306 l{ I V I S T A P O P OIL A RE nomico di un paese. Essa, prima ancora della crisi, attraversò un periodo di depressione. Dopo il panico dello ottobre 1907, il movimento di discesa s'accentuò ancor più, tanto che il valore delle costruzioni cominciate nel geunaio del 1908 restò inforiore del 45 °lo a quello del gennaio 1907. Però, a· cominciare dall'ottobre del 1908, fu segnalato un movimento di ripresa, che divenne fortissimo nel novembre successivo. Nei primi quattro mesi del 1909 e per un centinaio di città americane, si sono avute le seguenti costruzioni nuove: gen• naio 49 milioni di dollari, contro 25 milioni nel 1908; febbraio, 57 contro 29; marzo 84 contro 46; aprile 85, contro 59. I prezzi si sono notevo'mente elevati. Dop0 la grande e _ lunga crisi del 1893, la depressione nei prezzi fu molto grave. Dopo, dal 1897 al 1900 si ebbe un periodo di rialzo, al quale ne srguì un' altro di relativa stabilità. Un' impetuoso rialzo, principalmente dovuto alla speculazione, si ebbe nel 1906, e nel 1907, al quale seguì una bruca discesa nel 1908. O~gi, per a leune categorie di tr erci, i prezzi so~ o già più alti di quelli avutisi prima ancora che scoppiasse la crisi. · li punto debole della situazione è rappresentato dal raccolto agricolo. L'inverno fu contrario al frumento. Sopra 1 2 mi !ioni ri ettari seminati a grano nel!'autunno scorso, ben 800.000 dovettero essere abbandonati. Però questa situazione non lieta potrebbe trovar comperso nei raccolti del grano primaverile ed estivo. Ed anche quando questo compenso \'enisse a mancare non ci sarebbe motivo di mantent:rsi troppo pessimisti. Gli Stati-Uniti uon s0no più - come accadeva 40 anni fa - un paese che dipende da un raccolto abbondante o difettoso. Vi è ora un industria poterte, che può ognora colmar le laenne derivanti da una fuggevole discesa di raccolto graniforo. Per proct:dere senaa scosse, occorre che gli americani non abbiano troppa fretta. Con un pò di prudenza, riprenderanno fiduciosi l'ascensionale camm:no, a cui hanno diritto, per il quale sono destinati. (L'economiste francais, 29 maggio I009). + Federico L. Hojfma,111: La decadenza delle nas ~lte uegli Stati Unlti.-E venuto il momento di cons·derare la guistione della popolazione nel!' aumento e nella dim111uizionc , avllto riguarJo al potere di ripro luzione dei nativi, e dei nati da forestieri agli Stati Uniti. Si sono fatte molte discussioni accademiche su questo problema , ma non lo si è mai considerato nt!i suoi veri e con,plessi aspetti. Anzi lo si è tanto trucurat< che mentre si hanno statistiche quasi esatte, o assolutamente sicure su molte altre quistioni : a proposito di guesta si è obbligati a cercare quà e là racimolando le notizie che si può, là dove è possibile averne, con l'assoluta certezza di giungere a dati sempre poco sicuri. E nondimeno ciò che appare da questi anche in certi dati è la sicurezza che la popolazione degli S:ati Uniti decresce in rapporto alle nascite dei nativi. Il censimento decennale dà sì le cifre generali , ma quanto ai dettagli vi sono quasi assolutamente ignuati. Seco,1do I' ultimo ct:nsimento la popolazione bianca degli Stati Uniti sommava nel 1900 in cifra tonda a 41 milioni di nati da genitori nati essi pure sul luogo , a 5 milioni di discendenza m'sta di forestieri ed americani a 21 milioni di Agli di forestieri. Da dopo il 1900 più di 5 milioni di immi · granti sono arrivati agli Stati Uniti , specialmente dal Sud dell'Europa. li problema cui si trova dinanzi la nazione è ora l'aumento delle nascite su le morti, e il resultato fisico, mo rale, ed intellettuale dei matrimoni fra nativi e forestieri. E' soltanto dal 1900 che i resultati del Censimento danno l'indicazione numerica dei nati in rapporto alle condizioni della popolazione. Prima del 1890 i resu 1tati sono rimasti o non estratti o sconosciuti al pubblico. E' notevole il fatto che l'ultimo censimento numeroso contava 7262000 e donne bian::he maritate a bianchi nativi degli Stati Uniti contro 2215000 di donne nate da forestieri nel paese, e 2860000 di donne forestiere. Cioè su poco più di 7 milioni cli americane ci ereno cinque milioni circa di razza forestiera. SP. teniamo conto della prolificità di queste forestiere e delle americane ci troveremo di fronte ad un vero st:rio problema. Se, per un esempio, prendiamo a baje l'età di 25 29 anni troviamo questi resultati il. 71.8 °/o delle donne native s no maritate, contro il 72.6 °/0 di forestiere; ma la proporzione delle native è diminuita da qut:sta epoca mentre la proporzione delle forestiere è rimasta la stessa. All'età di 30-34 anni la proporzione delle maritate è di 79.7 per cento native contro 83. 1 per cento di forestiere. E qui anche la proporzione delle native è diminuita quella delle forestiere è rimasta la stessa. La differimza appare piccola , ma è significantissima se si considera la maggiore prolificità delle forestiere non desiderevoli (, ). Pren<liamo l'età dai 15 ai 45 e lo Stato del Massachrdssets a base della nostra dimostrazione , nc:lla statistica dei 5 anni fino al 1905. Questa statistica prova che c'erano 63 nati per mille donne bianche native contro 143 nati da forestiere. Una statistica del tempo della Guerra Civile nota 71 per mille nati da native contro 146 nati da fc,restiere. Ciò prova una decadenza sulle nascite da donne nat;ve, mentre fra le forestiere è rimasta stazionaria. La statistica del Rhode Island e New Hampshire è ancora più impressionante. Secondo questa statistica delle donne fra i 15 e 45 anni d'età 71.6 °/ 0 erano maritate contro 80.5 °lo di forestiere. Fra le native in questo periodo d'età 28.4 °lo t:rano senza figli, contro 17.5 °lo di forestiere, La media dei nati era di 2.06 da native contro 3.35 d, forestiere. Nel 1885 se..:ondo una statistica delle stesso Stato la media dei bambini nati da native era di 3.49 contro 2.06 dal 1905; mentre nello stesso periodo le forestiere davano una media di nati scesa da 5. 38 nel 1885, a 3.35 nel 1905. Le native maritate fra i 14 e 45 aventi un bambino stavano nella proporzione del 23.4 °/o contro 16.4 °lo delle forestiere. La proporzione delle donne maritate aventi più di tre bambini era di solo 19.8 °lo delle native contro 38.7 °lo delle forestiere. All'età di 25 anni la proporzione delle donne maritate senza figli era di 39.0 °/ 0 delle native, contro 25.6 °/0 delle forestiere; ai 30 a:-ini 29.1 °/o delle native contro 15.9 °/ 0 delle forestiere. Non ci sono statistiche esatte di questo genere per gli altri Stati , ma ti carattere generale della pop" fazione afferma la maggiore fecondità delle forestiere su le native, e quantunque gli Stati del Sud e dell' Occidente si mantengono quasi nor· mali si può affermare che l'elemento fore~tiero si riproduce più rapidamente dcli' elemento indigeno probabilmente nella proporzione di quattro generazioni ogni secolo su un po' meno di tre generazioni di indigeni. Anche se, dato e non concesso, atit:rmassimo che la differenza nel numero delle nascite si manterrà la stessa, dovremo dire che l'attuale deficienza nel numero annuo delle nascite dei figli di indigeni ammonta a più di un milione e un quar:o. fo altre parole, la deficienza delle nas;ite di popolazione indigt:na è circa la stessa dell'influsso annuo dei· forestieri, specialmente dal Sud dell'Europa. Francis Walker che per il primo notò il fenomeno, indicò altresì che si andava ad una so~tituzione dell'elemento forestiero ali' elemento indigeno, e che se non s:i fosse stata immigrazione nell' ultima metà del secolo , gli S. U. a'Vrebbero ora la stessa popolazione consistente in nati di elemento in· ( 1) Undesirable sono in America chiam,ti gli emigranti pov~ri in generale. Gli americani però non tengono co~to che_ 1enza questi emigranti gli S. U. sarebbero una nazione dt pezzenti. N. d. R.
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