. RIVISTA POPOLARE 335 terra avrà probabilmente per resultata che le spese tedesche affretteranno la costruzione delle nAvi, il compimento del programma navale, dinanzi allo insensato aumento delle navi da parte dell'[nghilterra. (I capitano Von Pustan, uno scrittore naYale di nota auto• rità ha notato che lo spirito che caretterizza gli ufficiali della ma;ina Germanica, può essere desunto dal fatto, che in tutto Il tempo ch'egli ha prestato servizi~, no? gli si è mai_ presentato l'occasione d1 vedere presa I Ingh1lterra, come ti nemico ipotetico dei giuo~hi ch'es~i s~no s~liti f!re. Vera~ente. """ un molto cordiale sentimento dt s1mpatta esiste fra glt uffi- ,.;7 cioli delle due marine; i tedeschi sentendo che gli ufficiali di " marina Inglesi sono più vicini a loro, in simpatia e carattere che tutti quelli delle altre nazioni. Non solo questo, ma egli ha detto altresì che se la faccenda fosse lasciata agli ammiragli delle due nazioni, il problema sarebbe presto risoluto. il capitano Pustan e dispostissimo a considerare il futnro con uno spirito molto speranzoso, vedendo che dal momento che la proprietà privata, non solo dei neutrali ma anche degli Stati belligeranti, sarà protetta in mare; tutta l'ansietà degli Inglesi per le importazioni e le espcrtszioni cesserà, e la Ma• rina non conted lungo tempo pìù che I' Armeta su\ sistema della difesa militare. Non ep\Jena il nuovo prindr,io sarà aJot. tato, l'oceano, che apparterrebbe a tutte le Potenze neutrali sarà considerato sacro dalle navi belligeranti, e la loro azione si restringerà alle acque territoriali. Se questa riforma sarà realizzata I' lnghilterra non avrà bisogno di centinaia di Dreadnonghts, o at'che la metà, poichè saranno abbandodati in favore di vasselli meno costosi usati Per blo:=care i tr8sporti. Herr von Rath, già segretario privato di Erberto Bismark, considera il perico1o creato dalle apprensioni Inglesi come ve• ramente serio: se non si prenderanno presto misure per stornare l'attuale pericolo An~lo -Tedesco ci si accorgerà poi che più tardi sarà troppo tardi. Secondo lui la sola soluzione possibile è una intesa politica A"glo Germanica, su lunghe basi, la quale possa comprendere gli interessi Europei comP quelli delle colonie. Tranquillizzata a proposito delle sue C<' Ionie, I' Inghilterra pctrà prendere verso la Germania un' atteggiamento più accomodante a proposito di acquisizioni cc..loniali. Questa è in generale l'opinione delle alte sfere tedesche: di un malinteso che è necessaria dissipare al più presto possibile nell'interessè della pace. (Nineteenth Century, Maggio). RECENSIONI FABRIZIO NATOLI-Studi sugli effetti economici de/l'impostaTorino, Bocc'l 1909. Quanti hanno famigliarità cogli studi finanziari hanno potuto constatare che l'argomento della ripercussione dell' im - posta è fra i più irti e difficili e che, a degnamente chiarirlo, si esige un ingegno poderoso e temprato ai cimenti della logica più raffinata. Ora di coieste rare attitudini è a dovizie fornito il giovane pensatore, cui dobbiamo il presente lavoro; il quale tratta lo spinoso argomento con acutezza veramente ricardiana e con una profondità di ragionamento, che ha pochi riscontri nella letteratura economica contemporanea. Non voglio dire con questo che tutte le cautele mosse dall' A. agli eco - nomisti , che lo precedettero , sieno inappuntabili , è per mio conto non avrei difficoltà a dimostrare che alcune obbiezioni da lui opposte alle mie vedute p:.ccano di sottigliezza sover chia. Ma lasciando an.che questo punto , •ml quale potrei per avventura non essere appieno imparziale , è certo ammirabile il vigore logico del Natoli ed il suo lavoro può considerarsi come uno fra i pii.i poderosi contributi alla dilucidazione del- ! 'arduo subbietto. Noi ne festeggiamo tanto più cordialmente la pubblicazione , quanto che essa dimostra anche una volta la giovinezza eterna e fecondità inesauribile di quella ricerca deduttiva ed obbiettiva, a cui la scienza nostra deve i suoi più gloriosi risultati; ed esortiamo vivame.nte il giovane scrit• tore a persistere con ferma tenacia nella vi11,sulla quale così brillantemente Ri è posto. A. LoRIA W. STANLEY JEvoNs - La théorie de l' economie 11olitiqueParis, V. Giard et E. Brière, editori, 1909, pag. XXIV-405. Prezzo L. 8. Questo libro fa parte della B1bliothèque internationale d' Economie politique, alla cui direzione presiede con intelligenza e con solerzia il signor Alfred Bounet. Ed è un libro fortu - nato: esso è già arrivato alla quarta edizione inglese, e conta delle versioni in altre lingue, tra cui la presente. Il migliore elogio che di esso si possa fare è quello di riportare l'indice dei capitoli, il ,eguente: introduzione - teoria del godimento e dello sforzo - teoria dcli' utilità - teoria dello scambio - teoria del lavoro - teoria della rendita-teoria del capitaleconsiderazioni finali. Vi è, in ultimo, una larghissima bibliografia, che riuscirà di prezioso ausilio a tutti gli studiosi. F. R. GAETAMO NEGRI: Segni dei tempi. Milano, U. Hoepli, edi tore, 1909, Pre:r:ro lire 5,50. E' il quarto volume delle opere di Gaetano Negri, e in esso si raccolgono alcuni saggi di critica storica e filosofica. li Negri fu un pertinace lavoratore ed un uomo di forte talento. Conservatore in politica, non sempre si seppe liberare di questo suo convincimento. per condursi poi a sereni giudizi, circa le dottrine che non furon di lui. Molto, per esempio, vi sarebbe da dire nel saggio che, in questo vo1ume, riguarda le previ - soni sul socialismo. In esso, i giudizii del Negri non sono nè originali ne penetranti. Molto di più si doveva attendere da una mente come la sua. Fatto è che pure ~I' ingegni più svegliati non possono lasciare profonde orme di \è quando si occupano profondamerite di filosofia e di arte, di letteratura e di storia, di so~blogia e di altre scienze. Ciò però non impe:iì alla multiforme attività del Negri di lascciare alcuni mi - rabili sag~i di ricoatruzione storica e d' indagine critica. F. R. RuoOLF EuCKEW - La v1S1onedella vita nei grandi pensatori - Torino , fratelli Bocca , editori , 1909 , pag. 546, prezzo L. r 5. E' opera di altissimo pregio scientifico, con la quale l'autore propugna il riavvicinamento delta filosofia colla vita. L'attuale scissione, I' indifferenza del F'ran numero degh uomini per la filosofin e l'isolamento della filosofia come d;sciplina sottratta ai profani costituiscono un ~ranJe male per ambo le parti. E' un 'indigenza del nostro rinnovamento spirituale, che l'una si riavvicini all'a ltrs. [I dottissimo autore, passando da Il 'anti• chità greca al cristianes;mo, e da questo ali' età moderna, cer..:a di raggiungere il fine che si è proposto, e mille notizie vi sono per credere che tal fine sia stato felicemente rag giunto. F. R. A. ScHOPENHAUER - Aforismi sulla sa ~ge1ra della vita - Torino, fr.lli 8'.>cca, editori, 1909, pag. 322, prezzo L. 3. E' un volume della Biblioteca di Scien1e moderne , con cui gli editori B()cca contribuiscono n far con0scer'! dal pt1b - blico itali::no il gn,nde pessimi<Jta tedesco. Tra i saggi attuali primeggia quello sull'onore, ove il filosofo si addimostra pen satore e ra~ionAtore elettissimo. L'onore, egli dice, ha carattere negativo. Esso non è quell'opinione che si riferisce a qualità speciali . appartenenti ed un solo individuo . me è l'opinione che si riferisce a qualid,, d'ordinario, presupposte, e che l'individuo è tenuto di possedere u~ualmente agli altri. L'onore dunque si accontenta di far testimonianza che questo soggetto non fa eccezione, mentre la ~loria afferma che esso è uria eccezione. La eloria deve quindi essere acquistata; l'onore al contrario non abbisogna che di non esser perduto. E con questo sottilissimo ragionare, Schopenhauer va molto oltre, discutendo di sentimenti e di passioni , che allietano e che rattristano. F. R. BENEDETTO CROCE - Filosofia alla pratica ,· economica ed etica - Bari, G. Laterza e figli, editori, 1909, p. XIX-415, prezzo L. 6. Benedetto Croce è certo uno degli uomini eminenti, di cu, più si onora lo spirito italiano. Egli , in questo libro, che dovrebbe correre per le mani di tutti, discute: 1° dell'attività pratica in generale; 2° de/I' attività pratica nelle sue forme speciali; 3° delle leggi. Ciò che si riferisce ali' economica non può e11sere del tutto accolto dagli studiosi di questa scienza. Ma è pur doveroso aftermare e he molte delle verità dette dal Croce meriterebbero di esser confutate da quegli economisti , che vanno per la ma~giore o che si credono i primi fra tutti. Invece , è assai probabile che questi signori non si faranno vivi, e che si conforteranno dicendo: il Croce è un filosofo, che non conosce l'economica, non vale la pena di contraddirlo. Al contrario , il nostro autore , benchè non economista di professione , dimostra di conos:ere assai bene l'anima delle leggi economiche, intorno alle quali discute con sicurezza di maestro. E' il libro di un dotto, che merita il maggiore riguardo. F. R. Oott. Napoleone Cola)anni, proprietario , direttore-responsabile Napoli, R. Tipografia Pansini in S. Loren,o
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