332 RIVISTA POPOLARE I capitali e gli esercizi più piccoli si associano pure. Pro· duzione, prezzo, spaccio delle merci non son più determinati esclusivamente dalle cieche leggi della concorrenza ma da organizzazioni. Le leggi economiche ricevono maggior influenza dai cervelli degli uomini; ogni fatto economìco divi~ne opera consapevole dell' organizzazione. Anche lo Stato si trasforma in una cosifatta organizzazione, invadente ogni campo della vita economica. Quindi ogni gruppo ed ogni organizzazione è costretto ad esercitare la propria influenza sul potere dello Stato: la vita politica si risolve nelle lotte per il potere dei vari gruppi d 'interessi che rispingono ogni travestimento idealistico. Il proletariato è costretto a prender parte a queste lotte. La vita internazionale è animata dalle stesse tendenze. Ogni nazione, ogni Stato vuole colla forza atterrare l'avversario. 11 militarismo ci avvicina sempre più al pericolo di una guerra europea. Si aggiungano, problemi nazionali in Oriente, che si convolgano collo sviluppo dd capitalismo. In Russia è imminente l'ascesa delle nazioni senza storia; in Tun.:hia e nel lontano Oriente si preparano rivolgimenti che avranno grande influsso sui rapporti delle potenze europee .. Senza dubb10 vi S'lno tendenze che agiscono in senso con· trario. La presente generazione d'Europa non ha visauto alcuno rivoluzione, le manca quindi quella fede in essa che è una premessa della rivoluzione stessa. La paura che i dominanti hanno del popolo e delle perdite di capitale aiutano a scongiurare il pericolo di guerra. Le agitazioni rivoluzionarie d' Oriente sono ristrette a sottili strati di popolazione. Comunque dobbiamo contare sulla possibilità che noi dal 1905 andiamo incontro ad un periodo di guerra, sollevazioni rivolgimenti politici e sociali. (Der Kampf, Maggio). + _Prof. Ernst Schwalbe: La lotta contro la tubercolosi. - La diffusione della tubercolosi è in strt tto rapporto colle condizioni sociali della classe operaia. Forse il miglior modo di combattere questa malattia prolelaria sta nel cercar la soluzione della questione degli alloggi. Negli ulticn i anni si venne a riconoscere sempre la giustezza di questo punto di vista. E data la natura della malattia sì comprende facilmente. Nel maggior numero dei casi la infezione avviene per mezzo de;J'espettorazione. Se malati e sani vivono assieme in uno spazio ristretto la possibilità d' infezione é molta accresciuta. E così si spiega perchè negli alti strati della popolazione la diffusione della malattia sia assai ristretta in confronto allo spaventoso dilagare fra le classi proletarie. Una famiglia alloggiata in un unico locai e non può che fare oltraggio a tutte le prescrizioni dell'igiene. Nella lotta contro la tubercolosi - in minor grado nella lotta contro tutte le malattie infettive - è di grande, per non dire della massima importanza per la classi operaie il procaccciare alloggi sani, a buon mercato. I Comuni devono volgere la loro attenzione a questo problema , con misure che frenino il rialzo del valore del terreno. Sui rapporti fra diffusione della Tubercolosi e densità degli alloggi si fece uno studio in Mannheim. I seguenti numeri indicano la mortalità per tubercolosi in ciascuna delle cinque • classi in cui furono divisi gli alloggi: I casi di morte di bambini sotto i cinque anni vennero considerati: 6 o più camere. 10,3 per cento 4-5 li 22, 2 • 3 camere meno di 2 persone per camera 23,4 li con 2-3 )) • li 34, 0 , con più di 3 li li li 42,2 • • Ogni miglioramento delle condizioni sociali generali significa miglioramento della salute del popolo il quale si manifesta con un arresto della Tubercolosi. La più grande mortalità per tubercolosi si verifica in Rus sia ed in Austria. Seguono Francia e Germania colla mortalità rispettiva di 3000-3500 e 2000-2500 ogni milione di abitanti. La proporzione è maggiore nelle grandi città. ('Dal recente Libro , Microbi e malattie li Editore Gustavo F1scher, Jena). + Arlst: La patria d'origine del genere umano. - Ove sia stata la patria d'origine dell'umanità non è questione finora risolta co,1 sicurezza. Tutte le ipotesi baseno su argomentazioni di probabilità piii o meno attendibili. Non è a stupirsi che ogni ragione continentale sia stata vo1ta a volta prescelta. Darwin designò I' t\.frica, siccome la terra dei Schimpanzè, Haeckel, l'interno dell'Asia; M. Wagner, l'Europa meridionale; W tlser, l'Europa Settentrionale; Amegl; us , I' America meri - dionale; Dubais, l'Arcipelago indiano; Schoeteusack, I' Australia. Bjorstjern suppone due centri di sviluppo , l' uno presso il polo Nord, l'altro presso il polo Sud. La maggior parte di queste ipotesi non resse al corso dei tempi. Dovettero specialmente venir scartate le regioni meridionali, poichè lo sviluppo dell'umanità non può più staccarsi dallo sviluppo delle scimmie catarrine, la cui origine probabilmente deve cercarsi nell'Europa settentrionale dell'epoca terziaria più antica. Il continente europeo eta allora diviso dall'Africa e dall'Asia da larghi bracci di mare ed era unito alla Groenlandia attraverso l'Irlanda da un ponte di terra. Nell'epoca miocenica avvenne il congiungimento coli' Asia e soltanto la regione europeo-asiatica può davvero supporsi come centro d'origine del genere um11no.Politesch Authropologische 'l{_evue, giugno. + Hans Schonlank: L'ottimismo delle Scienze Naturali. - Elia Metschnikon, il celebre professore all'Istituto Pasteur in Parigi, che l'anno scorso ebbe il premio Nobel per la Medicina, è un rappresentante caratteristico delle moderne scienze naturali, le quali sulla base di ricerche esatte vogliono dare agi i uomini di oggi una, per quanto è possibile, soddisfacente concezione della vita. Metschoikon accetta la dottrina darwiniana della selezione naturale. Egli vede nel Lgno della natura vivente un costance processo di selezione per cui l'utile vien conservato ed il dannoso eliminato. Una specie può morire mentre l' individuo modificandosi, migliorando sopravvive. << Noi troviamo nella natura pid facilmente particolarità armoniche che dannose. Queste non possono riprodursi all'infinito appunto perchè dan1,ose all'individuo ed alla specie li. Metschnikon si pone il quesito : L'uomo è uo organismo armonico o disarmonico? Il quesito occupò migliaia d'anni il pensiero umano. Platone, Lutero, Rousseau credettero la na - tura umana essenzialmente buona e dissero compito della vita l'armonica educazione, la cooperazione di tutte le forze. Secondo la dottrina buddistica e la cristiana del medio evo invece l'uomo è per natura onesto e la disarmonia intima fra corpo ed anima è durante la vita terrena irrimdiabile. Queste concezioni si hanno soltanto su osservazioni e speculazioni generali o non potevano avere base sicura , poichè l'esatta indagine nel campo della natura solo negli ultimi secoli è assurta a scie,za esatta. E solu un biologo dei nostri tempi come Metschnikon poteva cercare di rispondere sulla scorta delle odierne cognizioni anatomiche e fisiologiche del corpo umano ad un quesito tanto importantante anche per la vita pratica. E' oggi da numerose rice::-che assodato che l'uomo è un
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