,, 256 RIVISTA POPOLARE + in tale senso si sia allogato l'on. Ministro Orlando, pel quale nutriamo tanta stima e tanta simpatia. Salonicco e Habd ul-Hamfd. - Il vecchio La discus~ione non fu affatto rettorica, perchè criminale, che vile come t 11tti i crudeli, accolse tre- risponde alla situazione reale e, si aggirò sui fatti mante di y~ura, livid~ di spavento .la. notizia della più che sulle astrazioni e sulle teorie; non fu retsna depos1z10ne, che s1 raccomandò v1ghaccamente che torica perchè risponde al pericolo del clericalismo gli fosse se~bato alme~o la vita,. a lui che l'ha ~olta invad~nte. e fatta to~li~re a t_anti, è s~a~omtern.ato a S~lomc~?· Potè essere giacobina, se colla parola giacobiLa mera~iglrnsa Vill_a Allat~m. splendida su1l azzm/o .. nismo « s'intende con Rastignac, come giustamente mare, ~ circondata d, meravighos~ camp~g.na accogi1ef losservò un giornale di Roma, la dottrina del1a lila bestia ~~roce, messa,. per ora,/n cond~zione da ~0?1 bertà spirituale e dell'energia politica, la disciplina mordere P1?· ~a Salomcco, dov è la Villa Allatim, ~ rig_ida di un_a idea che diventi impulso e stimolo e non, vuole il tir~nno. ?ecaduto. . . . gmJa all'azione. E se questo s' rntende con tale E un f~tto ps1Cologicon.otevo~e. G~neralmente 1 vmti parola noi affrettiamo coi voti l'avvento in Italia ?estano_ prntà e 8?ven_te si~patia; 81 ~ente spesso pe~ di una politica giacobina, che abbia pure le sue 1 cadnti una sp~c,e .d1 cantà che conl'l~st e. nel non .f~r violenze le sue insofferenze le sue. intolleranze loro troppo sentir~ il pes~ della loro m1ser1a, ~ la g10rn ma che 'dia nervi e sangue a' questo corpo flaccid~ dell~ fort11na negh avversi. Per Hl!-bd-ul-~am1d ~11est~ e catalettico eh' è il parlamentarismo italico! ma se?-t,me!lt.o' che .è natu.rale nel cuore d1 quasi t~tt1 che apra sbocchi e segni vie e immetta aspre corgh uom101, semb,a. bandito dal c11ore deI!a u~an.1t~. renti nel seno di questa palude livida e smorta Se un altro eh~ lm fosse cadnto. alla esplos1o~e d1 g101!"' ch'è la nostra vita pubblica». ' P?r la sua. rovma Sltre?~e .s11cce?uta la ca~•tà per 11 Due furono i problemi che dettero occasione alyrnt?; Bre~no ha pochi imitat~n. nella ~toria. Ma per l'elevata discussione: quello della precedenza del 11 b,e?o t1rann~ della Turchi~ il sent1men~o uma_no matrimonio civile su quello relio-ioso e l'altro delle non s1 è fi1tto vivo. Al contrar10.: )a sua rapidi\ e v10- corporazioni religiose. 0 lenta caduta deAtò sorpr~sa ? gioia: la sua_ sfortuna Di entrambi diremo colle parole degli oratori è stata esultanza ed ora il vinto non che 10contrare • d • l h ' · tà t l h 1. t t· . 1 1 bb . t cu1 occorren o, aggiungeremo qua c e nostra osserp10 , rova q ne e e g 1 appeA a 1 e 1 e rosi ro- . varono nel Medio Evo nelle vie della città. I sassi e vazwne. l'urla di riprovazione della folla. Salonicco non vuole ospitare il vinto; Salonicco non ha pietà per il caduto. E' giustizia. L'uomo che non ebbe mai pietà, l'uomo che fo due volte fedigrafo, l'uomo che non esitò mai dinanzi alla strage ed al delitto, non può sperare di trnvare pietà fra gli uomini. Salonicco non lo vuole : le città ove egli potrebbe essere internato, come Salonicco non lo vogliono: non pnò essere lasciato fibero; non può essere internato in quell'Asia che è tutt'ora un mistero donde, di tratto in tratto, giungono all'Europa esterrefatta bagliori d'incendio e notizie .di massacri atroci (i massacri ordinati da lui, in suo nome perpetrati e che gli piacevano e gli erano utili); insomma non può trovare campo e scampo in nessun luogo. I giovani Turchi per un fine loro politico lo vogliono lasciare vivere: questo è il grande inciampo alla loro politica. Tutti gli odiatori del nuovo regime di libertà banno gli occhi fissi su lui; che egli o'li fare un gesto - e niente dice che egli, salva ormai la vita non voglia farlo - ch'egli faccia un ge~to, e l'Asia misteriosa e buia Ai rovescerà contro la Turchia di Europa. Habd-ul-Hamid è un pericolo permanente: Salonicco e nessuna città libera lo vuole, i giovani Turchi cominciano ora a trovarsi di fronte il dilemma. Sarà interessante vedere-se un giorno Habd-ul-Hamid non sarà suicidato - sarà iutere<isante vedere come riuscìra11no a sciogliere il nodo gordiano, che Salonicco ha presentato con tanta franchezza: Fate del caduto Rultano quel che vi pare: ma toglietelo di .qua. E dove metterlo? That is the question. NOI La politicaecclesiastica Nella discussione del bilancio di grazia e giustizia quest'anno si è sollevata la quistione della politica ecclesiastica. I reazionari, che non hanno il coraggio di dirsi apertamente tali, insinuanochegli oratori che l'hanno sollevata, hanno voluto ricorrere alla rettorica an ti cleri ca le e giacobina; ed essi hanno avanzata la pretesa di dirsi liberali, ponendosi di contro al clericalismo e all'anticlericalismo. A noi duole che tra i liberali, + . L'on. Angelo Muratod, riaffermando la sua buona fama di oratore e dì cittadino che si preoccupa delle gravi conseguenze di un istituto, intrattenne la Camera della necessità di rendere obbligatoria la precedenza del matrimonio civile su quello religioso. Questa necessità vien fuori evidente dal fatto che essend:::. stato dichiarato nullo il solo matrimonio religioso dalla legge del 1865, molti o per ignoranza o per inganno di seduttori sceller1ri, contraggono il solo matrimonio religioso, credendo e facendo credere che col medesimo si contragga un matrimonio valido e legale. Le conseguenze sono gravissime e di ordine giuridico, morale e sociale. Una donna che si crede moglie legittima un brutto giorno viene abbandonata da chi la godette e la sedusse e vede correre quello che credette essere suo marito nelle braccia di un altra donna. Muore improvvisamehte il padre e i Ggli nati dal matrimonio religioso non possono ereditarne nè il nome, nè i beni. Arriva il momento di dover prestare il servizio militare, e il padre che credeva di vedere esentato il figlio apprende con dolore che suo Gglio è considerato come un bastardo, come un illegittimo, che non può godere della esenzione, che la legge accorda ai figli legittimi. L'on. Muratori propugnando un'altra innovazione legislativa, di cui si occupò quì siesso l' avv. Fr. Mariani, la ricerca della paternità, lesse queste parole pronunziate dal Rivet nella Camera francese per mostrare le tristi conseguenze della negata ricerca: « irrefponsabilità del' uomo, rovina della do,,na a cui s'impone l'onere per le, sola intollerabile di allevare i figliuolì, abbandono dell'infante alla corruzione, alla miseria, al delitto ed alla prostituzione, così che egli diviene .perciò una minaccia per la società. Crimini abominevoli di infanti• cidio e Ji, abbandono d' infanti più rari dove la ~·iceri:a della paternità è ammessa e assoluzioni da parte dei giurati che gìudicano inique le leggi sociali. Il revolver e il vetriolo che tengon luogo della legge, e le donne che si fanno giustizia con le loro mani fra gli applausi della folla; ecco gli effetti del dinit>god~lla ricerca della paternità ». Ora queste conseguenze della negata ricerca della paternità sono su per giù quelle del matrimonio religioso. E l'episodio tragico, in cui il coltello affilato si sostituì al revolver ed al vetriolo,
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