490 RIVISTA POPOLARE Spettimentalisrno soeiale Come si provvedeall'istruzione popolare in !svizzera In uno degli uitimi numeri di Minerva era largamente riassunto un articolo del Preussische Iahrbucher (Luglio) nel quale si parlava dell'esame di coltura delle reclute svin:ere e dei suoi risul1ati. L'articolo è interessante per noi Italiani perchè c'insegna quale dovrebbe essere il minimum di coltura che si dovrebbe acquistare nelle scuole elementari; quali cure si prende della istruzione il Ministero della guerra elvetico che nomina un ispettore pedagogico, che ogni anno si mette in relazione cogli ispettori pedagoci federali affinchè nelle varie sedi di esame delle reclute si seguano i medesimi criteri nella valutazione delle prove. Poichè tutte le reclute della Svi,.,zera nel momento del loro arruolamento subiscono un esame di coltura e vengono rigorosamente classifica ti come ottimi, buoni e cattivi. In quanto alle materie di esame l'autorevole rivista tedesca osserva : « Le maggior ?arte dell~ reclute svizzere riesce a superare in modo soddisfacente le varie prove. In complesso le nozioni richieste per superare felicemente l'esame a cui vengono sot• toposte le reclute svizzere nqn eccedono quelle che in Germania vengono impartite nelle scuole elementari. Vi è tuttavia una prova che un licenziato dalle scuole elementari tedesche non riuscirebbe a superare, ed è quella relativa ali' ordinamento politico amministrativo del proprio paese , . « E' questa una materia che non figura affatto nei programmi delle scuole elementari della Germania, mentre viene insegnata nelle scuole elementari della Svizzera , dove si annette grande importanza a tale conoscenza li. • Agli allievi di queste scuole si insegna quale sia la diffe - renza tra monarchia e repubblica , tra aristocrazia e democrazia , tra democra.z.ia pura e democrazia rappresentativa, come pure si indica loro la distinzione tra Confederazione e Cantone. Si forniscono nozioni sulla costituzione del Governo centrale, sulla composizione e le attribuzioni delle assemblee legislative, sui doveri del potere esecutivo, sui diritti dei cittadini di fronte ai poteri pubblici, sulla costituzione del Can - tone, e così via ». « E' innegabile la grande utilità di un siffatto insegnamento per la vita politica: del paese, e, per mezzo dt esso, i cittadini svizzeri sono posti in grado di conoscere e apprezzare I' importanza dei diritti politici che sono chiamati a esercitare, e di rendersi conto della responsabilità sociale che si accompagna all'esercizio dei diritti medesimi - cose di cui gli elettori tedeschi per la mancanza di un opportuno insegnamento nelle scuole elementari, hanno in generale una nozione molto vaga e imperfetta , augurarsi perciò che anche nelle scuole elementari della Germania si introduca un corso sulle istituzioni politico-amministrative del paese •. L'augurio dello scrittore tedesco non si dovrebbe formulare con maggiore ragione in Italia? In quanto alle istituzioni politiche tra noi non solo le ignorano le reclute; ma non ne sanno buccicata molti impiegati, consiglieri comunali e provinciali, - e perchè tacerlo? - forse qualche deputato al Parlamento. In !svizzera si provvede efficacemente perchè la coltura si diffonda tra le reclute. « Le statistiche relative all'etsito delle prove, dice il Preus ~ische _Ja~rbucher, sono pubblicate e largamente diffuse in tutto 11 terrn?no d~lla Confede~azione. Oltre che i prospetti più sopra r1cordat1 , la pubbhcazione contiene delle carte nelle quali con una colorazione speciale sono contraddistin;i i distretti le cui reclute hanno fatto meno buona prova nell'esame pedagogico. In tal modo le autorità dei distretti che me::o curano l'istruzione popolare sono poste sull'avviso e potentemente stimolate a curare meglio le scuole da esse dipendenti ,. . « ~• esperienza ha dimostrato che siffatte pubblicazioni coat1tu1scono un mezzo straordinariamente efficace per incitare lo zelo delle autorità locali e promuovere il progresso della coltura nel paese •. 11 Alcuni Cantoni hanno adottato dei provvedimenti di rigore contro le reclute che ali' esame riportano dei punti cattivi e così fanno fare non buona figura al Cantone a cui ap partengono. Per esempio, nel Canton Ticino , alcun i anni or sono, i giovani che non a vevano superato l' esame con esito fav"revole , veni vano severamente rampognati . mentre i loro nomi eran0 pubblicati nel foglio ufficiale :iel Canto ne. Inoltre essi erano obbligati, dopo finito il servizio militare, a frequentare un corso d'istruzione speciale, e le spese di questo er1Jno poste a carico dei Comuni a cui essi appartèneva no , come punizione per la negligenza dimostrata per I' andamento delle loro scuole n. (( E' certo che all'esame a cui vengono sottnposte le reclute e alla pubblicazione dei risultati di esso sono in gran parte dovuti i progressi ottenuti in !svizzera nel campo della coltura popolare •. « L' esame dei prospenr dimostra nel modo più evidente i progressi dell' istruzione rubblica in Isvizzera nel corso degli ultimi anni. Risulta da essi, per esempio, che mentre nel 188 r, sopra 100 reclute esaminate si ebbero 17 esiti ottimi e 27 cattivi, nel 1907, cui si riferisce l'ultima statistica, si ebbero 39 esiti ottimi e 4 cattivi ». « In un altro prospetto sono specificati gli esiti delle singole prove d'esame. Così nel 1907, per 100 esaminati , si ebbero nella lettura 90 esiti bi..oni, 1 cattivo; nella composizione 75 esiti buoni, 3 cattivi; nell'aritmetica 76 esiti buoni, 6 cattivi; nella ~onoscenza della patria 64 esiti buoni, 8 cattivi •. « In un altro prospetto i dati sono classificati per Cantt ni e Distretti , e così da esso apparisce in quali luoghi I' istru - zione popolare è meglio curata, in quali invece è più negletta •· La misura dei progressi , infine, viene data da queste ultime cifre: nel 1865 vi erano 3 analfabeti per ogni 100 reclute esaminate; nel 1907 sopra 27,500 che subirono l'esame se ne trovarono appena tre, che non sapevano leggere. E in Italia dopo 32 anni dalla legge De Sanctis sulla cosidetta istruzione obbligatoria ce n'erano in media nel Regno 32 su 100, che arrivano a 60 in alcune provincie del mezzogiorno e della Sicilia l Lo zonco L'Atlante d'Africa (lì « Negli ultimi cinquant'anni, percorsa ed esplorata in tutti i sensi, l' Africa ho cessato di essere quel continente tenebroso, arcano, orrendo che per tanti secoli eccitò l'immaginazione e - ancora dnecento anni dopo la scoperta dell' America e della Australia - rimaneva il più ignorato del mondo antico. Oramai la storia delle scoperte, anche per l'Africa, può dirsi terminata, è incominciata e procede. coi celeri mezzi di una civiltà industrialmente progredita, la storia della sua Cùlonirza1ione. Più non rìmane un sol miglio quadrato di territorio sul quale qualche potenza europea non abbia prock1nato la propria sovranità o anticipato i calcoli delle sue aspirazioni. Battelli a vapore solcano quotidianamente gl' immensi fiumi, là dove, un 20 anni addietro, a malapena comparivano zattere e piroghe informi di selvaggi ; nuove ferrovie si tracciano e si costruiscono traverso ai diserti e alle foreste impenetrate; potenti Compagnie commerciali gettano le reti dei loro traffici .ra l'uno e l'altro lago, dall'uno all'altro oceano; è ormai gli indigeni, smessa l'abitudine di mangiarsi l'uno con l'altr\..,, si vengono abituando al lavoro, nelle ferrovie, nelle piantagioni, nelle miniere ... Otello nero dopo aver tentato invano di soffocare Desdemona ( 1) Arcangelo Ghisleri ci usa Ia grande cortesia di com un icarci l' Introdu 1 one al suo Atlante d'Africa, splendidissimo volume che l'Istituto di Arti Grafiche di Bergamo, pubblicherà tra pochi giorni, Noi nel riprodurre i punti principali gli rivolgiamo vivi ringraziamenti, augurandogli che quest'opera cui egli consacrò così lungo studio e così grande amore ottenga il successo che merita. La Dire 1 ione della Rlvl1ta
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==