RIVISTA POPOLARE 465 sia dal punto di vista dell'ammonta.re totale della ricchezza, sia da quello della sua distribuzione. + Il norvegiano Kiaer, preoccupate sopratutto dei redditi derivanti dal capitale o dal lavoro, cer..:a conoscerne la scala distributiva nei diversi paesi. I quadri che egli ha preparato farebbere del reddito totale di. ogni nazione cinque parte eguali cominci1rndo dai ricchi per finire ai più poveri. A titolo di esempio ecco come il primo quinto si comporterebbe negli Stati sui quali ha potuto ottenere notizie: Pe1· 100,000 redditi individuali ve ne sono: Nella Gran Brettagna 265 con almeno L. 50,00lJ > Sassonia 1222 » > > 10,140 > Prussia 978 » > )) 9,212 > Svezia 1170 • > > 6,736 • Danimarca 1971 > > > 417 l7 > Norvegia 2192 » > > 3,819 Questa è una classificazione che sarà difficile ad ottenersi nei paesi, che non godono dei benefizi dell'imposta sul reddite. + Più spinosa ci sembra la statistica delle classi sociali, che studia il Fahlbeck. Dove sono oggi le classi sociali e sopratutto quali sono i limiti rispettivi? E' sempre più difficile saperlo. e Le professioni si dice, e dividono gli uomini verticalmente; le classi li die vidono orizzontalmente >. Sia: ma come misurare l'altezza dei piani? In Isvezia Fahlbeck propone per la fine del secolo XIX le proporzioni seguenti applicabili ad una popolazione di 5,136,449 abitanti : Campagne Cittd Svezia 'intera Classe superiore 3,02 °/ 0 13,49 °/ 0 5,27 °/ 0 Classe media 43,96 > 20,63 )) 38,96 > Classe inferiore 53,02 )) 65,88 » n3, 77 > e Queste cifre riproducono numericamente la forma di una piramide. La società si eleva sopra una larga base e sale a strati regolarmente minori per terminare in una punta. La c]a:,se superiore non è che una piccola minoranza ; e non può essere di versa mente, dice Ftthlbeck, perché l'organizzazione del lavoro, nelle nostre civiltà' non reclama che un piccolo numero d' intellettuali ~. Per parte della nostra rivista aggiungiamo che la difl.erenza tra città e campagne nelle proporzioni delle classi sociali confermano tutti gli studi sull'urbanismo e che mostrano come nelle campagne essendo minori le classi estreme e preponderanti le classi medie si ha la più sana organizzazione sociale. Ma pur troppo le campagne si spopolano e le città divengono sempre più moi:1truoseI (1). ( 1) All'urbanismo nella 2a Ed. del Manuale di Demografia di N. <:olajanni è consacrato un lungo capitolo, che dà un idea chiarissima di questo colossale fono"meno sociale. Dirigere lettere e vaglia al Direttore On. Napoleone Colajanni Castrogiovanni Comsei~ivenat~aricoltori inG~rma~ia ( Continuazione e fine) Mentre da un canto non esiste nessun ramo d'attività industriale, che presuppone tanta e così svariata conoscenza di pratiche positive e non è quindi possibile che la scienza agricola non si fondi sulla pratica, in Germania ha influito sul progresso della oratica in modo elevatissimo. Entrambe invero hanno proceduto di pari passo. Fu Alberto Thaer, che fondò la scienza agricola tedesca. E tanto egli che altri celebri scrittori ed insegnanti d'agricoltura, quali Koppe, Schweitzer, Burger, furono conducenti dì aziende agricole. Da questo fatto si spiega come in Germania, più che negli altri paesi civili, gli agricoltori stimarono grandemente la cultura teoretica o scientifica e come essa non abbia raggiunto in nessun altro stato •uguale o maggiore sviluppo. Si possono distinguere tre gruppi di scuole d' agricoltura: le superiori, le medie e le inferiori. Siccome è naturale. coloro, che prima degli altri sentirono il bisogno di acquistare. più vaste e più positive cognizioni in fatto di agricoltura, furono le persone di un certa elevatezza di coltura. Così sorsero prima le scuole superiori (Hochschulen, Universitaten). Aprì la gloriosa schiera quella fondata da Alberto Thaer nel 1806 in Moglin, sua proprietà. Ad essa seguirono, fondandosi tutte sullo stesso tipo, molte scuole: esse erano tutte riunite ad un'azienda agricola, la quale serviva nello stesso tempo per campo di dimostrazione e per. ricerche scientifiche. Nel 1861 Giusto von Liebig tenne nell'accademia delle scienze in Monaco di Baviera due discorsi fa. mosi, nei quali attaccò fieramente le accademie agricole sino allora istituite e sostenne, che lo studio deli'agricoltura doveva avere la sua sede naturale nelle univerc;ità. Divampò un'aspra polemica tra i sostenitori delle accademie separate ed i seguaci deìle idee di Liebig. In seguito a tale lotta molte delle accademie libere (isoiierten Akademien) furono chiuse, mentre altre si fosero più o meno con le vicine università. Tra quest' ultime notiamo le accademie di Gottinga e Jena, che furono uni te alle università omonime: l'accademia di Poppelsdorf, che venne incorporata alla celehre unìversita di Bonn. Intanto altre università agricole sorsero: Halle (1862), Lipsia (1869), Giessen (1871), Keonisberga (1876), Kiel e Breslavia (1~81). Inoltre nel 1874 si istituì una sezione d'agricoltura ~1el politecnico di Monaco in Baviera, mentre la scuola agraria di Berlino, surta nel 1870, venne dichiarata, dopo notevoUssimi progressi, scuola superiore (Hochschule). Delle accademie isolate rimasero solo Hohenheim e W eyenstephan. Come si vede una lunga serie di sentinelle avanzate del progresso agricolo! Naturalmente non è questo il luogo di esaminare l'interna organizzazione delle singole università e di dimostrare quali immensi vantaggi ne ricava l'agricoltura tedesca. Per dare però un'idea della loro gran1e importanza, citerò alcune cifre eloquenti, che nguardan~ l'accademia di Bonn-Poppelsdorf, della quale m1 onoro di essere stato studente per tre. anni. In questa accademia vi erano, nel 1872, 15 professori ordinari, nel 1896-97, 23 ; nel 1900 circa
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