72 RIVISTA POPOLARE evoluti - come il Belgio, la Svezia, la Sassonia e la Tasmania. In Francia esso va guadagnando terreno ed in Inghil terra vi è una vasta Società la Proportional Represenlation Society , che ha appunto per scopo di propugnare il trionfo del sistema proporzionale. Il sistema proporzionale ha un unico obbiettivo semplicissimo: di costituire un Parlamento, nel quale i partiti i trovino in condizioni aritmetiche armoniche coll' irnporraoza dei partiti nel Paese, così che la Camc ra s_iala JJera rappresentanza politica àelle masse elettorali. Que_sto obbie:tivo, così piano e semplice, non è nella realtà raggiJngibile senza certe complicazioni tecniche, al confronto delle quali il sistema del Collegio uninominale è un fenomeno di semplicità e che - sebbene l' on. Caetani non lo dica -- formano llno degli inconvenienti più sensibili del regime proporzionale. L'esempio del Belgio che l' onorevole Cae~ani ci offre, a spiegarci che è:os' è il sistema proporzionale in funzione e in realtà, piglia infatti più di due terzi dell'articolo della « Nuova Antologia » che riassumiamo. Poichè non possia no seguire l' on. Caetani per tutti i meandri della sua spiegazione, preferiamo spogliare il si::.tema proporzionale di ciò che non è ess~nziale e p rcsentarlo ai lettori nelle sue linee massime. Il Belgio è diviso in poche grandi circoscrizioni elettorali, ed a ciascuna è attribuito un rappresentante per ogni 30 - 70,000 abitanti. Si hanno così circoscrizioni cun 6, altre con 20 e più rappresentanti. Per ogni circoscrizione i partiti presentano ufficialmente la li sta che hanno concordato. Il giorno dell'elezione all' eléttore è presentata una scheda nella quale le varie liste sono raggruppate. Egli, con un segno speciale, fatto in capo alla lista, indica qual' è la lista ch'egli vota. Fin qui - se anche noi sonoliamo sopra certi dettagli, per esempio, quello dei deputati supplenti e quello del deputato o dei deputati preferiti - le cose sono abbastanza semplici. Diventano più complesse nello seru tinìo. Questo - eleminate le complicazioni non essenziali alJa comprensione d~l sistema - si svolge così. Supponiamo che nella circoscrizione che studiamo vi sia posto per 5 rappresentanti; e che vi siano tre liste - monarchica, radicale, socialista - e C:he la prima abbia riunito 24,000 voti, la seconda 13,000 e ìa terza 10,coo. L'operazione fondamentale che è a farsi é di ricerca re ciò che in Belgio si chiama il divisore elettorale, cioè il numera di voti più ridotto, che abbia diritto ad un seggio. Questa cifra si ottiene così : si dividono successivamente per 1, 2, 3, 4, 5 (poichè 5 sono i posti in contesa) i 24,000, 13 mila e 10 mila voti ottenuti rispettivamente dalla lista monarchica, radi.:ale , socialista. Si dispongono i quozienti 1 n ordine progressivo , pigliandoìi senza distinzione da tutte le liste: il quinto quoziente, l'ultimo, il minimo, sarà il divisore elettorale. Nel nostro caso sarà 8,000: ciò che signifìca che ogni lista, per ogni 8,000 voti, ha diritto ad un segg~o, ci?è, la li~ta monarchica (24,000 voti) a 3 seggi la lista radicale (13,000) ad un seggio, la lista socialista (10,000) ad uno egualmente. Così la lista radicale e la lista socialista, che nel sistema uninominale o dello scrutinio di lista, avrebbero potuto non aver rappresentanti, ne vengono ad avere uno ciascuno. Questo vigente nei Belgio è il sistema De Hondt; ma è preferibile quello di Hare propugnato dal nostro amico Mirabelli. + L'oa. Caetani, cui va data lode per lo interesse posto nello studio della quistione, s'illude molto sulle conseguenze della sua riforma. Del suo ottimismo sì potrà giudicare dalle seguenti sue con• elusioni: « Non v'é dubbio che, adottando questo sistema, la nostra rappresentanza nazionale subirebbe una profonda trasformazione. Alla prima elezione si sentirebbe forse ancora - nella composizione delle liste - l'influenza del sistema antico, ossia le influenze regionali, ma con l'andar del tempo si imporrebbe certamente ai candidati l'obbligo di spiegare più apertamente, il vero colore della loro bandiera. Con tale sistema i candidati non potranno più contare, come sevente per il passato , sulle sole amicizie ed aderenze personali : saranno eletti sovratutto per la schiettezza delle loro opinioni politiche, per la fiducia ispirata, per la loro vita, per le loro azioni, per le loro opere, per il loro passato e s' i1nporranno per i loro meriti a migliaia di elettori a cui saranno forse anche personalmente sconosciuti. La forza maggiore dei candidati poggerà sulla loro riputazione personale e sul valore delle associazioni politiche che li presenteranno agli elettori, garantendo la sincerità del loro programma ». (< E' bene però essere sinceri ». « Il sistema porterà come conseguenza, specialmente in Alta Italia, ad un aumento considerevole di quei partiti che avranno migliore organizzazione e maggiore energia, quanti non sapranno costituire forti associazioni politiche, dovranno per necessità di cose scomparire dalla scena politica. Tutto induce a sperare che, dopo rrn breve periodo d' incertezza, il nuovo sistema imporrà la formazione di partiti politici ben delineati: in mezzo fra i socialisti ed i clericali vedremo sorgere alfine quel tanto desiderato partito di sinistra democutica, ossia quello che sarà sempre in Italia il più numeroso, come quello che meglio corrisponde alla natura italiana essenzialmente progressiva e liberale. <.< I clericali si fonderanno in partito unico con i conservatori e i moderati, mentre i socialisti smorzando alcune tinte eccessive, guadagneranno molto a spese dei repubblicani e dei radicali ; tutti gli altri, ossia la grande maggioranza del paese, dovranno, se posseggono senso politico, unirsi in un partito solo, ossia quello democratico costituzionale. Questo partito unico potrà governare il paese , se saprà resistere a tendenze ed interessi regionali ». <.< In ogni modo la trasformazione politica generale del nuovo sistema elettorale sarà sicura arrecatrice dì bene: i partiti saranno più nettamente distinti e la scomparsa degli elementi personali propri del Collegio uninominale darà un fiero colpo ai parti ti personali in Parlamento. I Ministeri per sopravvivere alle burrasche parlamentari dovranno. contare assai più sulla bontà del loro programma, che sulle aderenze, sulle amicizie e sugli intrighi. L' ingerenza governativa sarà ridotta al nulla nelle elezioni e i deputati potranno assumere verso il Governo un contegno più fiero e indipendente >>. « Il sistema proporzionale avrà poi anche un altro immenso vantaggio, quello cioè d'imporre la scelta degli uomini migliori. Se un uomo politico, per esempio, acquisterà, per l'opera prestata in servizio del suo paese, speciali benemerenze e molta popolarità - in un grande collegio plurinominale - si raccoglieranno sul suo nome numero di voti assai maggiore di quanto è necessario perchè venga eletto, in questo caso la sua popolarità ed i suoi voti varranno a far eleggere altri suoi colleghi nella lista, i quali altrimenti sarebbero rimasti in terra ». « I servizi quindi che un uomo rende ~l suo paese
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