Rivista popolare di politicas lettere e scienze sociali - anno XV - n. 12 - 30 giugno 1909

RIVISTA POPOLARE 319 lavarsi i denti e la testa - graverà ancora sul piccolo .commercio e sui CPti medi. Ma vi sono le tas1::1esulla proprietà, su l'anmento di valore deglì immobili 30 milioni di marchi; le carte valori, effetti cambiari, azioni 110. Complessivamente 140 milioni di marchi, dei quali quattro quinti circa addossati al capi t1:l1e mobile ed ai terreni di città. Ad esercitare lo spirito di sacrificio della maggioranza della commissione rappresentante dei 21000 latifondisti padroni di un terzo del patrimoni t1azionale, resta, s1 e no, una q uaraotina di milioni. + Ma e della tassa di ::successione, di cui discorrevo altravolta :;u queste colonne che ne è? Avrete notato che sulla interminabile lista delle tasse proposte e votate con elettrica rapidità, es8a non figura affatto. Il suo posto è umiliante :n coda ai progetti di ri::serva.. .RicorJate quc1.leaspra lotta le si combatteva attorno: ùa una parte i Iunker 8oli, ma formidabili, da!Jlaltra tutto il popolo germanico, compreso il Kai8er col suo Governo imperiale e coi ::;uoiGoverni federali. La modesta Nachlassteuer era il ves::sillo, era la ptèce de rèsistauce della nazione, era as::;uuta a11a dignità dtil 4' compito politico più importante dei nostri tempi » d'uua « questione d'onore nazionale e di credito 1uternazionale • • Gli Agran che uou la volevano, veui vano bollati come il uemico nazionale, contro il quale dovevasi bandire una santa crociata uni ven~ale. Quante proteste, quanta ira, uon si è da quel tempo accumulata e scaricata contro costoro! QL1a.lile invettive, i 1:1arcasmi, le irn:wlenze che non furono iuviate al loro ind1rizzu '? Io non vogiio dire che 1Doite non fossero uientate, ma cuntro uu'aCCù8a insisteutemente ripetuta, bitiogua rtagire. ~JUO tutto quel che 8i vuole que8ti Iunker, uia. de' millantatori nes8uuo può dire. Scriveva. allora il !uro organo 1a Deutsche Tageszeitung: « :::ìequalcuno ha potuto pensare a. re8ipìscenze da parte no8tra, questo qualcuuo è iu errore. SotLOJJOl'l'e il no:;tro mofo di vedere a revi:;ioni nou è pos::sibde, Noi uon conoticiamo ritirate, oguuno de lo tenga per detto>. Ed alla Camera dei Siguon il conte Marztag faceva eco « .N 01 fonneremo coo.tro la tassa di ::iucceilsioue e coutro ogm modirica.zione della legge elettorale prussiana un rocher de bronze >. Parole grosse , guasconate si dissero; e per quanta stima si ave::;se della potenza di chi le prouunziava, sembra vano. Ma i fatti no.a furono da meno. li rocher de bronze ha dimo8trato ancora una volta, una resi8tenza a t11tta prova. I bravi lunker - manipolo di prodi - non cedettero d'un millimetro: la tassa di successioue non progredì di altrettanto. Anzi ! + Il Bund de1· Landwirte s'è, come abbiamo visto, 1 rafforzato 'incorporando nuove reclute, qualche gruppo conservatore, gli uomini neri del Centro, pronti sempre alla mossa accorta ed al mercato , gli antisemiti, 1 Guelfi, i Polacchi anche. I più fedeli puntelli della patria non trovarono di meglio per difen forla che stringer lega coi suoi nemici. Ed essendosi il vecchio Blocco dit1108tra.to nn arnese inservibile lo ridussero in rottami, ed ai liberali rivelatisi borbottoni ed indiscreti, die:iero 1111brusco benservito. E composero con prestezza e disinvoltura. una nuova maggioranza, fieramente accampaud.J::ii di contro allo Imperatore ed al Governo ed al I t uazi rne. E s' impadronirono della Commissione finanziaria, alle::3tendo oon febbrile inesauribile attività, iu 11na vera orgia. di proposte e di votazioni, tasse e tasse a piacimento, a sazietà, tutte le tasse dirette ed i11dirette, possibili e concepibili, ad eccezione di una sull!\ q.iale han po::itc il loro veto, la tassa di S'UCCes1:Jio-ne tasse su tutti i cittadini, consumatori e produttori, operai e commercianti, industriali e finanzieri, un ceto t-ioloeccettuat o il ceto agrario. Della tassa di successione ch'era la conditio sine qua non del Governo, chi si ricorda? A sai var le apparenze , a mascherar la resa a discezione, lo sostitui sulla carta per ora, una tassa ancor più modesta e circoscritta su date eredità. La tas.-ia di successione n0n tocc,wa i tre q 1;arti degli Agrari, q nesta tassa sull'eredità assottiglia ancora di più i I restante quarto e frutterà. il 40 per cento meno. Ma non è detto che anche co:-aìrimpicciolita ed umile essa debba incontrare i I bene piaci to degli Agrari , i q1iali intanto domandano l'esenzione delle sconsolate vedove e dei figli derelitti. Chi vorrà aucora chiamar millautatori costoro? + fotanto il loro lingr1aggio non è men fiero o perentorio di prima, la lor tr0rnba guerreaca non è diminuita di tono. Sentite ad es. come parla il signor von Oldenburg in uua adunanza degli Agrari della pl'ovincia prussiana dell' Oveat: - è un egregio cittadino che da sè stesso s'è proclamato il difensore del portafoglio delle classi possidenti: e Non possiamo andar in,~ontro all'avvenire eon sicura co.:;cienza. Nou potrà avveai1·e mai fin che la terra duri, che noi pos:iiamo in Prussia .cadere •. U oa guasconata questa , senza dubbio : ma s'è tentati di credere che debba e.3ser co8Ì, davvero, tanta è la forza di con v inzioue che si è ra•i icata nel profondo di co::itoro e tanta è la suggestioue che es::ii esercitano sui cittadini germanici , loro ::indliti anche quando tentano mordere la frusta che li percuote. Sentitene un altro, il prosidente del Bund dei· Lanwfrte, Signor von Ma.ngerrbeim: « Si preparano grandi e dure lotte fra agrari e capitalisti, le quali coniurranno inevitabilmente ad nna rivoluzione,. E questo vi dimostri che il Bund non sta a contare i nemici e che i suoi strali più acuti non ::iono riservati ai socialisti. Del Bund si può dire: Orazio sol contro Toscana tutta e La tassa di successione, egli continua, come la tassa sul!' eredità delle vedove e dei figli souo una confisca di parte del patrimonio che contraddice ad ogui prin-

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