Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XV - n. 14 - 31 luglio 1909

376 RIVISTA POPOLARE << esercizi della ginnastica rivoluz.ionaria dei nostri « compagni e dei loro ausiliari ». Questa è logica onesta e serrata. Chi è rivoluzionario r,renda il suo posto tra i rivoluzionari e subisca le conseguenze degli atti propri; ma chi non é tale non può prestare il proprio concorso di retto o indiretto agli avversari senza essere accusato di suicidio o di tradimento. DoTT. NAP. CoLAJANNI Le ultime dichiarazioni di Clemenceau Crediamo opportuno di riprodurre e proporre all'ammirazione dei nostri amici le seguenti oaeste e fiere dichiarazioni fatte da Clemenceau ad nn redattore della Depeche de Toulose: « Non ho nulla da togliere è non toglierò nulla a ciò che ho detto riguardo a Delcassé. Egli mi ha accusato d'incuria nella difesa nazionale, mentre nessuna preoccupazione mi è stata a cuore più di quella. lo non voleva né poteva sopportare questo oltraggio. Nessuna considerazione mi avrebbe determinato a subire in silenzio. Alcuni mi consigliarono in quel momento a non rispondere, calcolando che la maggioranza rim::irrebbe per noi, ma non ho ascoltato i loro consigli e me ne felicito qualunque possano essere stati gli avvenimenti ulteriori. « Ho detto a Delcassè che la sua politica ci aveva condotti ad una umiliazione: lo mantengo. Lo avevo scritto nel momento stesso in cui Delcassè si esponeva a questa avventura. Ho detto che condu1 re un paese alla vigilia della guerra, quando si sa di non essere pronti, e da parte di un uomo di governo uno di quegli atti che non si possono né dimenticare, nè perdonare )). " Io parto senza rimpianto dal potere. Ho fatto tutto quanto ho potuto~ quanto mi ha dettato la mia coscienza. Non '>ta a me d'apprezzare l'opera mia. Ho servito il mio paese all'estero come all'interno da vero francese; unicamente preoccupato dalla grandezza, del buon nome, del1'0rdine e della prosperità della mia patria. Ho servito la Repubblica senza inquietarmi dei colpi che potevo ricevere per essa, non esitando davanti a ciò che io con~-ideravo mio dovere naturale. « Il mio solo pensiero partendo è la sorte riservata alle riforme che avevo cercato di realizzare. Ve ne sono alcune in sospeso da vanti all'una o all'altra assemblea. Tutravia è mio desiderio che vengano terminate, promulgaie ed applicate. Le pensioni operaie, l'imposta sul reddito, la riforma dei Consigli di guerra, l' abrogazione della legge Falloux, la legge di laicità scolastica unita alle altre leggi che abbiamo fatto votare, costituiscono per la maggioranza un bagaglio sufficiente perchè possa senza timore affrontare le elezioni. Queste saranno per il partito repubblicano un bel trionfo, e la ricompensa dei suoi sforzi di 4 anni. Questa prospettiva mi basta )). Le~u~einfea~ciulf iitaliann~i~SltiaUtiniti Abbiamo annunziato nel numero del 30 giugno la bella, la interessantissima relazione della signorina Amy A. Bernardy sulla condizione delle donne e dei fanciulJi italiani negli Stati Un_iti o meglio nella North Jl.tlantic 'IJivision, eh' e la regione dove sono più numerosi i nostri concittadini; e manteniamo la promessa di occuparcene. Ma come mantenerla? Per riassumere le diligenti osservazioni e i dati di fatto sul numero , sulla condizione, sul genere <li lavoro , sui salari , snlla spesa di donne e fanciulli italiani , condensato in un volume di circa 200 pagine (Bollettino dell'Emigrazione, 1909 n. 1) ci vorrebbe uno spazio, che assolutamente ci manca. Ci limitiamo perciò a riprodurre alcuni brani, nei quali specialmente e tratteggiato l'aspetto morale senza alcun nostro commento. E diamo senz' altro la parola alla Bernardy: « Parlando a bordo, con un bracciante che era stato parecchi anni in America, e guardando alcune donne che conservavano ancora qualche vestigio dell' Rbito regionale nel grembiule rialzato, nel panno rosso ai fianc~i, nella pezzuola bianca in capo, e via dicendo, llli venne fatto di osservare inconsapevolmente e più per me che per lui: > « - Peccato che le nostre donne perdano emigrando quei bei costumi paesani I > e E qnello, pronto : > « - Eh, signora mia, non solo quelli di panno: tutti 1 costumi perdono in America le nostre donne ,. . e L' arguzia amara dell' osservazione mi torna in men te ogni voi ta che considero la vita delle emigra te. Certo l'influenza dell'a!:!'.lbiente nuovo su di esse è deterioratrice. E non so se più fisicamente o moralment~ >. « Fra quelle che non si americanizzano si riscontra una virtù di sacrificio eroica o un abbrutimento doloroso oltre ogni dire. La vita agricola a cui erano abituate, anche nelìa miseria può- essere serena: e, se non altro, è più sano il porco sotto il letto in Calabria, che la luce elettrica , se ci fosse, in camera al settimo piano ài una retro casa di tenement. Come ho osservato esaminando i bilanci familiari, il guadagno dell'emigrato con famiglia è sudore delle donne e sangue dei ragazzi. Nè io credo che il sangue e le lacrime di migliaia e migliaia di danne e di fanciulli siauo compensati o compansaLili con alcuni milioni di rimesse o di rispiu-mi, che l'alcoolismo, la sifilide, la tubercolosi, il rilassamento dei vincoli familiari siano meno vergognosi o meno pericolosi percl.tè entrano nei villaggi italiani accompagnati da un ruscello d'oro, o perchè nei tenements americani sono cose di tutti i giorni. Purtroppo non c'è da nutrir grande speranza di migliorare, se non con palliativi e con aiuti momentane, morali e materiali porti brevi manu individualmente dove occorrano, la condizione di quelle famiglie già stabilite in America e non· americanizzate. La piaga dei bordanti (1), finchè la richiesta della mano d'opera sarà enorme e la d<1manda si accentrerà nelle grandi città, non si potrebbe a ogni modo eliminare che impedendo per legge a qualsiasi famiglia di ricevere es tra. nei; ma come si compenserebbe la perdita economica, visto che senza la risorsa del bordante molte famiglie non saprebbero come fare a vivere ? « O come estirpate dal loro organismo l'idea .!ella desiderabilità di qualsiasi mezzo per realizzare gli agognat.i risparmi ? Lo stesso si dica per il lavoro a (1) Bordanti sono gl 'individui che si tengono in casa come in pensione. La Reda 1 ione

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