Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XV - n. 9 - 15 maggio 1909

RIVISTA POPOLARE 231 che riguardava Salamone, la firma del comm. Giordano mentre non si trattava che della firma di Girolamo Di Benedetto, e a desumere da quel docu • mento, anzi da quella pretesa firma, con htsso di argomenta 1ioni ..... la responsabilità dei Vasapolli e dei Bonfirraro ! La ragione della fretta l'ho esposta: si doveva impressionare prima la Giunta delle elezioni e la Camera dei Deputati e dopo il Comitato inquirente sulla elezione di Piazza Armerina. A questa fretta spaventevole del primu periodo fa poi riscontro la spaventevole lentezza posteriore che fa arrivare il processo alla fine della 22. a legislatura I Quattro lunghi anni.. ... 7<> Il processo in Sezione di accusa viene affidato al Sost. Procuratore Generale Dobelli: quello stesso magistrato, che aveva funzionato da Pubblico accusatore nel processo per rapina del Salomone ed a cui era stata denunziata, come ha narrato in un giornale giudiziario l' Avv. Gestivo, dal Giudice Istruttore la minaccia di uccidere il Giordano dopo la condanna. Per la mancanza assoluta di prova e per il movente dell'omicidio che a lui era noto il Dobelli per uno scrupolo eccessivo provoca dalla sezione dì accusa una istruzione suppletiva. 8° La seconda istruzione dura un anno ed è condotta col massimo rigore e colla massima obbiettività; i risultati furono tali, che indussero il Sost. Proc. Generale _Dobelli a chiedere il proscioglimento dei Vasapolli e dei Bonfirraro per mancanza di tracce di reato ..... e colla esplicita dichiarazione che tutte le tracce indicate nel processo come conducenti alla dimostrazione delle responsabilità loro si appalesavano o false o infide ..... 9° In sezione di accusa avviene questo: il Presidente Mazzella toglie l'ufficio di relatore al Consigliere Siringo, a cui spettava, secondo il Regolamento generale giudiziario, art. 316, per essere stato incaricato della istruzione suppletiva e secondo le corrette consuetudini, perchè da dieci anni era stato a capo dell'Ufficio d'istruzione del Tribunale di Palermo ed affida la relazione al Consigliere De Feo. 10° La sezione di accusa rinvia alle assise per semplice suspetto i Bonfirraro e i Vasapollì. E qui altra breve parentesi. Mercadante che da procuratore del Re aveva reso servigi al Marescalchi, a cui benefizio pareva istruito il processo contro i Bonfirraro e i Vasapolli contro ogni lume di logica, contro le ptoteste mie e dei Deputati Vassallo, Cascino e Di Scalea, quando la sua scandalos3 permanenza in Caltanisetta fu dimostrata impossibile, venne traslocato come Sost. Proc. Generale a Palermo, da cui dipende il Tribunale di Caltanis-etta. La Corte di Appello di Palermo era presieduta da quel magistrato servizievole, che fu staf. filato a oangue dal Presidente della Corte~di Cassazione di Palermo, Ferro Luzzi, per la incredibile sentenza Faravino; che fu insultato dall'avvocato Fileti in pubblica e solçnna udienza; e che ..... venne promosso a Firenze. La relazione tolta al Siringo dal Mazzella venne affidata al Consigliere De Feo, su cui esercitò influenza il Mercadante come affermò in pubblica udienza a Perugia il Commissario Menditto ..... 11° Dati" i primi precedenti che sono stati esposti la dlfesa dei Bonfirraro e dei Vasapolli domandò che il processo non fosse portato alle Assise di Caltanissetta dove vivevano ed esercitavano la professione e tutta la loro influenza l'ex deputato Marescalchi e il suo competitore vittorioso on. Cascino, cioè i due maggiori interessati nel senso politico, nel processo. Ma la Cassazione respinse la richiesta e volle che il processo si svolgesse alle Assise di Cal tani sse tta. Dopo una sessantina di drammatiche udienze, dopo che la difesa per venire alla decisione aveva rinunziato ad un centinaio di testimoni, quando da tutte le manifestazioni unanime dell'ambiente parve sicur:.!. l'assoluzione dei poveri Vasapolli e Bonfirraro, la- parte civile - rappresentata, è bene ripeterlo, da chi avev'l interesse politico a farli condannan~ - avanza essa la legittima suspicione ... E la Corte di Cassazione, compiacente sempre, accorda all' accusa, al termine della discussione innanzi alle Assise di C~ltèlnissetta, ciò _che aveva negato alla difesa prima che cominciasse lo svolgimento del processo. 12° Quale l'epilogo di questa serie di anormalità giudiziarie che sono delle vere infamie morali? Queste; ed enormi: a) il Pubblico Ministero De Martino, di accordo colla parte civile - non più rappresentata dall'interessato politico-dinanzi alle assise di Perugia rinunziò all'accusa contro i Bonfìrraro e i Vasapolli mantenuto scelleratamP.nte in prigione per quasi quattro anni; b) lo stesso Pubblico Ministero più che altro, per malinteso spirito di corpo, da pubblico accusatore dovette tramutarsi in pubblico difensore ::!ella magistratura, che era stata messa alla gogna da Carlo Altobelli con parole fierissime ed alte; c) i giurati di Perugia per dare sanzione alle risultanze del processo, non potendo colpire i magistrati iniqui, mandarono indenne da ogni pena Salomone reo confesso dell' omicidio del Comm. Giordano, rispondendo negativamente al quesito della colpevolezza. + Tutto ciò che risulta dal processo Salomone e dagli altri impallidisce di fronte al processo Pappalardo e per l'assassinio di un certo Sava. Questo processo sembra un romanzo di Gaboriau, ma è una storia vera per quanto triste e dolorosa ed io raccomandando a gli amici, alla stampa tutta la narnarrazione sobria che ne fa l'avv. Luigi Colajanni, che alla difesa di un innocente e oovero contadino, si consacrò coll'entusiasmo di un apostolo, sì da costringere all'ammirazione il Pubblico Ministero, contro il quale più volte si era levato fierissimo. Le poche considerazioni colle quali chiude Luigi Colajanni, però hanno bisogno di essere ampliate, completate. La serie dei processi di cui mi sono occupato non serve che a completare nefastamente, terribilmente l'azione di quei fattori politici e morali, che in Sicilia dettero alla mafia la influenza e la forma attL1ali; di quei fattori che mi fecero conchiudere con quell'apoftegma, che parve c·alunnioso e di ~n pessimismo esagerato, 1.1 che ve11ne fatto proprio ad u uomo di governo, che ·f e forse ancora è il prediletto dell'on. Giolitti. Hc.. nominato Angelo MaJorana. Egli convenne cJn me : il governo italiano in Sicilia é stato il più grande mafioso. Orbene l'amministrazione della giustizia in Si.- cilia è tale frequentemente - con fre uenza inverosimile ed incredibile se non fosse vera - da autorizzare la credenza : che la gi ust1zia della m~fia si~ preferibile a quella amministrata da c~rti mag1str~t1l Questo non è un paradoss); ma e una conv111zione che penetra incoscientemente nell~ mas~e ~ le domina determinando correlative man1festaz1on1 in ogni campo e in ogni forma dell'attività politica e sociale. E' smarrito completamente il ~en~o de_ll_alegalità; di che si ha la prova nelle el~z1om _polit1ch~,_nell~ decisioni e nella vita dei corpi locali, nelle liti, nei concorsi, in tutto. A chi vi chiede un favore, un

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