348 R I V I S T A P O'P O L A R E • debole inetto ed insufficiente. Ma questa è un'osservazione di altro genere: parlarne, ci porterebbe nel campo dell'alta filosofia sociale; - e noi ora stiamo facenJo soltanto dell' umile psicologia. + Fuori di Montecitorio la deputazione ha poi alcune altre attrattive. indico, fra tutte, la principale: quella <li aumentare ad un uomo la materia della persuasione e della propaganda, <li allargare la sfera del proselitismo morale e politico. La notorietà maggiore che dalla carica viene al1' individuo, il prestigio che nell'animo di molti vi si connette , la maggior facilità di comunicazioni, una diffusa e non ingiustificata opinione di più vasta esperienza, fanno più pronte ed attente accorrere le folìe alle parole di chi ha ndl' anima il bisogno santo ed irresistìbile di comunicare agli altri gli affetti propri, ciò che crede il frutto prezioso delle sue ricerche disinteressate e delle sue fatiche, il bisogno di espandersi, di ottenere e di creare solidaried e fratellanza fra gli uomini, reciproca intesa soH:1 aspirazioni comuni, propositi fidenti di azioue prossima e remota, per estendere il regno àella gwia su le rovine di ciò che ~1pporta disunione, odio, poverta fra gli uomini. E non è poco, penso ip. Nè vorrei dimenticare un altro lato incredibilmente simpatico della situazione. Ed è quelio che riguarda le 1 elaiioni di cortesia e di affetto quasi familiare talora di vero e proprio attaccamento personale che si moltiplicano in Collegi ove la popolazione è mite, intelligente e gentile, e comprende, e sa apprezzare e perdonare. Allora, nelia circostanza della convocazione dei comizi, trattandosi di ritirarsi spontaneamente o di rimaner nella lotta , e nella lotta decidendosi della sconfitta o della vittoria, l'idea di rompere tanti legami afiettuosi si manifesta senza dubbio, anche in sola ipotesi, come un grande dolore, l'evitare il quale basta ad addolcire tutte le altre amarezze che dalla deputazione provengono. Vedete che sono ingenuo. Avrei molto da dire su questo punto! Ma siccome non voglio si pensi che io mi serva della 'Rjvista per fare la corte ai miei elettori di Grosseto, cosi tiro via, lasciando a chi ha provato, od a chi ha fantasia, di co.rnpletare il trittico solo sommariamente da me abbozzato. Pro ViAzzr Sperrirnentalisrno soeiale Il movimentodei prezzidei generi di primanecessità in Franciadal 1888 al 1907. E' questo uno studio interessante e di vera attualità che l' Economiste Français (3 Luglio 1907) desume dalla Statistique agt·icole annue/le 1907 (Pari s 1908): L'aumento vertiginoso dei prezzi che si deplora in Italia rende utile per noi i dati ; tanto più ,util~ in qu~nto pur essendo il regime doganale del! Italia quasi uguale a quello della Francia, almeno pel frumento - L. 7,50 in Italia o L. 7 in Francia - ed essendo il nostro paese agricolo tanto, se non di più, quanto quello della vicina repubblica, dovrebbe indurre a ricercare quali sono le cause che agiscono in Italia per rendere assai più cari alcuni prodotti, specialmente il grano e la farina. Diamo il quadro del movimento cui faremo seguire pochi commenti: Frumento Farina Bove Vitello Montone Porco Anni Qnin t. Q11int. Kg. Kg. Kg. Kg. L. L. J,. L. I,. L. ---- 1888 24,79 35,53 1,40 I ,50 r,65 1,43 1889 24,00 35,4 I 1,45 1,56 1.70 1,44 1890 24.98 36,03 1,57 r,69 r,83 I, 53 1891 27, l 2 38,69 r,60 l 70 r,88 1,53 1892 2 3,59 35,7 I I, 5(l 1,64 l ,82 1,49 1893 21,38 3 r,70 1,47 l, 55 1,74 1,45 1894 19,85 29,47 l ,63 1,76 I ,8 I 1,59 1895 18,62 28,71 1,69 I ,83 I ,92 I ,(.i 3 1896 19,20 28,55 I ,63 r,77 1,90 I, 5 I 1897 24,84 34,55 1,60 1,70 1,85 1,43 1898 2 5-47 37,57 I ,56 1,68 I ,79 1,49 1899 19,81 29,86 I ,55 1,61 I ,8 I I, 55 1900 19,08 28, r9 l, 52 1,66 1,80 1.56 1901 20,07 28 78 I ,52 1,68 I ,8 I I, 53 1902 21,45 2 9,99 l, 53 1.71 1,83 I, 55· 1903 22,36 31,39 I ,57 l ,76 1,86 1,57 1904 2 l ,33 31,18 1,60 1,77 I ,9 I I ,5 J 1905 22,86 32,46 l ,59 1,77 1,90 I ,5 J 1906 22,83 32.56 1,58 1,76 r,90 l ,59 1907 23,26 • 32,48 1,64 1,87 1,84 1,76 Da questo prospetto risulta che tra frumento e farina ...::'èuna differenza circa di L. · IO a quintale che qualche volta si eleva a L. 12 come nel 1892 e nel 1898 e talaltr.; scende a poco più di L. 8 come nel 1901 e 1902. I prezzi più alti del frumento e delle farine si ebbero nel 1891 e nel 1898. Ma per giudicare della tendenza del prezzo ocs:orre confrontare le medie quinquennali seguenti: Frumento Farina r888- 92 L. 24,89 36,25 1893- 97 )) 20,78 30.59 1898-902 )) 2 I, I 7 30,88 1903-907 ~ 22,53 32,01 Tra i due estremi quinquenni c'è una differenza in meno del 9,4 °/o pel frumento; dell' 11,6 per la farina. Invece tra il secondo quinquennio che presenta i prezzi più bassi e l'ultimo che segue il rialzo l'aumento fu del 1'8,4 °/ 0 sul frumento e del 4,6 sulle farine. Interessante, dal punto di vista dei consumatori di pane il minore aumento della farina, mentre era stata maggiore la diminuzione per lo stesso genere tra i due quinquennj estremi. Per la Francia, paese in cui la produzione interna basta quasi al consumo non si può dire che ci sia vera tendenza all' aumento. Invece la tendenza all'aumento è molto manifesta per la carne.· Il Rouland che nella rivista francese ha riassunto i dati delle Statistique agricole fa seguire queste considerazioni interessanti : « Le constatazioni che ci permette di tare la statistica agricola annuale in grazia dei quadri retrospettivi, se sono assai sensibilmente con·cordi colle rilevazioni fatte da Levasseur, non vanno di accordo coll'opinione generale,
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