Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XV - n. 14 - 31 luglio 1909

RIVISTA POPOLARE 389 nanze americane non sono state mai un modello di economia, la prodigalità è stata sempre la loro sentenza. Ciò si spiega, se pur non si giustifica del tutto, colle enormi ricchezze naturali di quel paese. D'altra parte, i salarii essendosi molto elevati, anche gli stipendii dei funzionari debbono mantenersi altrettanto alti. Ciò ha provocato un forte aumento di spesa nei dipartimenti delle Poste, della marina e dell'esercito, ove il personale è molto numeroso. Il bilancio federale delle spese è salito da 532 milioni di dollari che era nel 1898 a 761. milioni nel I 907. Nel 1908 l'ammontare ne era già 850 milioni. Il preventivo per l'anno in ~orso è di 902 milioni. Tali spese sono così ripartite, in milioni di dollari : 1898 1907 Potere Iegislativo 9,4 II,8 Potere esecutivo o, 2 27,6 Affari esteri 2,6 3,7 Finanze 88, I 81 ,6 Giustizia 7, 1 9,4 Agricoltura 3,2 10,5 Commercio e lavoro 0,2 1 I Poste 10 I 1 2 193,7 Interno 167' 1 180,6 Guerra 93,9 I 24,8 Marina 59,3 97,9 Totale 532 ,4 762,5 Enorme, come si vede, è stato l'aumento di spesa nel dicastero delle poste. Ciò si spiega col fatto che quello è il mi - nistero elettorale, dove più si fanno sentire le raccomandazioni, ove maggiore è l'ingerenza dei membri del Parlamento. Elevatissime sono anche le spese per le pensioni, specie per le pensioni militari. Più di un milione di persone snno giubilate di cui 750,000 derivano ancora dalla guerra di seces• sione. Sembra inverosimile che, dopo tanti anni, rimang:1 un numero così elevato di superstiti, Ma il partito repubblicano, che fu il trionfatore di quella guerra, volle esser generoso con coloro e coi discl!ndenti di coloro che ad essa parteciparono. La marina e I' esercito entrano per 70 milioni di dollari neli'aumento del bilancio, di quel periodico, Così notevoli bisogni sono fronteggiati con le sole imposte indirette, poichè i tributi diretti appartengono agli Stati sin goli. Nel 1907 si ebbe una eccedenza nelle entrate; ma le entrate doganali si ridussero di molto nel 1908 e nel 1909, da ciò l'attuale deficit. Come rimediarvi? E' un assioma, negli Stati-Uniti che il servizio delle poste non debba lasciare eccedenze. Tutte le entrate debbono servire a migliorara tale servizio. Si tratta, evidentemente, di una esagerazione, la quale non manca di produrre i suoi effetri non buoni sulle finanze fe. derali. Per rimediare al deficit, si pensa ora di ritoccare le tariffe di dogana. Si vorrebbe anche, nello stesso tempo, introdurre tre nuove forme d'imposizione diretta ; sulle successioni, sui benefizii tielle società per azioni e sulla rendita. Di queste tre imposizioni, è quella sui beneficii delle società per azioni, che ha tutta la simpatia del Governo. K Le racc<'mando , diceva il presidente Taft, nel suo ultimo messaggio, un emendamento al progetto di tariffa doganale. Con esso si dovrebbe imporre a tutte le società per azioni una imposta d' accisa del 2 °lo sui loro redditi netti. Sarebbe una tassa sul privilegio di costituire un organismo artificiale, capace di realizzare alti guadagni , senza incorrere in molte responsabilità , anzi con la sicurezza di godere eccezionali privilegi. Tale tributo non dovrebbe produrre meno di 2 5 milioni di dollari 11. Ma la migliore misura preventiva sarebbe quella di procedere con maggiore parsimonia nelie spese. Negli Stati Uniti gli enti locali non spendono meno di t, r 50 milioni di dollari per anno. Queste spese, aggiunte a quelle dello Stato, oltre• passano i due miliardi. E' vero che gli Stati Uniti dispongono di grandi ricchezee naturali, di una popolazione assai promettente e di un copioso capitate accumulato. Ma tutto questo non giustifica l'esagerata prodigalità di oggi. (L' économiste français, 3 luglio 1909). + Giorgio Mortara: Gli emigranti ltaUant e 11 progetto germanico dt legge sulle assicuraztonl. - Il governo imperiale telesco a compimento delle leggi di assicurazione sta per presentare un nuovo progetto per migliorare la sorte degli assicurati. Consta , nientemeno , di r793 paragrafi. L'aumento del contributo che dovranno dare gli operai può danneggiare i nostri lavoratori emigrati in Germania. Costoro infatti , pur essendo obbligati al pagamento di un contributo eguale a quello dei tedeschi , godrebbero soltanto minima parte dei vantaggi da questi conseguiti. Sotto l'attraente etichetta della parificazione degli stranieri ai nazionali-parifica· zione che appare principio fondamentale della nuova legge - è celata uns grave insidia. E' noto che gran parte degli operai italiani i quali immigrnno in Germania . si trattengono colà una sola stagione, o poco più. Degli italiani tenuti a pagare il contributo di inva lidità, circa due ter,ri non sono domiciliati in Germania. Ora è da avvertire: a) che· gli immigranti temporanei d:fficilmente giungono ad acquistare il diritto ad una pensione di invalidità (per essere considerato mvalido occcrre, i;econdo la legge germanica, aver subito u:.a riduzione dì due terzi nella capacità di iavoro), e quasi mai ad una pensione di vecchiaia. Infatti, per la prima sono richieste: (§ 1341 del progetto) a·meno 200 settimane di contribuzione-quattro anni di lavoro continuo, cioè pc:r l'immigrante temporaneo almeno otto stagioni di residenza all'estero; per la s-;conJa 1200 settimane, cioè almeno 24 anni di lavoro continuato. E' vero che forse durante la dimora in Italia i nostri cpcrai potrebbero essere ammessi a proseguire liberamente la assicurazione , come consente il § t 30 1 del progetto alle persone che cessano di essere sottoposte ali' as • sicurazione obbligatoria. Ma a quale scopo lo farebbeso? Infatti ; b) il § 1381 stabilisce che il diritto alla rendita di inva• lidità è sospeso mentre il titolare non risiede in Germania, a meno che il soggiorno ali' /'stero sia richiesto da ragioni di salute. Da altra parte, i §§ 1337 e 1338 dispongono che i parenti di uno straniero , i quali non risiedano in Germania ali' epoca della sua morte , non abbiano alcun diritto a pen - sioni o sussidi; e che gli stranieri, titolari di pensioni d'inva • lidità o per superstiti, i quali trasferiscano i\ proprio domicilio ali' estero, possano venir tacitati col triplo della rendita (vedovi, vedove) o con una somma eguale ad una volta e mezzo la rendita (orfani). Passano dice la legge; è quindi lecito agli istituti assicuratori non valersi della facoltà e sospendere il pagamento, cioè in fatto cessarlo definitivamente se il titolare dP.Jla pensione non torna più a risiedere in Germania. Avrebbe perciò scarsa utilità il proseguimento dell' assìcu - razione , da parte dei nostri operai , dopo il rimpatrio , dato pure che fosse, o venisse reso, possibile , e che in tal modo venisse anche eventualmente scongiurata la decadenza dall'assicurazione, onde è· colpito l' operaio il quale in un biennio non abbia versato il contributo almeno per 20 settimane. Ambedue gli inconvenienti dianzi esposti sussistono sotto l' impero della legge attuale; anzi il nostro governo promise di adope1arfi perchè venissero eliminati o attenuati. fnvece la nuova legge li renderebbe più gravi. Ora, infatti, dato un

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