Rivista popolare di politicas lettere e scienze sociali - anno XV - n. 12 - 30 giugno 1909

"!VISTA POPOLARE 333 animale del gruppo dei Primati, strettamente collegato colle scimmie più elevate dell'epoca presente. Osservando i suoi organi dal punto di vista di questa sua parentela colle scimmie antropomorfe , rivelansi, secondo le dimostrazioni dell' Anatomo Wiedersheius, I 5 caratteri progressivi, 17 regressivi e 107 rudimentari. In confronto degli organi delle scimmie elevate, si trovano specialmente perfezionati nell' uomo quelli che servono alla statura eretta, alla parola articolata ed agli svariati procedimenti della coscienza. tTroviamo elementi regressivi e rudimentali specialmente della digestione e della riproduzione. Ad esempio nell' homo sapiens i denti della sapienza o sono ri - dotti a rudimenti o mancano o danneggiano la masticazione; così in molti antropomorfi verificasi un· simile accorciamento dalla mandibola per minore uso. Questi denti, per il loro lento sviluppo - spuntano essi dopo i 30 anni, talvolta dopo i 6'.>- possono dar origine più che in ogni altro dente a tumori maligni. Generalmente noto è il carattere rudimentale dell'appendice vermiforme dell'indestino cieco, la quale s'infiamma per ogni )eggiera irritazione e generalmente senza danno o pericolo venir esportata. Essa è già rudimentale nella maggior parte delle scimmie; noi la troviamo comple::tamente sviluppato soltanto in alcuni animali erbivori, per esempio nei conigli. Persino un organo normalmente formato come l'intestino crasso è non aolo non necessario ma spesso pericoloso alla conservazione della vita e della salute. Poichè i residui della alimentazione stagnando lungo tempo putrefanno causando malattie gravi e leggiere. Esso è la sede ddla di1osenteria che tanta strage ha fatto; e del 90 per çento dei cancri dell 'inte• stino; d'allra parte l'esportazione è benissimo sopportata. Di questa eredità lasciate.ci da mammiferi erbivori dobbiamo tener conto nel mangiare cibi vegetali meno facilmente assimi• labi li degli ani mali. Delle complicate disarmonie dell'appar&to riproduttore umano basta accennare allo sviluppo ine!?uale delle singole parti, che è causa di molti fenomeni morbosi. L'organizzazione disarmonica dell'uomo spiega assieme a numerose malattie del corpo anche altre dell'anima. Ap esempio, i frequenti pervertimenti degii istinti naturali. L'infedeltà del!' istinto umano nella scelta degli alimenti in confronto a quello molto più sicuro di moltissimi animali, la tendenza dei bambini a mettc::re ogni c...isa in bocca, il fenomt:no funesto dell'alcoolismo trovano la loro radice:: nelle disarmonie dell'apparato digerente. Le aberrazioni dell'istinto sessuale che spesso conducono a gravi delitti derivano dalle disarmonie dell'apj)parato riproduttore::. Le diverse degenerazioni dell'istinto di conservazione, ta cui più triste conseguenza è il suicidio, sono causate dalla complessiva disposizione disarmonica dell'uomo. , In normali concondizioni di vita l'istinto di conservazione fra i giovani non si sviluppa in tutta la sua ricchezza. Quanto spesso essi avventurano la loro vita per una causa insignificante e senza scusare alle conseguenze commettono ogni sorta di sciocchezze che possono mettere in pericolo _ta salute e la vita! Spesso essi sono indotti da moventi elevati, più spesso però dissipano le loro forze per soddisfare un basso istinto ». Per questo difetto dell' istinto vitale troviamo spesso fra i giovani idealismo eccessivo, falso epicureismo e come loro conseguenza , pessimismo. I ;1umerosi suicidi fra vecchi trovano invece la loro spiegazione nell'indigenza e ndle malattie e perchè noi ci tormen• tiamo sulla nostra tanto più quanto più essa perde di valore ». La generale paura della morte, significa per Metschnikon una degenerazione dell'istinto di conservazione, causato da vecchiaia patologica prematuramente provocato dalle disar. monia della struttura umana. Molto prima del riconoscimento scientifico di queste disarmonie, la paura dinanzi alla morte e alle stridenti discordanze della vita ha spinto ad escogitare mezzi per alleviare l'infelicità che:: ne derivava. Giustamente disse Gujan: 1 La religione è in gran parte una meditazione sulla morte , e Schopenhaner « La morte è il vero genio ispiratore o il Musagete della fi losofia , . A risultato di questo lavoro del pensiero umano di migliaia d'anni, di queste due tendenze spirituali, abbiamo la suppo - sizione del tutto infondata di una vita futura - « la cui ine• sistenza s'accorda benissimo coll'assieme delle nostre cognizioni ~ - o vaghi principi generali. o la rassegnazione. Solo alle esatte scienze naturali nella lotta contro le nostre disarmonie, cioè contro la nostra organizzazione in parte non adatta alle condizioni dell'esistenza; riuscì di ottenere risultati positivi, praticamente utilizzabili. Poichè nei tre campi corrisp:rn:ler.ti ai mali più lamentati dell'uomo, nella lotta contro le malattie e nello studio della vecchiaia e della morte esse han fatto già molte conquiste. Le scoperte di Pasteur sulla natura dei fermenti e delle sostanze infettive hanno, ad esem• pio, completamente trasformato la Medicina e la chirurgia, e mediante 1' antisepsi nelle operazioni e la sieroterapia nelle malattie d'infezione salvato la vita e la salute di centinaia di migliaia. Molto lavoro resta a farsi, specialmente nella indagine della natura dei tumori maligni. Lo studio della vecchiaia è uno speciale campo di ricerche del Metschnìkan. « La vera vecchiaia è uno stato dell'esistema nella quale le forze decrescono per non più risollevarsi , . Chiari fenomeni della vecchiaia sono in complesso soltanto conosciuti negli uccelli e nei mammiferi. Easi si riducono ad « una lotta fra gli elementi nobili e gli elementi semplici o primitivi dell'organismo con prevalenza finale di questi ultimi. La loro vittoria si manifesta nell'indebolimento dell'intelligenza, nei disturbi della nutrizione e nella difficoltà della depurazione del sangue. In questa degenerazicne senile la parte principale è rappresentata dai fagociti, cellule speciali presenti in ogni parte del corpo, caratterizzate da speciali sensibilità e e mobilità e dalla proprietà di consumare corpi solidi di ogni natnra. Sono cellule di grande significato per l'organismo. Si distinguono in Microfagine e Macrofaghe; le prime ci liberano da gran numero di microbi nocivi, le seconde aiutano la gua • rigione delle lesioni meccaniche. Queste inoltre nella vecchiaia sviluppano una attività straordinaria mentre le cellule dt:gli organì nobiii perdono in vitalità, tanto che vengono dalle ma crofaghe divorate. Questo 1.:aratteristico fenomeno si spiega, secondo Metsch • nicon, come un avvelenamento cronico dell'organismo da sifilide, da alcolismo o dall'incredibilmente numerosa flora microbica dell' intestino crasso. Poichè i fagociti, di fronte a questi veleni che producono prima la degenerazione sclerosa delle parti anteriore e poi il progressivo indebolimento delle cellule nervose, epatiche , renali e cardiache . sono « come cellule di natura inferiore , , atte a resistere loro e a vincerli. Per fare che la vecchiaia invece che dolorosa e spaventosa sia fisiologica e sopportabile, Metschnikon consiglia di lottare contro la sifilide e l'alcoolismo di sostituire alla selvaggia flora intestinale microbi coltivati nel latte acido o di renderla innocua con sieri specifici , di rinforzare le cellule nobili con piccoli dosi di siero. Il problema della morte rimasto per tanto tempo misterioso riceve finalmente un po' di luce dalle scienze esatte. Si può oggi affermare con sicurezza che v' è qualcosa di immortale nella natura vivente e che noi uomini partecipiamo all'immortalità. Poichè gli organismi unicellulari e alcuni in - vertebrati di struttura discretamente fine, come molti polipi e

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