458 RIVISTA POPOLARE ma tributaria si opposero di fatto i socialisti che non si sa più qua le categoria d'impiegati -e ce ne S' J ancora tanti a bocca asciutta !-devono proteggt.,-:!per migliorarne le condizioni... a spese dei lavoratori. Aìla riforma tributaria maggiormente si opposero di fatto tutti coloro che pazzamente h~nno propugnato e votato l'incremento delle spese militari. E i" radicali - ahi ! - sono stati della partita ... Solo i socialisti e i repubblicani - eccettuato Barzilai - le hanno combattute. Sulla riforma tributaria, quando saranno completo il referendum del Secolo e la intervista dell' ..AvantiI daremo colle abituale franchezza il nostro avviso e siamo sicuri che saremo accu~ati di fare gl'interessi dell' on. Carcauo e di ricevere le lodi, magari. .. del PopoloRomano. Ma lo daremo in omaggio alla sincerità e colla speranza, pur troppo ridotta al lumicino, d'invogliare il paese ad inspirarsi alla realtà. « Il suffragio universale? » Non può smuovere le masse, che non sanno valutarne le conseguenze. L0 propugna ardentemente Modigliani (Avanti 10 st:.tem bre) e lo considera come il porro unum.,.,.. Prima le armi, poi la battaglia , egli esclama. Nel partito socialistanon c'è posto, che per una sola riforma : il suffraiio universale. Il resto è utopia. Ma Savino Varazzani con la sfacciataggine propria di molti socialisti non si commuove, perchè convinto che sono i soli socialisti a volerlo. Ident:"'ue giuste osservazioni fa il Lodi sugli altri punti de programma minimissimo di Turati, che ha iat ..o andare in sollucchero l' Avanti I E poi si domanda: cc ma è possibile che l' on. Giolitti prenda « una via di riforme radicali ? >> Risponde con un bel no per la natura deli' uomo, che rifugge dalle innovazioni radicali e perchè alleato dei clericali. Non dissentiamo. Ma crediamo che nemmeno Turati abbia fiducia ello spirito riformatore di Giolitti. Noi, invece, .amo convinti che il Presidente del Consiglio n ~arebbe anche capace, se il conto gli tornasse. E per non essere fraintesi chiariamo: il nostro an~he, qui ha il significato che Cavallotti gli dette quando in tribunale, se non erriamo, dichiarò che Chauvet sarebbe anche capace di un'azione onesta. Il nostro critico cortese, però, sfonda una porta aperta quando ci addita nel clericalismo un serio pericolo, che si ha da combattere con tutte le forze unite della democrazia, specialmente quando il clericalismo ha messo saldamente un piede nel Ministero, mant endo un altro nel Vaticano; specialmente qua 1do il :lericalismo invece di servire come a g nte che av~ ·bbe procurato una salutare reazione nelle organizzazioni dei partiti, per meglio afferrare il potere! si camuffa coi Cameroni e coi Pecoraro a loyalist italiano. Nè il Lodi aveva bisogno di segnalare a Colajanni le. dichiarazioni della Perseveranza, veramente significative, sul carattere che per forza di cose e per necessita parlamentari va ~ssumendo sempre più l'on. Giolitti. Ha dimentic,lto gfi articoli di Colajanni nella Rivista nostra, nella Rasseina contemporanea, il suo discorso _agli elettori di Castrogiovanni, che provocò l'ira di quel pulcinella isterico e avido di denaro, che funziona da vescovo di· Piazza Armerina e di conseguenza la forzata e menzognera indignazione dei preti del suo collegio?' Dunque vana, superflaa, di retorica comodita po- ]emica la esortazione ai repubblicani, ai socialisti, a Colajanni in particolare di combattere Giolitti e i suoi alleati del momento, i clericali. Noi continueremo a combattere l' uno o gli altri con tutte le forze nostre. A due cose, però; non siamo disposti in questa lotta: 1 ° a non attribuire a Giolitti colpe che non ha, per n1eglio combatterlo. Ne ha abbastanza di reali per assegnargliene di immaginarie, che sarebbero insinuazioni o calunnie belle buone; 2° a non rinunziare alla impronta nostra politica, come abbiamo dichiarato nel nostro precedente articolo. Su questo proposito notiamo con piacere che contemporane:1mente a noi, e senza che l'uno sapesse dell'altro, Filippo Turati scriveva: « In sostanza gli oppositori del ministero amereb- « bero che noi cessassimo di essere noi - abbiamo cc già confessato che lo siamo, in questo momento, « il meno possibile - ma ponessimo la nostra qual- « siasi attività al loro servizio per detronizzare « Giolitti e, magari coll'ostruzionismo parlamentare « (questo si legge fra le righe), spianar loro, ossia « ai loro amici, le vie del potere » (1). Ci sembra poi del tutto gratuita l'asserzione del r • rettore della Vita sulla mancata opposizione della E • •e,na al ministero Giolitti; come non ci sembra seno il dover discutere sulla illazione che si vorrebbe trarre dalle pregiudiziali Jei repubblicani e dei socialisti, cui si vorrebbe affidare il compito di stare sempre all'opposizione. Anche quando c'e un ministero che, sia pure per accidente, presenta buo ni leggi e governa bene? .... Chiudiamo questa parte della polemica dando atto a Luigi Lodi della giusta denunzia eh' egli fa dal pericolo che corre l'Italia di divenire un grande 'Belgio - pur troppo senza la relativa ricchezza ! -; un paese cioè diviso in socialisti e clericali. Su questo pericolo, che non è della soh Italia, forse, ci occuperemo altra volta. + Saremo brevissimi nel ribadire il nostro . concetto sull' azione dell' Estrema sinistra e particolarmente su quella dei repubblicani f dei socialisti durante il governo di Giolitti. Nemici delle chiacchiere in nome dei fatti a Luigi Lodi avevamo domandato di provarci: che l'Estrema italiana di altri tempi aveva fatto di più, di meglio e con maggiore successo di quella di oggi contro i governi del tempo; che i partiti politici analoghi all' Estrenia negli altri Parlamenti siano stati più attivi, e più forrunati della nostra. Su questo secondo punto aggiungiamo poche altre osservazioni. Se i radicali e il partito del lavoro in Inghilterra hanno dato una impronta profondamente innovatrice alla loro azione politica ciò si dev..: alle particolari condizioni o tradizioni che vigono al di là della Manica e che fanno della Gran Brettagna, parlamentarmente , un paese unico; si deve sopratutto al paese , badiamo bene , che ha mandato a Westminster, una enorme maggioranza di progressisti e di radicali veri, e r on di progr~ssisti e di radicali cristophle - è l'aggettivo più mo - (r) L'ostruzionismo esplicitamente invoca Enrico Ferri in un articolo del Secolo, nel quale parla quasi ... in nome del Re. Turati ci si diverte un mondo a fare dell'ironia su questo; e noi ci divertiremmo un mondo, e mezzo, se avessimo il tempo di intrattenerci del fregolismo socialista italiano.
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