Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XV - n. 17 - 15 settembre 1909

RIVISTA PUPULAKh 459 derato, che possiamo adoperare - come quelli che siedono a Montecitorio tra i galli, le galline e i gallini. In Francia i socialisti costituiscono un gruppo assai numeroso e detestavano Clemenceau, ma con tutta l'eloquenza assillante di Jaurès non erano riusciti a sbarazzarsene : ci volle la risposta suicida a Delcassè per farlo cadere. Comunque tutto ciò che si è fatto da Combes a Clemenceau è il risultato della grande maggioranza di radicali e socialisti, che il paese ha mandato alia Camera. Quale forte e battagliera minoranza siano i socialisti e i progressisti nel Parlamento Belga tutti sanno; rna per ottenere qualche riforma essenziale hanno dovuto contare non sui discorsi e sui voti, ma sullo sciopero generale e sui tumulti sanguinosamente repressi, scioperi e tumulti che sono e saranno legittimi nella impossibilità in cui si trova il paese, data la presente legge elettorale iniqua di far prevalere la propria volontà nelle vie legali. 1n fine c' è il 'R._eichstags germanico. Chi non vi ammira l'operosità, la disciplina meravigliosa del fortissimo gruppo socialista? E questo non è riuscito mai a far cadere un ministero; c' è stato, invece, un gr,tode ministro, il von Bulow, eh' è stato messo alla porta solo perchè presentò e caldeggiò delle imposte, eh' erano preferite dai socialisti e dai pochi progressisti tedeschi. Ora alle nostre constatazioni che cosa ha contrapposto Luigi Lodi? Degli argomenti che non ci sembrano degni della sua acutezza giornalistica e della grande conoscenza , che egli ha della nostra vita parlamentare passata e presente. Luigi Lodi obbietta che nella Camera cominciano a mancare i teniperanienti. Questo sostantivo politicamente è di diffìci1e ~ ·- finizione, e noi, che non ammettiamo archetipi ,~3soluti, cerchiamo sempre la misura nei confronti negli uomini di carne. Lo invitiamo, perciò, a indicarci quali furono pel passato i temperamenti veramente politici e quello che ottennero. Cavallotti ? Ma egli non era riuscito ad abbattere Depretis come non riusci ad abbattere Crispi. Ammettere come coefficiente nella caduta del secondo dopo Abba Carima, la propaganda del fortissimo rappresentante per Corteolona, via ci sembra tare troppa a fidanza colla dabbenaggine dei lettori. Se mai i temperamenti politici furono più fortunati nella lotta dell' ostruzionisrno, ed allora Cavallotti era tragicamente scomparso. I temperamenti , che guidarono quella memoranda lotta ci sono ancora nella Camera - ci sono tutti, meno Basetti, che faceva parte del triumvirato, per ragione di anzianità e non altro e che il paese ha sostituito con un buon clericale. C'è ancora Pantano; e se conservi ancora la fortezza del temperamento antico lo sa Schanzer. Contro l'Estrema di oggi Luigi Lodi porta uno strano argomento che a noi dovrebbe riuscire gradito : l' Estrema, egli osserva, ha ascoltato colla consueta deferenza gli ultimi discorsi di Colajanni, ma non lo ha seguito, non l'ha confortato del suo appoggio. La verità è peggiore: la Estrema raramente ascolta Colajanni, d1 ordinario lo lascia solo, o quasi; è la Camera, che spesso lo ascolta con deferenza, anche quando tratta quistioni gravissime ma antipatiche alla su,1 gr:rnde maggioranza, come quella della responsabilità dtl Ministero della i arin,. ne 1 disastro di Messina e di Calabria. Il Direttore della Vita, eh' è l' anwico direttore del Don Chisciotte, <limen tica , però , che non è solo la Estrema di oggi, che si mostra ostile a Colajanni. Come può aver dimenticato, che egli fu combattuto dalla grande maggioranza <lell' Estrema neU' affare della Banca Romana e che i ·1·.:heBarzilai, ritirò la firma dalla mozionè dal pri1r .J prec:"'ntata ? Come può dimenticare che Colajarn -dopo 1~ffare Livraghi, per ottenere le dieci fi~ -~•e necessarie per la mozione chi;.:.!dentel'inchiesta parlamentare sulla Colonia Eritrea dovette ricorrere all'ex ministro Ferracciù? Ha dimenticato che quando Cobjanni , in vista della disastrosa condizione finanziaria , disse tollerabili i cinque centesimi per chilo sul sale chiesti da Sonnino sotto Crispi, che il 'Don Chisciotte e il Secolo pubblicarono una specie di comunicato di Cavallotti, che negava a lui la solidarietà dell' Estrema-? Ed ha anche din en ticato che uguale comunicato ed uguali prote~ el 1894 provocarono lè dichiarazioni di Colajanr, contro l' irredentismo della vecchia maniera ? Nulla Ji nuovo, quindi, llell' attitudine dell' Estrema verso Colajanni; il quale l' ha provocata per la sua ignoranza delle preziosità letterarie, che pamettono gli eufemismi per mascherare la verità : egli la dice nuda e cruda; l' h, provocata perchè la verità la dice sia che riesca ostica agli atnici, sia che ferisca gli avversari; l' ha provocata perchè ,gli agli interessi transitori del proprio partito ha 'lnteposto sempre qu ili dei pae e. Sono q lL .i difetti del temperamento che hanno reso abbastanza an tipatico Colajanui nell' Estrema e sopratutto ai socialisti e ai radicali. Allo stesso Lo<li nella sua Vita un anonimo teste (11 Settembre) ha ricordato opportunamènte, che ci sono state sempre, come in og·1i altro partito, due anime, due tendenze , una delle quali impeci~,ta di ministerialismo più o meno palese - anche nei tempi migtiori dell'azione di Cavallotti. Di quest, due anime si è anche intrattenuto Don Romolo Murri in una stessa intervista col Giornale d'Italia (10 Settembre); ma l'anima che l'incomprensibile prete detesta e flagella è quella dei radicali.... che nemmeno noi ammiriamo. Contro i radicali egli anche ripete gravissime accuse d'indegnità, non solo politica, ma personale ancora, che non ha voluto precisare - e ne aveva il dovere - non ostane e l'onesto e preciso invito a farlo del Romualdi. + Infine Luigi Lodi crede di metterci dal lato del torto. dichiarando che sono del suo avviso sulla inerzia e s lle colpe politiche dell' attualè Estrerna sinistra tan o Barzilai quanto Com, ndini. Lo sappiamo. Poteva ag~iungere eh' e della l " • tita anche Turati. Noi ci spieghiamo il loro pe .. - mismo : è il desiderio del meglio , chè li sospinge a biasimare i gruppi, cui appartengono. Nel caso nostro, però, per quanto sia grande la autorità dei nostri carissimi amici politici, non giova a Lodi il giurare, per cosi dire , in ·verba ,nagistri. Meglio avrebbe fatto a dimostrare che Barzilai e Comandini abeiano ragione col loro pessimismo. Non riusciamo, poi, a comprer;dere quale lorza abbiano dato al dirèttore della Vita i risultati delle

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