RIVISTA POPOLARE 313 la Facoltà giuridica vorrebbe potere anche dare la possibilità di rispondere : Vi abbiamo contentati m quanto era possibile, ora basta. Certamente se il governo Austriaco dinanzi a: desideri chiaramente espressi degli italiani , dinanzi all'atteggiamento di quasi tutti i gruppi della Camera, s'inchinasse una buona volta al diritto farebbe opera saggia, e politica anche, abilmente politica ; poichè in Italia non si potrebbe fare a meno di essei e grati al governo dei cari alleati; ma le resistenze e le antipatie della Corte sono molte , e possenti e non ci sembra che il governo sia determinato a non tenerle in conto. E quindi? Quindi la questione della Università Italiana a Trieste sarà rimessa a più tardi. Un più tardi prossimo se il governo non concederà niente , poichè in questo caso gli Italiani dovranno ricominciare, e ricominceranno, l'agitazione per l'Università a Trieste; un più tardi lontanissimo se il governo operando furbamente concederà la Facoltà Giuridica obbligando cosi gli Italiani a tacere, e mettendosi, apparentemente, dalla parte della ragiune. E di fatto i più avveduti degli Italiani considerano la questione da questo stesso punto di vista, e dichiarano che di tutta la Università si deve fare questione, non di questa o quella facoltA isolata: poiché cosi è pregiudicare la questione dal lato degli Italiani, e per il governo risolverla contro i desiderata degli Italiani stessi. I quali Italiani , dovranno, ora, dolersi assai di avere, nelle ultime votazioni, bostenuto il Govnno. Mentre andiamo in macchina nulla è stato 1:1,ncora deciso dalle Delegazioni; in seno alle quali la tendenza è favorevole a rendere giustizia. alle richieste di Trieste, almeno parzialmente. Ma gli Slavi raddoppiano di ostilità e ricorrono anche all'ostruzionismo pur di non veder concedere ciò che spetta agli Italiani Intanto l'Italianità a Trieste nelle elezioni si é affermata clamorosamente, magnificamente. La vittoria degli Italiani è stata tanto più sorprendente in quanto è stata ottenuta contro il governo, contro gli Slavi , contro i Tedeschi e contro i socialisti, italiani di nome e nemici di fatto della italianità I... • Questioni di finanza. - Si assiste in questo momento ad un fenonrnno assai notevole e che vale la pena di essere, sia pur brevemente commentato. Intendiamo dire delle questioni di finanza che si dibattono ora in Inghilterra ed in Germania. C'è un punto di contatto nella nuova finanza dei due paesi : da un lato il Bilancio di •Lloyd George tende a colpire le al te classi con le tasse su la ricchezza in se ste:-isa e gli oggetti e le manifestazioni del lusso; dall' altro il bilancio presentato da Bulow tendeva a colpire le classi alte nella eredità. Naturalmente contro l' uno e l1altro sistema di finanza sono insorti i conservatori. Gli inglesi , ed il liberale Rosebery con loro , dichiarano che il bilaocio proposto da Lloyd George è un atto eminentemente rivoluziona.rio; i tedeschi affermano che toccare alla. eredità è manomettere, è violare il diritto di proprietà. Il fatto è che le nazioni piu evolute in materia sociale, e la Germania e l'Inghilterra lo sono, ma nelle qua.li - per un anacronismo di fatti storici - sopravvivono ancora elementi di feudalismo, là. politico, quà economico, codeste nazioni diciamo tendono a completare l'opera rinnovatrice della Rivoluzione Francese, nel senso anche più radicale di quel che sia accaduto in Francia. Ed è logico che il fatto si presenti ed accada tale. Mentre la Francia dopo il grande impulso avuto dalla Rivoluzione non ha avuto più che da procedere lentamente, onde le esigenze delle attuali mntazioni sono in quel paese meno urgenti che altrove; in Germania ed in Inghilterra ci sono non solo le esigenze antiche da sodisfare, ma poiché si é in via si cerca di sodisfarle tino alla loro logica attualità. In breve : dove si era fatta fino ad oggi una finanza di classe, e di classe abbiente , oggi che s' i1upone la necessità di fare una finan~a a favore di tutti-e quindi colpire g"ti alti e risparmiare i bassi - si ha l' aril;\ di fare una finanza di classe non abbiente , cioè untt. rivoluzione . .Quali saranno gli immediati resultati politici di sim1li propoMte finanziarie si può supporre , e si può anche dire che la levata di scudi 8arà forse - in Inghilterra specialmente - fatale ai proponenti ; ma questo non significa affatto che il principio una volta po~to , non debba avere il suo lc1gicosvolgimento. E' questione di tempo: ma ormai un punto ed nn fatto sono assodati cioè: che la finanza democratica s'impone come la inevitabile necessità e utilità dell' avvenire. . In Inghilterra in difesa del µrogramma di Lloyd George si è costituita una associazione : si puo essere sicuri sulla sua vittoria. Ma in Germanili. dove il regime parlamentare non vige Btilow è stato battuto dall'alleanza del Centro clericale e dei conservatori e lascia il Cancelliera t.o. I clericali così sono vendicati dall'offesa tentata contro di loro da Bulow nelle elezioni politiche; ed è vendicato l'Imperatore dall'umiliazione inflittagli dal Cancelliere nell'affare della intervista col Daily Telegraph. • L'Incontro del due Imperatori. - Ne parlammo uel nostro numero del 15 p. p. e non ne vorremmo parlare di nuovo se le notizie perven II te alla stampa, dopo l'incontro non fossero tali da conformare, nei loro caratteri generali, le nostre previsioni. Dicevamo nel numero precedente: ognuno dei due tenderà a tirare l'acqua al proprio mulino, ciò che del resto in politica è l'unica cosa saggia da fare. E pare che lo Tsar sia in fondo ri111!1citmo eglio del Kaiser al proprio de:-;idero. Staccare la Russia dall'Inghilterra, non pare che questa prospettiva abbia sorriso a Nicola II; riconfermare che per la pace si fa buon viso anche a chi si vorrebbe veder morto e sotterrato è buona politica, e sembra che Nicola e i suoi ministri l'abbiano :::ieguita. Non si da con graude _indifferenza un tal saluto e si possa oltre ·ad una senteuza che - quasi m11tadimostrazione dopo la intervista nelle acque Filandesi - riunisce in mare più di trecento navi iu manovra. E' un coefficiente sul quale qualche po' bisogna contare. E Nicola ed il suo governo ci contano, naturalmente, malgrado che la situazione in Persia si vada leggermente oscurando nei rapporti fra Russia ed Inghilterra. Ciò di cui si è parlato più a fondo, e a quanto pare concludendo bene, e stata la situazione nei Balcani. Difatto dopo la intervista dei due imperatori si è parlato di una possibile intervista fra l' Ir!l µeratore d'Austria e lo Tsar; ciò che proverebbe che 10Tasa ha tirato della intervista quel vantaggio che era massimo per lui; cioè far capire che la Russia, nei Balcani, conta ancora per qualche cosa. Si è parlato perfino di volere ristabilire su più salde basi il trattato di Mrstzeg. Sempre per la pace, naturalmente. . Ohe questa intervista non porti i s,1oi frutti non lo si può supporre neppure !ontana mente. Troppo tesa era la situazioue, e troppi gravi problemi 8i agita.no in questo momento perché fosse possibile continuare una politica pacifica lasciando s1issi&tere rdncori e malintesi. Certo la situazione non è del tutto schiarita, non si é ancora al punto di dire che si possono buttare a mare le chiavi del tempio di Giano, ma le q uestioni che si svolgeranno via via, saranno di una più facile soluzione se si sarà creata la possibilità di intese fra quelli che nelle medesime questioni hanno i maggiori inter~ssi. Tutto stà che in questa intese, le quali hanno per obiettivo la questione dei Balcani, non si cerchi di
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