320 RIVISTA POPOLARE cipio economico. La tassa è odiosa, il ministro ha sbagliato la strada >. Parole che nou lasciano dubbi di interpretazione. Intanto Imperatore e socialisti, Bùlow e Oonsigl:o federale, liberali di destra e di sinistra., conservatori industriali, Camere di commercio e professori d'Università sono tenuti bravamente in iscacco. L' Imperatore, cosa sorprendente, continua a tacere (1): i socialisti, cosa che sorprende meno, continuano a protestare, gli industriali, i commercianti, i banchieri insorgono annunziano dei comizi monstre, minacciano di far lega coi socialisti, i liberali si lasciano prendere dall'indignazione e strillano : che fa il Governo? Il Governo cioè Bùlow ha assunto la fisonomia che per solito adottano tutti coloro che non sanno che pesci pigliare: Rinunziare alla tassa sull'ere<lità? Mai! Il Govern0 può CPdere r.1a senza dirlo: pare che in tal modo il principio d'autorità resti incolume. Ma chi crede ancora ai solenni: Mai dal Governo? - Sciogliere il Reicbstag? Ricorrere ai grandi mezzi annunziati dalla Kòlnische Zeitung? Col bel costrutto di vedersi' arrivare in parlamento una qualche dozzina di socialisti in più ? Il deputato Arendt regala loro fin d'ora una cinquantina, in più di mandati. - Accettar la sfida e prender di petto gli Agrari? Sarebbe il finimondo. - Ritirarsi? Ohe brutto coronamento della lunga ed onorata carriera! E Bùlow attende da quel Raggio che è, che cosa gli porti la provvidenza ; annasa il vento e tenta degli approcci. Di quando in quando esclama sulla Noràdeutsch Allgemeine Zeitung: la situazione esser seria assai, una decisione. urgente, la posizione insostenibile, l'onor della nazione impegnato>, e altre consimili belle frasi che non cavano un ragno dal buco. Egli vorrebbe manipolare un qualche altro compromesso, toglier di qua, aggiunger di là ed esorta ed amn1onisce in modo talora commovente: i nazionali li berali, la parte più sana, cioè, meno liberale, dei liberali, dovrebbero staccarsi da questi se non vogliono perduta ogui loro influenza di gover110: i conservatori agrari dovrebbero avere la compiacenza di cedere un briciolo , un briciolo soltanto tanto perchè si possa, enormemente ingrandendolo , attestare del loro buon volere. Fatica sprecata; potranno i nazionàli -liberali, che furon già tanto compiacenti lasciare qualche speranza. Gli Agrari no; son più duri d'un lilacigno. Quanta maggiore amabilità, accondiscendenza e dolcezza Bùlovv dimostra - la dolcezza, dice il Berliner Tageblatt' d'un cuor di zucchero appeso all'albero di Natale, tanti minori riguardi gli si usano. Vedete con quanta encomiabile franchezza e chiarezza dalla Kreuzzedung gli vien posto sotto il naso il suo preciso dovere d' impiegato dell'Imperatore vale a dire del Iunkertum: e È dovere del Cancelliere Bu- ( 1; Egli veramente parlò alle feste sportivt: di Amburgo in favore del Cancelliere e della tassa di successione. Ma non fu sincero oggi come non lo fu mai. Se sincero fosse stato non nvrebbe accettato le dimissioni di Bulow. La reda{ione low condurre in porto la riforma finanziaria col blocco parlamentare della maggioranza costituitasi dopo le· elezioni del 1907? In uno Stato parlamentare, risponde senza esitazioni l'organo conservatore, sarebbe suo dovere. Il Cancelliere funzionerebbe come il mandatario della sua maggioranza : con essa sarebbe sorto, con essa dovrebbe morire. Il fori:narsi d'una nuova maggioranza avrebbe normalmente richiesto un uuovo Oàncelliere. Ma cosifatte norme dichiara il giornale reazio~ario protestante, non corrispondono allo stato di diritto e di fatto della nostra costituzione. Questa, Gott sei Dank, non è roba per noi. Bùlow era cancelliere molto prima del 1907. Egli ha ricevuto l' incarico dall' Imperatore e deve fare ciò ehe i bisogni dello Stato - leggasi , degli Agrari - richiedouo con quei partiti che gli si prestano cioè cogli Agrari e loro seguaci. I quali bisogni dello Stato Agrario non richiedono naturalmente àlcuna tassa sull'eredità. Se Bùlow si identifica col Blocco , He non vuole riforme finanziarie che dal Blocco non provengano, si rifiuta il concorso di altri Partiti , egli - ecco il delitto! - agisce secondo le norme del regime parlamentare; agisce cioè contro la Costituzione. La storia non dimenticherà- i meriti di Bùlow; ma che non debba pure ricorda.re che egli introdusse nell' Impero Germanico quei principii del regime parlamentare che sono in contrasto cullo sviluppo storico e colla costituzione giuridica dell'Impero e che sarebbero nefasti al suo ulteriore sviluppo? U o simile passo da. parte di Bùlow avrebbe una portata. ben superiore di un q11alsiasi escogitato paragrafo sulle responsabilità mini:::1teriali. Dopo di che se Bùlow volesse intestadirsi, non vi sarebbe altro a fare che trarlo innanzi ad un'alta Corte di Giustizia -- non quella proposta a novembre dai socialisti ; ma una Corte di Giustizia nominata dai Iunker e costituita dai medesimi - e condannarlo per delitto di fellonia contro i suoi natura.li Signori. + La Kreuzzeitung ha cosi ben posta la questione. Una tassa di successione che lascia esente oltre i tre quarti degli Agricoltori e che snll'eredità di un milione - fatte le innumerevoli deduzioni e restrizioni che il progetto di legge contempla - non graverebbe per una somma decennale superiore a quella che un Agrario che si rispetti getti in una serata alla Winzesturbe, non distrugge la fa.miglia e non rovina l'Agricoltura. Una simile tassa può essere una bandiera, non la posta d' una battaglia. Ma dietro la Nachlassteuer appare agli Agrari diffidenti lo spettro spaventoso delle garanzie costituzionali chieste da una parte ragguardevole del Reichstag e del suffragio allargato in Prussia accennato nel discorso della Corona. Il 1·ocherde bronze del conte Marz- ' tag si eresse fin dapprincipio contro l'Lrna.e l'altra. delle onde sarebbe nell'assalto. Un foglio volante sparso i nell~ p_rovinci_aprussiana dell'~~t a. to~l~ere. gli ul~im_i resti d1 dubb10 mette i puntm1 sugli 1 e m ogm r1• chiesta liberale i conservatori vedono un grande pericolo per l'avvenire del Paese. Il raggiungimento di
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