Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XV - n. 18 - 30 settembre 1909

RIVISTA POPOLAl{E 483 Nello stesso periodo il partito ha incassatojl,105,250 marchi, ne ha spesi 621,200; ne ha in cassa, in danaro, 453,060. I tribunali h!\nno complessivamente inflitto ai socialisti 27 anni e 10 mesi di prigione e li hanno con· dannati a 28,450 marchi di ammende: vi sono qnindi 9 anni di più di prigione e 5000 marchi di ammende di meno dell'anno precedente. Il Com1tato direttivo del partito ha inviato 20,000 franchi al Socialiste, organo di J ules Guesde , e sono stati aiutati 5.nanziariamente anche i rivoluzionari spagnuoli. Ma, e la domanda è, ci sembra, molto logica; ma è un bene che quel partito la cui funzione fu, fino ad oggi di propul::iione; trasformi in diversa questa sua forza ? E non c' è pericolo che ove manchi la spinta energica in avan ti, anche il partito socialista esaurisca troppo presto le sue forze e perda la sua efficacia creatrice, fattiva, come a.lcuni partiti borghesi l' hanno perduta? Questo sarebbe, questo è anzi il pericolo serio, 110n per il partito socialista il quale procede per forza e fatalità di cose ma per l'avv11nire della società. Se consideriamo la poco influenza che ha nella vita pubblica e nella politica interna della Germania, il partito socialista. tedesco, pure tanto forte, che è stato sempre, meno i primi anni del suo formarsi, un partito parlamentare, lo si dovrebbe temere ; se nonchè il partito socialista ha a. sua volta una ala estrema-che qualche volta, ma a torto, respinge l~ qualifica di socialista - la quale esercita rispetto al partito socialista quella funzione di propulsore , che nei giovani anni dell'entusiasmo e delle idealità, il partito socialista esercitò rispetto alla borghesia. Questa ala estrema composta di sindacalisti e di anarchici -- i qu1:1.licominciano ad acquistare il buon senso di non parlare più di violenla individuale e di propaganda del fatto - comincia a formarsi ora in Germania-lo si è veduto al congresso di Lipsia-come è già da tempo formata in Francia, e comincia ora ad agire coerentemente in Italia. Ed è questa frazione appunto che impedirà al partito socialista di affogare nel pantano dt'i partiti non più politici, ma politicanti, ne raccoglierà. l'eredità. quando il partit) sooialista diventato di fatto partito di gove"no, avf'à esaurito il suo compito e consumato le sue forze: Proprio come si è delineato al congresso di Lipsia nella lotta fra riformisti ed estremi. A. A. Perc~è ils~natore Rattazzi nonarrossisca ... Un mio amico da fratello, che conosce il mio temperamento e i miei precedenti; che spesse volte mi ha rimproverata la facilita colla quale rilevo le ingiurie di persone non meritevoli di attenzione; che mi vorrebbe più orgoglioso , tanto orgoglioso da rispondere con spr...:zzante silenzio anche ai non infimi botoli che mi ringhiano spesso e ben compensati alle calcagna , pochi giorni or sono mi scrisse sorprendendosi che io non avessi rilevate le chiare allusioni del senatore Urbano Rattazzi alla mia persona nella ben nota intervista con un redattore della Gazzetta del Popolo <li Torino. Se non che qui, in Castrogiovanni, non ho modo ed occasione di leggere La Gazzetta del Popolr, e nei brani della intervista pubblicati dai giornali che leggo ordinariamente, l'allusione o non c'era, o perchè collocata nella coda velenosetta mi era sfuggita. Ebbi icr l'altro dalla cortesia della Direzione del qu0tiJi-1no torinese il numero che la conteneva ed ho dovuto convincermi, che il mio amico aveva ragione di sorprendersi del mio siienzio. Infatti, il senatore Rattazzi disse: « c'è da arros- « sire pensando che chi ha lasciato insoddisfatte « alla Banca d'Italia per 200 mila lire di cambiali ccsi tramuta oggi in paladino della pubblica mo- « ralità ». E proseguiva cosi: « c'è· da arrossire ve- « ramente pensando quanto sono caduti in basso i « nostri costumi politici ». I colleghi Eugenio Chiesa ed Enrico Ferri , che fecero nella Camera di buona voce aperta e sonora il nome del senatore R.attazzi , non hanno - per loro fortuna - cambiali non soddisfatte alla Banca d'Italia, e devo perciò ritenere che egli abbia proprio alluso a me con quella sua pudibonda frase, quantunque essa contenga qualche inesattezza m:1teriale, che, per fargli piacere, mi affretto a correggere. Le cambiali insoddisfatte, che portano la mia firma, o nelle quali ho riconosciuto la mia solidariet:ì, ammontano a L. 315,000 e non a L. 200,000; ed erano solo in piccola parte in favore della allora 'Banca Nazionale, ed ora sono della Banca d'Italia. Non potevo nè dovevo rilevare le ingiurie del canagliume giornalistico che pesca nel fondo dei rettili o in quelli più pingui degli affaristi; ma la condizione politica e sociale del senatore Rattazzi, candido come una vestale e ingenuo come un fanciullo in tem:1 di affari, m' impone il dovere di rispondere; tanto più che vorrei che egli, non uso a facili arrossimenti per l'affarismo insediatosi al Senato , risparmiasse il suo rossore per la facilità colla quale, di lui e dei membri del governo, si sospetta e si parla, non a bassa voce, nella Camera dei Deputati. + Il senatore Rattazzi conforta la propria salda coscienza , a proposito delle accuse e dei sospetti enunziati contro il retroscena delle Convenzioni marittime, ricordando che si sospettò sempre e ingiustamente in casi simili; si sospetto qualche cosa di losco perfino sulla compra del Palazzo di Piazza Castello io Torino, fatta da Cavour nel 1853 , e per la quale si dovette porre alla Camera, per farla passare, la quistione di fiducia ..... Il candido e ingenuo senatore confonde però e trascura non poche cose. I precedenti di Cavour, nella sua vita politica, non autorizz.avano a sospettare di lui; di altri si può dire altrettanto? E inoltre. La compra del Palazzo di Piazza Castello sarà stato un afraretto, tra si e no, <li mezzo milioncino; le Convenzioni marittime volevano vincolare l'economia nazionale per 25 anni ed importerebbero ia spesa di circa 700 milioni. Non pare al senatore Rattazzi che questa diversa cifra meriti maggiore considerazione e che in essa possano annidarsi molti maggiori appetiti e molte maggiori seduzioni ad affari loschi, cui non presta• vasi l'acquisto del Palazzo di Piazza Castello ? Nè il senatore Rattazzi tu meglio servito dalla sua memoria quando volle fare intendere al suo intervistatore, che, in fondo, i sospetti e le accuse del genere di quelle lanciate contro gli autori delle Convenzioni marittime si risolvettero sempre in una boll:1 di sapone. Uh! no: si corregga on. senatore. Quando rispettabili e serii accusatori, vincendo la res1stenza onesta e disinteressata di varii governanti riuscirono a pi ovoc,ir serie indagini - per quanto

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