Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XV - n. 13 - 15 luglio 1909

KlVlSTA POPOLAKE 349 che ritiene essere il costo della vita sensibilmente aumentato da un certo numero di anni in quà; opinione fondata su di una statistica pubbHcata nell'anno scorso dall'amministrazione dell'assistenza pubblica di Parigi. Ma i paragoni erano stati posti tra il 1905 e il 1908. Ora Paul Leroy Beaulieu ha dimostrato (Eco7?omiste francais del 15 Settembre 1908) che l'anno 1908 fu un anno d'aumento eccezioùale dei prezzi, mentre il 1905 era stato un anno di depressione. D'altra parte molti altri 1,reneri di consumo hanno diminuiti da alcuni anni in quà come: zucchero, caffè, vino, trasporti ecc. Egli scriveva che era probabile che nell'insieme per la vita domestica, c' era un rincaro da alcuni anni, ma molto minore di quello che si pensa, se si tiene conto di tutti gli elementi. Il giudizio erroneo der~va dalla circostanza che il pubblico nel suo spinto, non fa compensi tra il rialzo di certi oggetti e il ribasso di taluni altri; ed è ciò che si dovrebbe fa re per avere una nozione esatta delle variazioni nel costo della vita ». Passiveictoànomica e delinquenza(,) Una ricerca positiva sui rapporti che intercedono t~~ la_pa~sività economica e la delinquenza è del prn vivo !nteresse pubblico e della più alta importanza sociale. Ed invero, il fenomeno della passività economica interessa del pari la statistica e la demografia l'~c~nomia pubblica e_la ~na~za, ed ha un gran~ dis~11:n?val_ore per gli scienziati e per gli uomini poht1~1, p01c~è conoscere quale e_quanta sia la popola~10:1e attiva e quella economicamente passiva, quah siano le conseguenze che possono derivare dall'aum~nto_ o dalla diminuzione di esse, AU quali fenoment agiscano come causa prima ed efficiente se !l par~ssi_tismo um~n~ e specialmente la popo~ laz1one rnd1gente assistita, se la emigrazione e sopratt~tto nP-1caso in esame, se la delinque~za aument1110 o diminuiscano in relazione con l' aumentare o il decrescere della passività economica: il conoscere tutto ciò adunque può essere guida sicur~ 1:ella soluzione dei più importanti problemi socwh. Questo fenomeno della passività economica ha radici nella natura stessa della popolazione che per essere un sinolo di opposti fattori un ri;ultat~ di attività e passività umane, dflette 'questa dualità in tutte le manifestazioni dell'economia sociale, e produce conseguenze importantissime che sfuggono_ ai più o sono male interpretate da c'oloro che considerano la popolazione dal punto di vista numerico, come un tutto indistinto cd amorfo. La popolazione invece è intrinsicamente una dualit~ di _aspetti correlativi: attività· e passività. Essa_ e cost1tu1ta _da un lato, dalla popolazioùe economicamente attiva, che, come è facile ad intenders~, compren~e l'insieme di quelle persone che applicano effettivamente le loro torze fisiche e psichiche tanto alla produzione di ricchezze che alla prestazione di servigL ed è costituita alt;esì dalla popolazione economicamente passiva, che comprende (1) Dal libro d'imminente pubblicazione: Passività economica. Primi principi di una teoria sociologica della popola-rione economicamente passiva. Ed. Pierro. L' argomento formò anche obbietto di una conferenz-:i, tenuta dallo stesso A. al nostro Circolo Giuridico. L'angustia dello spazio ci costringe a sopprimere • tutte le note. tutti coloro, che non sono occupati: prima perchè non possono lavorare per speciali condizio:1i fisiche; secondo perchè non vogliono lavorare per particolari condizioni sociali. Ora come si possa favorire l'incremento delle attività,. :e~rimendo le passi,vità: è q_uesto il problema prn rnteressante dell economia pubblica e della demografìa. Infatti, la mancanza di attività economica di re- • gola porta con sè, la mancanza di reddito, la mancanza di pane, e quindi il parassitismo umano, Ia indigenza assistita, la lotta per l' esistenzà, l' eli-- mi nazione dei parassiti, la selezione degli indid • I pen enti .... Questo problema, quindi, si può dire che investa tutta la questione sociale, e non interessa una classe soltanto, ma tutte le classi : direttamente le più numerose, indirettamente le classi superiori. E segnatamente per l'Italia, e per le nostre contrade meridionali, ha un'altissima importanza, perc~è un'antica ed immeritata leggenda, ripetuta bor10samente da quelli che il Loria chiamò i poltroni della sociologia, sentenzia che gli uomini del Mez- ~o~i_or~10sono pigri, ec_onomicamente passivi, senza 1nt 1at1va, senza energia. Dice la leggenda, narrata da un illustre scrittore: che un guerriero anglosassone, rimpatriato da una guerra combattuta in regioni lontane, trovò che la sua sposa aveva, durante la sua assenza, dato alla luce un fìgliuolo, di che crucciandosi quegli, e rimproverando la moglie d'infedeltà, questa rispose che il fanciullo non era nato dalla colpa, ma da uno stupendo miracolo; poichè, mentre in un giorno d'inverno, essa camminava per la campagna, un fiocco di neve le era sceso nel seno e l'aveva resa madre; onde il fanciullo che era nato, aveva ricevuto dal popolo, il nome di fìglio della neve. Finse il marito di credere al portento, e dovendo recarsi a combattere in Italia, volle il fanciullo lo accompagnasse, ma non appena fu lungi dalla patria, l'uccise, ed allorchè reduce novellamente nella terra natia fu richiesto dalla madre sconsolata, che ~osa ~vesse fatto del figlio suo, rispose : Egli era 11 figlto della neve, nella terra del sole si è disciolto! • Ora con questa lt:ggenda, si vorrebbe rendere l'immagine di un fatto, che l'Italia dimostra con la propria attività, infondato e insussistente. Si vorrebbe dire cioè, che tutta l'operosità dei popoli nordici, figli della neve, non trovasi nelle ridenti terre d'Italia, perchè soprattutto nelle contrade meridionali, ogni energia svapora, si iiquefà e svanisce sotto i cocenti raggi solari, ed un'indolenza, un'apatia perv 1de gli ani mi al tepore dell'eterna primavera, in questa bellissima terra del sole. Ma ora questa leggenda comincia a sfatar,i, e sarebbe una vera calunnia rimproverare specialmente agli uomini del Mezzogiorno d'Italia. che tante prove han date di attività fervida e feconda, l' inerzia, la mancanza d'iniziativa, la passività economica. Ecco perchè mai come ora, deve essere per noi riconosciuta la necessità e l'urgenza di risolvere questo interressante problema della passività economica, come portato ineluttabile della conseguita unità, indipendeza e libertà della patria. Ma in un articolo non mi è dato di analizzare, nella sua composizione qualitativa e quantitativa, e nella genesi delle sue singole parti costitutive, la passività economica, di fissarne la vera fisionomia di delinearne le varie manifestazioni obbiettive . di determinarne i limiti e l'importanza, di stabilire altre correlazioni e coafronti, di dimostrare infine quel che si è fatto nel campo dei rimedi, e quel

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