Rivista popolare di politicas lettere e scienze sociali - anno XV - n. 12 - 30 giugno 1909

RIVISTA delle ~ause conturit comuni a tutte le maggiori ferrovie europee, sono riuscite superando ogni p1u benevola aspetta - tiva a migliorare in un triennio tutti i servizi senza subire incremento di spese e riduzioni di utili netti maggiori di quelle delle principali reti straniere meglio dotate e amministrate. In esse sole, malgrado i grandi progressi tecnici e commerciali conseguiti, l'aumento delle spese non raggiunse l'aumento dei prodotti. E però la misura degli utili netti versati al Te. soro può ritenersi ancora soddisfacente e punto inferiore a quella riscossa dalle Società private, se lo Stato avesse allora provveduto alla misura necessaria alle spese complementari ed accessorie e sostenuto tutti gli oneri inerenti all'esercizio. Certo è bene che il prodotto netto non abbia a discendere ancora. Tale deve essere l'obbiettivo immediato della nostra politica ferroviaria. A conseguirlo non occorre rialzare le ta rifìe, a somiglianza della Germania, dell'Austria-Ungheria, Jegli Stati Uniti, o attuare economie nei servizi , che per as sicurare qualche milione in più al bilàncio comprometterebbero i vantaggi sociali del!' azienda , con grave danno della nazione ; ma besterebbe attenuare, mediante spese di miglio - ramento e adattamento della soprastruttura, delle linee e del materiale mobile, le condizioni naturali avverse: ordinare più edìcamente a somiglianza della Svizzera , lt" amministrazioni centrali, i servizi, le condizioni dei trasporti, e sopratutto iniziare una graduale riduzione del personale, quale avvenne nella Prussia non appena l'esercizio dello Stato assunse un aumento normale. L'esuberanza del personale in italia, eliminabile con successive migliorie degli impianti e del materiale, con introduzione di macchinario atto a rimpiazzare la mano d'opera, di mezzi più moderni nella riparazione del materiale, con soppressione delle officine minori, con semplificazioni dell'amministrazione, dei servizi, delle condizioni speciali dei trasporti, si può valutare approssimativamente a circa quindici mila agenti , onde una diminuzione annua delle spese di esercizio, calcolando uno stipendio medio di L. 1457 per agente stabile ed avventizio, di 21 milioni e 855 mila lire che andrebbe ad ingrossare gli utili del Tesero. In attesa però di questa gt aduale riduzione del personale, che soltanto il consolidamento dell'esercizio può rendere possibile, è necessario vincerne la rilassatezza, ridestarne il senti• mento del dovere, svilurparne le forze morali e le attitu lini individuali così da accrescerne il rendimento , finora, a differenza del personale delle ferrovie germaniche, francesi, belghe alquanto 1carso , e che solo può compensarne i maggiori sa - lari ed impedire che essi ricadano sui consumatori. I risulta_ti dell'azienda ferroviaria governativa dimostrauo che l'e,.perimento non è destinato a fallire (La Riforma Sociale, fase. 3° del 1909). • XX: Montreal - Un grande centro commerciale. - Non può essere chiamato altrimenti, la grande città capitale del Canadà. Alcune cifre e fatti ne daranno ragione. Montreal non è soltanto un porto quantunque sia ad un mille miglia dell'Atlantico è anche il centro di tutto un sistema di grandi vie fluviali internate nel paese che si stendono nel continente Nord ..A.mericano per oltre mille e cinquecento miglia in varie diredoni. Quantunque il suo porto moderno non sia ancora terminato, nondimeno il valore degli affari effe vi si fanno sale a oltre 5,4000.000 sterline al mese. E' il solo porto nel continente Nord-Americano, eccettuato New Jork, che dia una tale cifra di atfari, ed una sola in Inghilterra, ac.:anto a quelli di Londra e di Liverpool. Boston e New Jork non offrono il principale montante degli affari nella esportazione del grano come è offerto da .Montereal fino all'anno scorso. A proposito di costruzioni navali si sa che la White Star Company sta coPOPOLARE 331 struendo due piroscafi della portata di 15 mila tonnellate per adibirli esclusi vamente al commercio Canadese. I vapori del North German Lloyd viaggiano direttamente dai porti tedeschi a Mantreal, ed una linea Francese di vapori sarà stabi lita direttamente fra la Francia e il Caoadà quando il trattato Franco-Canadc~e che è in elaborazione sarà firmato. Un terzo del commercio Canadese si agglomera a parte da Montreal, Naturalmente le forti spese per migliorare il porto , ed altri lavori hanno obbligato a prestiti; ma l'interesse di questi prestiti è pagato su i guadagni che i miglioramenti stessi hanno procurato. Il debito della città ammonta ora a 2 milioni di sterline, una grande parte del quale e consolidato al I e mezzo per cento. !)urante i passati venti anni Montreal è stato uno dei luoghi ove maggiormente correva il danaro per atfari, ma il massimo dei pagamenti ebbe luogo I' 8 novembre dell' anno scorso quando contratti che valevano insieme 1,6678,447 sterline furono fissati in dieci minuti. Una delle più belle e lunghe vie di Montreal, St James Street, è tutta occupata da banche ed uffici di commercio, le diciannove banche posseggono un capitale corrente 15,600,000 sterline. Questo grande sviluppo di ricchezza di Montreal non dimostra anche il grande sviluppo che sta prendendo il Canadà tutto intiero. ( Canadia11 Maga 1 ine, 30 maggio). • Otto Bauer: .La via al potere. - Carlo Kautsky, nella sua recentissima pubblicazione. ~ La via al potere II sostiene che il proletariato ha conquistato gi,à nelle lotte economiche e in riforme sociali pressochè tutto quanto era possibile senza gravi spostamento di forze. Per quanto riflette la potenzialità d'acquisto del salario, ali' America possono sorgere nuovi campi di produzione di cereali, come l'Egitto e l'India; anche la Russia coll'intensificazione delle sue colture potrà esportare di più. Le organizzazioni economiche non sono che al mezzo della loro ascesa; i grandi esercizi moderni richiedono forza di lavoro sempre meglio ammaestrati, non facilmente surroga• bili, e le branche di produzione nelle quali le condizioni di lotte sono favorevoli ai datori di lavoro, occupauo una piccola parte soltanto dei lavoratori. L'immaginazione di operai stranieri grava sul mercato del lavoro; ma fino a che essi provengano da altri paesi capitalistici, meno sviluppati, non costituiscono un ostacolo ali 'ascesa generale ma un pareggiamento soltanto delle disparità di sa• lari o. Le cose cambiano quando i lavoratori vengano da territori agrari; ma l'invasione si verifica soltanto in quei campi di produzione che vengono abbandonati dagli operai indigeni. Un tentativo d'importare in massa schiavi d'un contratto, potrebbe indurre gli operai ad insurrazioni rivoluzionarie. La statistica dei salari americani prova poco per l'Europa, poichè l'America aveva prima gli alti salari d' una terra Coloniale, ora esposti a rischi. E se non in salari possano conquistarsi vantaggi negli orari di lavoro. La paura che i partiti corgheti hanno del potere d'arrolamento della democrazia sociale li inducono a sempre nuove e modi definitive ritorme sociali. li proletariato verrà spinto alla rivoluzione non dall'impossibilità d1 ottenere nuovi successi immediati ma dalla sua con - • tinua marcia in avanti. Dopo la crisi del 90 il capitalismo si è esteso gigantescamente: la produzione del carbone, del ferro, delle macchine non è mai cresciuta tanto. Insieme si verificano cambiamenti nella struttura interna. Le imprese indipendenti private spariscono; le Banche e i Trust le assorbano. La grande Banca domina il mercato dei capita_li ; il Trust, il mercato della merci: le Associazioni industriali, il mercato del lavoro.

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