Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XV - n. 13 - 15 luglio 1909

RIVISTA POPOLARE 345 come universale, qualunque sia la forma di proprietà, sia essa agricola o industriale o commerciale? Il Balfour ba persino sosten,1 to che la società ba la parte principale nella produzione di tutti i valori e che la giustificazione della proprietàprivata non è se non 1101 fatto che l'esperienza nostra che questa istituzione è il miglior strumento che la collettività ha finora scoperto per avere la massima produzione di valori. A questa obbiezione pregiudiziale hanno risposto sia il primo ministro, sia il Lloyd George, sia vari economisti tra i q11ali_il Pigon (nel Times) successore al Marshall nella cattedra di economia politica nell'Università ài Cambridge. L' obbiezione è fo t,ile. Il fatto 0he l'unea1·ned ùw1·e• ment non è specifico della proprietà terriera non è uua ragione perchè esso non venga colpito in questa sua spefica forma, e prova solo che si deve colpirlo anche altrove e studiarfl come è possibile colpirlo dovunque essi si presenti, accontentandoci per ora di colpirlo nelle sue forme più visibili, tangibili e mis'lrabili. Lasciarlo non tassato eqnivale a permettere che una parte della pJpolazione prelevi imposta sull'altra e goda dei vantaggi sociali e naziouali ottenuti mediante una ulteriore imposta che lo stato preleva sui prodotti dell'attività creativa di questa parte della popolazione già tassata dai monopolisti. Una seconda obbiezioua sollevata dai Conservatori concerne le relazioni tra la uuova impostl:l e l'income tax. Essi dicono che in questo modo si viene a pagare due volte la medesima imposta, una volt.a sotto il titolo eutrata e l'altra sotto il titolo valor ca,pitale; poichè questo venendo sempre a riflettersi nel va lor d'affitto, fa parto dell'entrata già colpitR. dal]' income tax. Ciò che v' è di serio in questa obbiezione riguarda per altro non il suo valore economico -- che non ne hama il suo valore finanziario. Attuai menta vi sono va ste aree rurali , che hanno grandissimo valore non perché siano colti vate, ma parchè v'è gran domanda di esse per farne giardini , parchi , residenze di campagna, I noghi di caccia, ecc. E queste aree son tassate in proporzione al loro prezzo d'affitto. Si supponga che domani qneste aree siano coltivate a grano od a giardinaggio. Non v'è nessnna ragione per ritenere che per cause climatiche e per ragioni di concorrenza straniera, il valore imponibile abbia ad essere più alto che nel caso precedente; anzi è certo che sarebbe più basso. In tal caso anche il valore della terra diminuirebbe in proporzione, e l'erario verrebbe in proporzione a soffrire di una cousiderevole distruzione di valore imponibile e qnindi di entrate. In altri termini _si assume troppo gratuitamente che il valor capitale del suok non possa far altro che aumentare; l'addove esso non è aumentato e non aumenta che in grandi città e nei loro d'intorni, è può perAino diminnire. Attualmente in Parigi si ha una dimiuuzione nel valore delie aree r.entrali. Non si vede perché la medesima cosa non possa avvenire in Londra. Questo è un a8petto della questione che i Radicali 1:1onogiustamente accusati di trascurare. Vi sono poi molte obbiezioni concernenti l'applicazione dei principi c11i il bilancio s'ispira. Fino ad ora, come si sa, 111 Inghilterra l' imposta colpisce il reddito nell'ammontare p11bblicamente dichiarato dal suo percettore o risultante da atti pubblici. Se le clausole di questo bilancio sono approvate si avrà una imposta determinata in base ad una stima ufficiale fatta da funzionari contro cui non vi é appello alcuno. E qnesto è, in Inghilterra, un principio nuovo. E' ovvio perchè la democrazia mira ad introdurlo. Nel caso in cui il governo od invece le autorità locali mirino a comperare o a prendere in affitto aree determinate, ciò potrebbe d'ora innanzi avvenire in baae ai risultati di queste stime e non procedendo al buio e divenendo vittime delle pretese capricciose degli attuali proprietari. La valutazione delle proprietà terriere attuali, a parte dagli edifici su di essi costrutte, è il primo requisito per una polit.ica locale più illuminata e sicura. Ma è chiaro d'altra parte perchè i proprietari si oppongono a questa misura. Essa rappresenta una limitazione del loro arbitrio nell' interesse della collettività; essi protestano contro le possibilità (innegabili) di arbitrio da parte dei funzionari incaricati di tale stima; ma non s'accorgono delle realtà d'arbitrio da parte loro, delle quali attualmente soffre la comunità tutt'intera. Essi hanno però ragione di proclamare che qui si introduce un principio in base al quale l'imposta è fissata non più dal paese rer mezzo de' suoi rappresentanti, ma da organismi burocratici, n.lla cui mercè il cittadino e le sue proprietà verranno a trovarsi. Lo Stato viene ad acquistare poteri discrezionali non mai avuti sin qui e la supremazia della legge viene ad essere resa sempre meno e quella dei funzionari incaricati di. A.pplicarla e di interp1·etarla sempre più reale. In conseguenza di che i Conservatori cominciarono a parlare di dispotismo burocratico e democratico che si rinnova sotto i nostri occhi. Queste sono le ragioni d'ordine finanziario sollevate contro le clausole concernenti la land-value-taxation. Ma i conservatori non si accontentano di obbiettare a queste clausole, essi protestano contro l'enorme aumento nelle imposte sulle licenze per gli spacci alcoolici e sui loro profitti , protestano contro l'aumento dei diritti di successione e contro l'auweuto dell' incometax, es:;i che non son mai stanchi di proclamare la necessita di nuovi D'readnoughts. Un duca ha detto che l'aumento delle imposte sulla sua proprietà è tale da fargli venire il pensiero del suicidio; e si pensi che si calcola. che l'entrata sua sia di circa vencinque milioni all'anno I Un altro ha detto di essere costretto a vendere, come se ciò non mostrasse .. la speranza sua di poter meglio mvestire il ricavo della vendita. Ad un meeting nella City non vi fu nna sola :i.elle proposte del bilancio che abbi~ trovato grazia. Dopo di che, ad un banchetto offertogli, il Cancelliere dello Scacchiere, notò come fra tanti finanzieri non uno abbia tentato di mostrare una via migliore della sna per fronteggiare la situazione e per elt1dere il dilemma

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