ed ba riconosciuto la esistenza ne.gata dal doc11mento ! .1~1 tuu to come 08tierva i I Gfornale dei lavori pubblici (30 settembre) colla smentita di nna verit.à, cioè con una menzogna ufficiale si è prodotto nn brusco e rilevante ribasso in Borsa in danno delle azioni delle ~ocietà siderurgiche sopracitate. Il caso c1 sembra molto interessante e ci sorprende che la stampa q notidiana non ci si sia abbastanza fermata ed attendiamo l'esito del processo pe1· intrattenereeae d1 uuovo - se p11r andrà innanzi. E a farlo continuare il ministero della Marina non avrà molto inte1:essé, µerchè Il Gio1·1iale dei lavori pubblici è convrnto che è proprio da qnel ministero che partono le notizie al servizio dei borsaiuoli-borsisti. Esso a~- sicura pure che la famosa Helazione Mira.bello, in unica copia, è gelosamente custodita nella Cassa forte del Ministero della Marina. + Virtù e difetti delle popolazloal del Mezzogiorno. - Pare che il Giornale d'Italia io q 11e8ti tempi d'inchieste, ora noiose, ora inutili, ne abbia aperta una sull'arg-omento che porta il titolo di questo stelloncino. La prima risposta è d: Francf'sco Ni tti. La troviamo ricca di spirito, letterariamente bella e non contraria a verità, per qnanto incompleta e piuttosto· reticentemente pessimista verso le popolazioni del Mezzogiorno. La riproduciamo. « Caro Incagliati, e Come rispondere alle vostre domande e come posso nsarvi la poca cortesia di non rispondere? e Renan ha detto che, per fare un corao di et'lografia, basta passeggiare per una via di Napoli. Tutte le razze di Europa e del bacino del Mediterraneo s' incontrano. I più puri discendenti dei biondi normanni vivono in:;;ieme ai figliuoli dei saraceni. La palma e l'abete non Ai sospirano da lontano, e0me nella poesia di Heine, ma sono una accanto all'altra sulla stessa terra. .-Anche in politica niente è diverso quanto un meridionale da un altro. La stessa terra ha dato Crispi e di Rudinl, Nicotera e Spaventa, Bonghi e Magliani. Dopo il 1875, quando s'innalzò la Sinistra e si abbassò la vita politicfl. italiana, vi è stato uno sforzo continno per trasformare il Mezzogiorno in terra di maggioranze. Ma, anche adesso, quale diversità profonda tra gli uomini che rappresentano l'Italia meridionale I e Quale è, voi mi chiedete, la e virtù prevalente dei meridiomdi? > Una sola: fanno ancora molti ngli e, nella grande maggioranza, sono nei rapporti familiari virtuosi. Si può amare o non amare i I Mezzogiorno ; ma si devi:i riconoscere che fat-almente, fra un certo n11mero d'anni, avrà un'azione soverchiante in Italia. Dove sono più le famiglie numerose in tr;)lr,e provincie del Nord d'Italia? A Torino e in qualche altra città pare che da qualc!18 _tempo ~ _figli capitino sol? per equivoco. In Puglia 11 sole e caldo e, se anche 11vrno non si vende, si fanno i figli; in avvenire esporteranno i figli. L'A.vvenire sarà dei popoli espansivi e il M.ezZVO'ierno d' Italia, pure traverso gli errori si espande. ~ Qnale è «il difetto prevalente?• Io materia di difetti non so proprio deciderrui per la precedenza. Credo che se mi decides8i, capiterei negli stessi spropositi in ~ui cadde il burocrate che preparò il decreto per le precedenze a Corte ! e Un bruttissimo difetto è la povertà. L'Italia meridionale è più vicina all'Africa ehe all' Europa centrale, ha troppa malaria, clima dJficilissimo, naturale povertà. E' un d~fetto che do.vrà _sc?mpari_re: com!nciano già con la rnsofferenza I pnm1 segm della rmnovaz1one. e Un altro difetto è la imitazione di Esaù. e I meridionali per imprevidenza si riducono semprE> alJ' e ultima. ora • e per un piatto di lenticchie sacrificano tutto. Hanno avuto un'azione assai modesta nella politica di Stato e per crudele ironia si è ritenuto che se ne siano avvantagi~iati. Quando invece i meridionali meno scrupolosi (per fortunà non molt.issimi) ai sono abbandonati piuttosto all'autofagia,. cioè alle cure della provincia, del comune e delle opere pie. GeJtti più civili banno gu,-u-dato invece lontano! Cosl nello elenco dei grandi appaltatori di Stato che I' on. Saracco allegò a un documento parlamentare, i meridionali quasi non figura.no. e E come dimenticare no difetto che in varià misura. ha tutto il nostro paese : li~ impressionabilità, che det~rmina la impulsività e µredisµone alla ir~rbole? e Come vedete, caro Incagliati, non ho risposto alla

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