Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XV - n. 9 - 15 maggio 1909

RIVISTA POPOLAR.h 241 La storia _di parecchi ~o~legi, quando sia opportunamente illustrata, puo rnsegnare come basti seminare sapientemente un mezzo migliaio di biglietti da cento per comprare un seggio a Montecitorio· i~ _merc:ito è più facile dove non esistono dei par~ t1t1 ve:1, ma soltanto degli incolori agglomerati di elettori che segui rebbcro anche all' infcrno questo o quel capo cricca, e pigliano nome, non dal colore che non hanno, ma dal nome stesso del capo. E facile intendere che accaparratosi , con favori illeciti o con mezzi ancora più turpi, il favore del tale o del tal altro capo cricca , il candidato corruttore avrà semplificato ed agevolato il lavoro di compera. Ora dall'esperienza nostra e sopratutto da quella ~ell' Inghilterra si sa ehe la repressione penale è rnefficace contro la corruzione; meglio è riuscita al di là della Manica la dichiarazione d' inelegibili tà per buon numero di anni per quei candidati, la cui elezione venne annullata per corruzione. Aggiungo che nel mezzogiorno e in Sicilia il pericolo maggiore viene dalla violenza esercitata dai partigiani di un candidato, che ha la protezione del governo, che ai violenti presta mano forte ed a tutti assicura l' impunità. Tipici i casi elettorali di Castelvetrano e di Gioia del Colle. Per riuscire nello intento, adunque, si dovrebbe abolire subito il collegio uninominale, :che può comprarsi come si compra un vestito, e in cui facil~ente si può organizzare un corpo di Mazzier·i e s1 allarghi la circoscrizione elettorale, se non si voglia alla regione, almeno alla provincia, lasciando a~le minoranze, reg_ionali o provinciali, il diritto d1 ~andare in Parlamento i propri rappresentan t1. Fi_nirebbero così, o, quanto meno, perderebbero assai della forza di che oggi dispongono, le piccole cricche locali, come perderebbero assai dell'attuale asprezza le piccole competizioni personali e le fa. zioni vergognose che straziano ed attossicano la vita dei piccoli centri , e si delineerebbero due grandi partiti, regionali o provinciali, il democratico ed il conservatore, che porterebbero nella lotta, colla nettezza dei loro programmi, l' eco degli interessi veri e vitali delle classi risrettive. • E d'un tratto cesserebbe anche lo spettacolo stomachevole di uomini ricchi e birbanti, o semplice mente idioti , che , alla libera indicazione degli elettori, sostituiscono una pioggerella malefica di biglietti di banca; poichè nessuno sarà mai tanto ricco o tanto idiota da profondere tutto il suo patrimonio per la misera e vana gloriuzza d' una medaglietta d'onorevole poco onorato. Ad evitare, poi, che una coalizione, regionale o provinciale, di ricchi tentasse e riuscisse a comprare il favore di una provincia tutt' intera o di u_n' intera regione , occorrerebbe che la legge sancisse pene assai gravi anche contro il tentativo non riuscito della corruzione, e stabilisse non potersi scrivere sulle schede altro che il nome e cognome dei candidati. 11 tollerare che sulla scheda si possano segnare, a canto al nome del candidato, e la paternità e il nome materno. e i titoli ,1ccademici e gli onoritìci, non serve alla identificazione dell'eligendo, ma si presta bene alla identifi~azione· dell'elettore com-· prato, alla consumazione della più sfrontata corruzione ..... legale I Fra' candidati chi non è dottore e professore e medico e specialista in questo o in quel male, chi non é avvocato e procuratore legale e dottore in utroque e consigliere comunale e provinciale , e commendatore o ufficiale o cavaliere? Chi non ha tanti nomi e tanti titoli da poterne assegnare, se- , zionc per sezione, uno a ciascuno degli elettori, che, per vincere gli occorre comprare? + Ed ora concludo. Colpi re al cuore la corruzione , preci ud ere la via_ ai rivoli d'oro, rendere più diffìcile la sopraffazione, allargando la base del suffraaio ed amp_liando le circoscrizi_oni_ elettorali, affidar la presidenza delle openz10111 a magistrati toaati i quali_, ch~c~hè_ si v_oglia, d~t~no maggiori O afhdarn~nt1 d~1 fa;mor?s1 c~_e coll at~u~l~ sistema pigliano d assa1to gl, u~c_Jl elettoral1, e 11men peggio che poss_a domandars_1, IL1 _mancanza di meglio, per conseguire una relativa srnccrità di voto. Inso"T!ma, mutare la legge fin dalle basi o almeno,_ m?9it1carla profondamente, e purgarl; degli attuali difetti non pochi e non Levi, ecco il comp_ito più vitale e più urgente della parte democra• t1ca della Camera, la quale, è da augurarsi attingerà dal largo consenso del paese la forza' necess~ria e sufficiente a vincere la fìera e pervicace e d_1sper~ta oppos_izi_one, jn cui sì ostineranno quei s1gnon Deputat 1, 1 q uah, a punto ai difetti del sistema cbe vige , devono la loro inficiata elezione. ANTON[O MARTINO Importandzeall'argomednatlpountodivistaitaliano <t) L'assasi:liuo di Petro!:!ino avvenuto reeentemente a Palermo ha attirato la pubbìica attenzione sulla delinquenza dei nostri connazionali che emicrrano neo-li Stati Uniti. Per giudicare della impres~io~e fatta n°egli Stati U oi ti bisogna leggere i giornali locali. Il New Y01·k Wold, ad esempio, in una intervista del suo corrispond1.mte afferma di aver saputo da uu Prin• cipe romano che Petrosino sia stato assassinato col massime gradimento della polizia di Polermo e clie la mafia si è impadronita delle note che la riguarda.vano; un altr0, The Evening Sun di New York invita il governo italiano a rieorrere a mezzi ecctzionali e spinge il governo di Waschingtoo a reclamare ~'esemplare pun izioue degli assassini. ~, d_a pre_vedersi però che fra non molto ogni cosa ~arà d1ment1cata a meno che qualche persona autor~vole o qualche 01·ganizzazione uon si prenda la pena d1 manteuer desto -l' intcre;:3se della pubblica opinione sul problema della delinquenza dei nostri emigrati. Questa corrispondtmza ha lo scopo di dimostrare la importanza dell'argoman to, e se e8su. attirerà l'attenzione delle persone competenti avrà rago-iunto il fìue h . o c e si propo,ie. . E' ditlicile poter fare comprendere l'iufl.uenza pernicio • sa che esercitano sull'opinione pubblica americana i delitti che gli italiani commettono negli Stati Uniti. Non è i! numero ma il carattere dei delitti perpetrati d_agli italiani in America che impressiona gli Americani. Gli Americani, forse, sono il p0polo più criminaledel mondo, ma il genere di delitti che essi compiouo, nou è brutale , chiassoso , sanguinario. I delinq ueuti italiani invece perpetrano delitti che per il (1) li nostro ottimo amico e corrispondt!nte da New York non aveva letto l'articolo della rivista sugli Cndesirables qunndo ci manda,·a il suo. Lo pubblichiamo per provare la importanza della quistione. Egh insiste negli avvertimenti agli emigranLi; avvertimenti severi ript:tuti da tutti i giornali d'Italia, che :;consigliano l'emigrazione. Ma invano! La Rivista

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