Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XV - n. 18 - 30 settembre 1909

RIVISTA POPOLARE 493 opin10ne di chi sohnava di fare dell'Africa equatoriale una vasta colonia di popolamentori bianchi, che vi furono trasportati ad ammalarsi e perire. Oggi tutti sanno che la colonizzazione non è possibile se non col lavoro degl' indigeni. « Dans toute l' Europe - diceva testè il Dr. Rathgen, direttore dell'Istituto Coloniale di Amburgo, in una sua conferenza a Bruxelles-· mais principalement en Allemagne, on affcctionne la théorie de la supériorité de la race bianche sur les races noires. La vérité est que les moeurs et les habitudes du négre sont exacternent ce qu' eiles ètaient chez nos ancvtres. Nous arrivons nous, tout à coup, chargés de notre civilisation, en présence de ce que nous étions il y a de nombreux siècles, et nous sommes surpris. Le negre n' est pas un inférieur: c' est primitif )). Augusto Chevalier, reduce da' suoi ripetuti studii di esplorazione e d'i nchieste economiche proseguiti nelle regioni dello Tsad e in tutta l'Africa Occidentale, citando i risultati meravigliosi ottenuti in pochi anni nelle piantagioni di cacao a San Thomé, a Porto Principe e nella Costa d' Oro, smentisce il pregiudizio, che la razza nera non sia suscettibile di adottare in breve tempo nuovi processi di vita economica e nuove maniere dì cultura. cc In tutta la Costa d'oro non v'è una sola piantagione di Europei; tutto il cacao esportato è prodotto senza eccezione dai negri, che lavorano liberamente per conto proprio. La funzione dell'europeo consiste nell'esserne compratore e nel dirigere l'esportazione verso i mercati e le agenzie delle grandi case d'EL1ropa >>.E si tratta di una coltivazione e d'una esportazione, che dall'umile inizio di 80 ltbbre inglesi nel 1891, era salita a 1,200,794 libbre nel 1909 e a 11,451,458 libbre nel 1904, per un valore di oltre 200,000 sterline. « Ci sono m__,ltedifficoltà da superare, ma non è impossibile riuscire. Sopra tutto bisogna guardarsi dalle opinioni preconcette dalle leggende diffuse da chi non ha compreso ancora la vita ecouomica degli abitanti dell'Africa occidentale, i quali amano il benessere più che non si creda e sono infinitamente affezionati alla propria terra, e laboriosissimi qoando si tratta di farla fruttare per ricavarne nutrimento e guadagno>>. Dall'opposto lato dell'Africa una voce non meno autorevole, quella del venerando D.r Abbate ·Pascià, narrando le sue impressioni di Khartum riveduto alla distanza di cinquant'anni, concludeva, innanzi ai membri della Società Geografica del Cairo, con parole piene di speranza nell'avvenire e et sur tout dans l' amélioration morale de toutes ces races noires ... car, comme toutes les races humainfs, la racc soudanaise est susceptible de bonne éducation en s'assimilant les qualités et les vertus de l'enseignement ». Naturalmente, avvertiva il saggio vegliardo, " pour ce perfectionnement il faut encore du temps et ce n' est por à nous, qui appartenens à une race dont l' évolution intellettuelle fut longue et laborieuse, de prétendre à ce qu' un évolution similaire s' accomplisse en Afrique du jour allendamain >>. Conformi impressioni riportò dal suo viaggio al Congo, l'onor. Vandervelde. Nella Sierra Leone ,..les cafés, ies restaurants, les hòtels, les magasins sont tenus par des noirs; à la poste, il n'y a que des employés noirs; au barreau de Freetown tous les avocats sont des noirs .... ». Ebbene, scriveva egli: " ce qui a été fait ici, peut étre fait ailleurs; l'exemple de Sierra-Leone laisse entrevoir la possibilité d'une colonisation qui associe les Européens et les indigènes, qui soit avantageuse aux uns et aux autres,qui cesse d'étre sinonyme d'exploitation et d'oppression ». Il comandante Lemaire (anche gli uomini di spada concordano coi sociologi e con gli economisti) mette in_ fronte al ren~ico~to della sua missione CongoNilo questa specie d1 professione di fede: « Le développement normai de tout pays neuf ne peut éviter le déboires et les hontes que par une reconnaisance préliminaire, bonne et complète de ce pays; ... par la connaissance, enftn, de la psychologie des diverses branc_hes du rameau humain, psycho/ogie qui établira de plus en plus que /es diverses races sont soeurs et peuvenit s' entedre. Il n 'y aura que heurts et malheurs tant que des races, se prétendant supèrieures, affirmeront sans plus que le autres sont incapables de mème dèveloppement quell'elles mème, Dix ans passés au contact de la race noire, tant méprisée jusqu• ici par la race blancht:, m' ont appris que le /Jlanc se trompe et que nombre de ses affirmations ne sont que le produit d'un subjectivisme prétentieux ... II y a sur terre ies hommea qui s'entendront de mieux en mieux, gràce aux travaux et aux efforts incoercible des sa vants et des artistes •. Come lo prenunziava Pasquale Villari all'ultimo Congresso Internazionale di Sienze Storiche tenuto in Roma: <t ••• ogni secolo ha i suoi grandi problemi da risolvere ... Dopo molti conflitti e molti pericoli, che non sono ancora fi. niti, noi abbiamo redento, consacrato il lavoro dell' operaio, aumentando così la forza, la dignità sociale. E ciò costituirà forse la gloria maggiore del secolo XIX. 11 secolo XX deve non solo condurre a compimento qut:st'opera, ma deve ancora accanto al concetto di nazionalità, promuovere quello cti solidarietà internazionale, e deve ancora trovare ii modo di migliorare le condizioni materiali e morali delle genti di colore, senza lasciarsi da esse degenerare e senza il pericolo di promuovere nuove tempeste come quelle di cui altre volte ci mi - nacciarono gli Unni\ gli Arabi, i Mongoli. E come le classi superiori della ne,stra società sollevarono sè stesse provvedendo alle inforiori , così la razza bianca salirà !1 maggiore altezza morale, se riuscirà ad illuminare dt nuova luce la coscienza delle razze inferiori ». Queste più savie e più civili dottrine, per le quali alfanatismo di razza e alla lotta che uccide, si viene sostituendo la pedagogia che aiuta e l'alleanza che feconda, sono il frotto di un sapere più vasto e più completo. Se gl'indotti parlano ancora il linguaggio della prepotenza, tutti i più esperti e intelligenti di cose africane fanno intendere, che la messa in valore del continente nero è intimamente tegata alla conservazione, all' educazione e al miglioramento degl'indigeni. Con quest'augurio, con questa speranza, la Geografia più illuminata dà la mano alle scienze storiche ed economiche e conferma le intuizioni e le esortazioni della più elevata Filosofia. A. GmsLERI ~TBLLONCTNILBTTBR~fill XLVII. Per la bellezza della Patria. La fine del secolo scorso ed il principio di questo sono caratterizzati da un vivo risveglio, determinatosi e rapidamente ingigantito in tutto il mondo civile, del sentimento estetico, e, in modo particolare , del rispetto della bellezza art1st1ca e naturale, del culto e della difesa dei monumenti , delle creazioni geniali 11ntiche e moderne, dei luoghi che la Natura stessa ~a creati più belli, più pittoreschi, più poetici. Ora, io ho passata buona parte delle mie vacanze, questo anno, in uno dei pae~i d'Europa che possono dirsi tra i prediletti della Natura, la quale vi ha profuse tutte le sue meravi glie, il monte ed il lago, la valle ed il bosco, l'idillico e l'orrido, in breve spazio , a due passi I' uno dall'altro , come in un campionario riassuntivo dei suoi prodotti stupendi; e del mio viaggio, del mio soggiorno, delle mie escursioni, mi è rimasta questa massima e sintetica impressione , in confronto della reg'one dei laghi lombardi da cui venivo e dove ristetti an-

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