Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XV - n. 17 - 15 settembre 1909

RIVISTA POPOLARE 473 4415 di liriche. e drammatiche. Non mancano le istitutrici e le operaie delle fabbriche. Ma il grosso è formato dalle operaie delle campagne::, che salgono ad altre tre milioni. E questo elevatissimo numero di lavoratrici, che bisognerebbe redimere, diffondendo è perfezionando la loro coltura professionale. Nella Gran Brettagna, sotto questo riguardo, si è molto più innanzi della Francia. Molte signore e signorine inglesi s' interessano all'industria agricola e vi diffondono l'istruzione tecnica. Esiste, per esempio , al di là della Manica una scuola di giardiniere, a Bredon nel Worcesterhire. Nulla vi è trascurato. Vi si insegna il modo di disegnare i parterres , di conoscere i fiori più rari , di popolare i fondi di tuberose ecc. A Bredon la durata dell'insegnamento è di tre anni. Nulla più attraente dice la contessa Puliga di vedere le allieve di quella scuola nel loro comodo e pittoresco costume. Esse vi acquistano la salute, la disinvoltura, la cordialità ed anche il bunn umore. In virtù di queste scuole speciali, in Inghilterra si sono diffuse le scuole dirette da donne. E ciò ad onta dell • opposizione degli uomini, sempre gelosi della concorrenza, che può venir dalle donne. (Les documents du progrès, luglio 1009). + Iniziative per una ptù efficace proteztone degli emigranti nello Stato di New York (Stati Uniti d'America. - Da lungo tempo si era iniziato negli Stati Uniti d'America e specialmente nelle Stato di New York un movimento inteso a provocare dal Governo opportuni provvedimenti nei grandi Ct!ntri urbani. Il movimento dette alcuni risulta.ti legislativi ed in ultimo provocò la legge approvato dallo Stato di New Y()rk il sei maggio 1908, con la quale il Governatore dello Stato venne autorizzato a nominare una commissione di nove membri allo scopo di studiare le condizioni ed i bisogni degli immigrati stranieri residenti nello Stato. • Questa Commissione, a far parte della qnale fu anche chia • mato il direttore dcli' lnvestigation Bureau fot· iialians annesso al R. Consolato d'Italia in New York, avv. Gino Speranza, accintasi sotto al compito affid<itole , chiese informazioni e suggerimenti circa l'argomento che era oggetto dei suoi studi llnche alle nostre istituziani italiane di patronato per gli emigranti esistenti in New York. Queste aderendo all'invito loro rivolto, inviarono alla Commissione un elaborato memorandum, che costituisce una pregevole esposizione dei danni e degli inconvenienti relativi all'immigrazione straniera e dei rimedi che gioverebbe adottare. Il memorandum è preceduto da un rapporto presentato da la Commissione e delle importanti conclnsioni cui essa è per• venuta e di cui diamo. un riassunto. Nella parte introduttiva e in quella conclnsione del rapporto sono interessanti le considerazioni che la Commissione fa riguardo el contributo che gli emigranti danno alla prosperità del paese che li ospita e alla necessità di nuove leggi che provvedano alla loro tutela. La storia industriale, politica e sociale degli stranieri nello Stato di New York osserva la Commissione, costituisce un capitolo importante nella storia dello Stato stesso. Gli stra· nieri sono divenuti un elemt!nto importante in ogni campo dell'altività americana. Nelle fattorie, nelle fabbriche, nelle miniere, nella costruzione di strade ferrate e di altre opere di utilità pubblicca, lo straniero è diventato indispensabile. Egli si è non solo mostrato un valido soldato dell'esercito industriale, ma ha anche pr<!so le' armi in difesa della terra di adozione, Egli si è rapidamente assimilato al grande corpo della cittadinanza americana ed ha intelligentemente contribuito al progresso nazionale. I suoi figli, che non possono più essere distinti da quelli dei primi occupatori della terra, fanno ora parte integrale del popolo americano. La parola Americano non può essere applicata ad una sola razza, o ad una sola religione, ma a tutta, in genere, la cittadinanza della Repubblica ... Per la grande maggioranza degli stranieri, osserva sempre la Commissione, una speciale tutela non è mai stata e non sara forse mai necessaria. L' attitudine di coloro che sono nati qui è stata ed è loro favorevole. Inoltre normalmente gli emigranti arrivano nel fiore degli anni, forti e fiduciosi nelle loro forze. Essi sanno ampiamente valersi delle opportunità e contribuiscono, in ricambio, alla prosperità intellettuale e allo incremento del pae~e. Tuttavia, osserva la Commissione, gli stranieri incontrano spesso difficoltà che sarebbe utile prevenire a vantaggio non solo di essi, ma dello Stato che li ospita. Stranieri nati ed allevati in comunità rurali sono stati ad un tratto trapiantati in città vaste e da contadini sono diventati operai delle fabbriche. Questo movimento dall' Europa verso l'America non è che una forma particolare del movimento mondiale della campagna alla città. Lo straniero che va in una città, vi è spesso trattenuto perma_nentemente dalla povertà dell'ignoranza del'e condizioni dei luoghi, dalla naturale timidezza e dell'attrnione che la vita ~ociale esercita su lui, quand'anche egli avesse tutto l'interesse ad allontanarsene per stabilirsi altrove. E la Commissione enumera gli sfruttamenti di cui, per questa complessa condizione di cui , per qu~sta complessa condizione di cose, lo straniero è vittima da parte di una numt:rosa turba di persone ~ che vivono appunto su di lui. La Comrnissio:ie riconosce che lo spirito americano è av• verso a creare privilegi e diritti speciali a determinare classi di individui, e che non è consono alle istituzioni americane il favorire una legislazione speciale, salvo che sotto l'impero di condizioni eccezionali. Osserva però che la popolezione straniera si trova in una situazione diversa da qnella indi gena se non addirittura anormale. L' A lienage è uno stato preparatorio alla cittadinanza, che ha in sè certe incapacità politiche industriali. Ai quali svantaggi va anche unita I' igno• ranza che gli stranieri hanno della lingua e delle istituzioni americane. La Commissione ha tratto delle sue indagini la convinzione che le leggi che adeguatamente tutelano i cittadini americani non abbiano un'eguale efficacia per gli stranieri. Rileva anzi che sotto questo aspetto lo Stato non ha sufficientemente ..:on• siderato per l'addietro gli obblighi che ha verso sè stesso e verso gli stranieri, gli obblighi verso sè stesso, perchè nessuno sforzo ha fatto per utilizzare la poderosa accumulazione di energia degli emigranti, che potrebhe largamente contribuire alla solidità e all'incremento dell'edificio nazionale col complesso di forze morali, intellettuali, artistiche che porta seco; gli obblighi verso gli stranieri, perchè vi fu in passato una tendenza a disinteressars; della vi 'la e palpi tante massa di uma nità che viene negli Stati Uniti con lo stesso spirito con cui vi venne una gran parte dei cittadini attuali o dei predeces - sori di coloro che ·sono nati nel paese. Le proposte della Commissione per eliminare gli abusi e gli inconvenienti che sono vittime gli emigranti sono di. duplice natura; alcune riguardano la tutela degli emigranti contro tutti quei faccendieri, come notai, banchisti, interpreti, agenti marittimi, locandieri ecc., che più facilmente commettono abusi in, loro danno. Essa invoca altresì la sorveglianza dello Stato sugli interpreti, i locandieri e gli agenti marittimi e propone che essi debbano essere muniti di speciale licenza e che ai notai siano estese le disp:>sizioni della legge penale riguardanti i doveri dei pubblici ufficiali. Altre proposte sCriferiscono all'istruzione ed al collocamento degli emigranti. La Commissione si è specialmente preoccu• pata del fatto che l' insegnamento obbligatorio e la legge sul

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