470 RIVISTA POPOLARE in questa eletta intellettuale, politica, amministrativa, che forma la nostra aristocrazia democratica. Esempio di tale spirito è facile trovarne nel linguaggio e nei costumi. Si può citare la mania di voler conferire un ca. rattere sacro alla propria professione , di erigerla , come si dice, in sacerdozio. Un'altra sopravvivenza di esso è la qualificazione di rinnegato di che si ferisce l'uomo che cambia di opinione e di partito. Altrs espressiono clericafe è la parola. laico che si cucina in tutte le salse. Morale laica, co - scienza laica, credenza laica. Questa espressione che ci riconduce ai tempi della bolla Clericis laicos, nell!l quale si opponevano i clerici ed i laici, è puro medioevo. Si parla a_nche di foste laiche. s· sono recentemente istitu te la festa del!' Amore, della Giovinezza , della Primavera , del Lavoro con con facente programma. Cn'altra espressione rdigiosa ed evangelica è II andare al popolo ~ molto alla moda da qualche anno fra i giovani tolstoiani e gli adepti della U. P. Lo spirito laico preteaco è l'erede ed il pallido imitatore dell'altro. Prende in prestito dal cattolicismo la sua messa in iscena, il suo decoro impress;onante e fino alla sua musica sacra che fece generalmente le spese delle panteoni:na:p·oni ed altre cerimonie laico religiose come i pontefici laici, i rnat rimoni civili ecc. Vediamo ciò che ha ritenuto della sua fisiologia. Noti amo dapprima che lo spirito pretesco deve essere distinto da quello religioso. Ciò é tanto vero rhe in ogni tempo vi è stato un all'argomento dello spirito religioso che nulla ha di comune nello spirito pretesco. E il misticismo che è una specie di individualismo religio&o. Aggiungiamo che lo spirito pretesco può essere unito al sentimento religioso ed esserne seperato. Sotto le sue forme superiori esso è vivificato da una credenza religiosa e per lo meno filosofica e morale, ma al suo più basso e povero grado tende a liberarsi da ogni contenuto intellettuale e ideale a ridursi ad un_ semplice formalismo esteriore ad un puro farisaismo. Lo spirito laicopretesco può con l'altro presentare al riguardo molti gradi e sfumature. Al tuo grado superiore è quale si incontra presso i nostri intellettuali : filosofi, moralisti ·, sociologi , professori di vita spirituale e di azione morale. In costoro, lo spirito pretescolaico si trova unito ad una cerca concezione della filosofia in tesa come la fantesca d' un simblismo etico e di fede morale laica. L' ideologia razionalista come ha perfettamente dimostrato 1. de Gaultier non è che il prolungamento ddl' ideologia cri• stiana, è una vera religione laica. Uno scrittore marxista. E. Berth, ravvicina le due ideologie sotto il medesimo segno di pigrizia intelkttuale e di pratica autoritaria e le oppone alla febbre di lavoro e di innovazione che agita I' ambie,1te indu striale. Se « innumerevoli varietà d' inteli ettualismo » più o meno imbevuto di spirito laico-pretesco detengono le II officine ove si fabbrica l' ideale »; esse monopolizzano le Personalità di Rispetto, esse producono dei valori ideologici e fraseologici dei quali 11 prezzo si stabilisce sul mercato secondo tutt'altre leggi di quelle dei pro:iotti manufatti. E giusto, intanto, riconoscere che lo spirito laico pretesco si è qualche poco evoluto in Francia da una cinquantina di anni. Vi si possono distinguere due forme corrispondenti a due periodi della filosofia ufficiale in Francia. La nuova chiesa laica dominata dalla tradizione Kantiana, protestante e razionalista respinge il prammatismo cattolico alla Brunetière, allarga il suo ideale sociale nel senso del socialismo e dell' umanitarismo e tende verso una religione sempre più intellettuale, astratta con tìnalità universale ed umana, religione della Ragione, della Scienza, èella Giustizia e della Cosciena universale. Presso i suoi rappresentanti più alti essa ricorda sogni generosi che Renan ha simbolizzato nel suo Pietre de Némi. Altra trasformazione: l'antico ideale cattolico e ascetico si è mutato in un ideale progressista, ottimista, eodemonista e umanitario aspirante alla Felicità universale ed s.1 Paradiso laico. (La satute dt:ll'Umanità per mezzo della Scienza e della Ragione). Le due correnti che si possono constatare in ogni religione, la corrente razionalistica e la mistica, si ricordano in questa moderna religione laica : un Renan vi rappresenta l' intelkttualismo scientisìa, un Quinet , un Michelet, un Guzan, apostoli dell'amore, vi rappresentano il misticismo demo cratico ed umanitario. Quali che siano le scuole o le sfumature di pensiero, un secondo tratto comune a tutti i rappresentanti della moderna religione iaica è la fede nella potwza delle idee. Ogni spirito reiigioso è disposto a concedere un enorme influenza alla sede trasmessa, alla morale inss::gnata. Ogni prete crede all'efficacia della sua predica. I nostri pseudo preti, filosofi, professori di vita spirituale, moralisti, sociologi, predicatori di ogni qualità sono perdutamente platonici, serventi delt' idea e innammorati della loro predica E per e3si una bc:stemmia mettere in dubbio la virtù del!' idea come lo hanno fatto dei grandi e poco sacerdotali ingegni : un Bayle o un conte di Gobineau. li loro maestro Renan stesso ha dovuto scandalizzarne più d'uno quando ha messo nella bocca del suo Prospero parole ieggermente scettiche. Il culto del Verbo si spiega. Come lo prova l'esempio del paHore Shs.w , lo spirito pretino è generalmente assodato al temperamento oratorio , voglio dire alla facoltà di spacciare dei luoghi comuni filosofici. Tipi rappresentativi: Vittorio Cou. sin, oggidì Jaurès Jaurès è il Vittono Cousin deila Chie ,a socialista. Gli si potrebbe applicare la ingegnosa comparazione di Taine a profosito del gran pontefice della scuola ecclettica: Come un faro colo1·ato e comodo che volta per volta r ceve cinque o sei lumi e ne t1·asmette lontano lo splendore, egli fa brillare sull' orinante filosofico i loro raggi un po, deviati. Lo spirito laico pretesco come quello laico cattolico ha in onore i dubios, gli scettici, i dilettanti. Vi..:tor Co~sin lanciava le sue tolgori sacerdotali contro lo scetticismo. Michelet non ama Montaigne : lo scarta come malsano e debilitante. Lo spirito laico-pretesco ha ugualmente in orrore gli ingegni precisi alla Stendhal che non sono tratti in inganno dello stile nobile e dell'eloquenza della cattedra o del pulpito. Un altro tratto comune allo spirito laico cattolico ed allo spirito laico-pn:tesco è l'odio ed il disprezzo per l' individuo come idividuo. li più penttrante analista delì' anima sacerdotale. Stirner, l' ha ben notato. Agli occhi del prete l'individuo è l'egoismo, è il male. L'indi - viduo è ciò che vi è di più spregevole. Non diviene un po' pulito, un po' presentabile e un po' interessante che dal momento in cui si fa servo dell' idea morale , vale a dire prete. Tutti i nostri socio!ogi officiali e moralizzanti lo sono. Tutti sono dei piccoli Brunetière pt:!r il quale i' individualismo è il nemico. Anche per essi religione e sociologia_ son0 sinonimi. L' ufficio della sociologia è, come quello della religione, quello di unire le anime (religare) e di farne un tutto spirituale. La moderna fede laica non è una fede morta. É una fede che agisce l< Arrolare dei giovani dice Ch. Peguy, è la più antica e cara ambizione, la cupidigia più segreta ecclesiastica ». È quella del prete laico. Egli aspira ai governo delle coscit:!nze, alla unità morale e si applica a renderla reale per mezzo della doppia via pedagogica e politica. È una legge co - nosciuti.ssima che ogni potere spirituale tende a sdoppiarsi in un potere temporale e che inversamente ogni potere temporale
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